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Libri a Colazione

Tutto Esaurito: Consigli da leggere # 14

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VOLTAPAGINA
Ultimamente mi sveglio felice, Lisa Corva, Dalai, p. 236 (14,90 euro) anche in ebook
Bionda. Unghie pittate di blu. Compulsione per poesie e paillettes. Per la madre – figlia dei fiori single – lei è Asmara, ma siccome Asma non è un granché come diminutivo, meglio Benedetta. E Benedetta ha fatto della passione per essenze il suo lavoro, è infatti una profumiera. Cosa manca oltre la carriera, il talento? Ovvio l’amore. Così, un giorno, mentre se ne sta tranquilla in metropolitana a leggere, una poesia la colpisce. Perché crede che questi versi parlino proprio a lei. Magari dicendole qualcosa circa lo sconosciutoblank “incontrato” su Facebook. Solo che, spesso, le cose sono molto diverse da come ce le siamo immaginate e per essere felici basterebbe guardare meglio, a cominciare dalle persone che abbiamo accanto… per chi è a caccia di sentimenti veri e per chi sa la rete ha ingarbugliato la vita di un mucchio di donne.

DA GUSTARE
blankIl ghostwriter, Zoran Zivkovic, traduzione di Jelena Mirkovic ed Elisabetta Boscolo Gnolo, Tea, p. 168 (11,00 euro)
“Vanità, decisamente il mio peccato preferito” diceva, luciferino, John Milton nell’Avvocato del diavolo. Ed è proprio per vanità che il protagonista di questo romanzo, che di mestiere fa lo scrittore, si trova inguaiato dalle richieste di un misterioso ammiratore. Sì, perché tra una riflessione e una carezza all’amato gatto Felix, un giorno questo ammiratore manda al nostro scrittore una mail in cui, dopo complimenti e sperticate lodi, gli chiede una cosa alquanto bizzarra: scrivere un libro per lui, fargli insomma da ghostwriter. Vincerà l’ego dell’autore titillato dalle lusinghe dell’ammiratore o l’attaccamento alle proprie parole e alla propria voce? Un libro che è l’autopsia di un mestiere, che mette a nudo lo scrittore, il suo rapporto con le proprie parole e la propria identità. Per chi crede che ficcarsi nei guai, alle volte, sia particolarmente gustoso.

BELLISSIMI
Non passare per il sangue, Eduardo Savarese, Edizioni E/O, p. 188 (16,00 euro) anche in ebook
Quattro pagine, bastano per innamorarsi di Agar, questa vecchia nata a Creta che con la sua asprezza saggia e avvolgente e il suo parlare stentato diventa presto una di famiglia. La consociamo grazie a Luca, giovane ufficiale dell’esercito che ha il gravoso compito di portare a casa della donna gli affetti di suo nipote Marcello, commilitone di Luca morto in Afganistan. Due persone diversissime si trovano così costrette a fare i conti con i ricordi che “vanno e vengono, anche quando sonoblank importanti, allo stesso modo dei pensieri dal peso irrilevante, l’abbonamento che scade o il dentifricio che finisce e ti dimentichi di comprare”.  Luca torna poi in guerra ma, a causa di un attentato talebano, viene rimpatriato in Italia. Cercherà di affrontare le proprie battaglie interiori ed è da Agar che, in qualche modo, andrà a riparare. Un confronto che porterà entrambi ad accettarsi, ad accettare il proprio passato e le proprie guerre. Per chi crede nel potere vitale del conflitto e lotta per difendere l’amore, in ogni sua accezione.

Puntata 06-11-2012

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7 comments

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sandra ex ilaria 06/11/2012 at 09:19

Finalmente oggi ti ho sentita, mi sono persino alzata dalla scrivania e messa vicino alla radio. Del primo ho già sentito parlare assai, ma non posso non innamorarmi pure io del terzo, considerato che mio marito è per tre quarti greco e il popolo è abbastanza bistrattato direi, riabilitiamo un po’, prima che muoia del tutto. Grazie

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Tale's Teller 06/11/2012 at 13:00

Lo spunto del primo è interessante ma il tema del secondo non lascia scampo.

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Viviana Tocchetti 06/11/2012 at 17:59

VOGLIO ASSOLUTAMENTE EBOOK!!!!!!!!!!

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Daniela 06/11/2012 at 22:03

Non passare per il sangue m’intriga tantissimo. Due cose da che ti seguo sono per me ormai consolidate: quanti bei libri italiani (e indi scrittori) mi fai conoscere e che prima che legga tutti quelli che proponi sarò già vecchia (e siamo a 5 lì sulla libreria ad attendermi accumulati in due mesi…aiuto ;))

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Chiara Beretta Mazzotta 06/11/2012 at 22:26

Un modo di per allungarti la vita, insomma, perché DEVI leggerli tutti 😉 E per gli italiani, sì, combatto una battaglia contro chi dice “no, gli italiani non li leggo” ma in realtà dovrebbe dire (senza alcuna vergogna, ci mancherebbe) gli italiani non li conosco. Ci sono pile, pilette e torri di stranieri super consigliati da fascette e strilli pirotecnici, mentre i “nostri”, soprattutto i poco noti, vivacchiano nell’ombra. E se poi sono esordienti, oltre che italiani, ah sì che son felice di parlarne 😀

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Daniela 07/11/2012 at 09:13

Ahahah, ok allora sfiorerò il centenario…tra qualce anno intesi. Comunque rendi felice anche me ché gli esordienti hanno bisogno di noi haspiranti o meno scrittucoli e lettori! 😉

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Silvana 07/11/2012 at 20:16

Non passare per il sangue è un romanzo meraviglioso, da leggere e rileggere

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