VOLTAPAGINA
Il mio regalo sei tu, Sarah Spinazzola, Marcos Y Marcos, p. 288 (16,00 euro)
In una Milano frenetica, fotografata ai tempi del Millennium Bug, incontriamo Lidia: 18 anni, madre sgobbona e padre assente. Inesistente, in realtà, perché per lei “papà” è solo una parola che nasconde un sogno, un desiderio irrealizzato: incontrare l’uomo che l’ha messa al mondo. Finché un giorno, davanti al televisore, sua madre le dice che il tizio del Tg, il presentatore noto, sì, proprio lui, è suo padre. Così Lidia si decide, perché ha aspettato troppo, 18 anni (“e un attimo”) per conoscerlo. “Hai fatto bene a cercarmi tu, perché io non l’avrei mai fatto” le dice lui. Ma Lidia – nella sua caccia di attenzioni, nel suo tentativo di costruire un rapporto con quest’uomo – non si tira indietro davanti alla freddezza del padre. Neppure quando lui sparisce di nuovo. Neppure quando torna e le scombussola l’esistenza. Finché… e non ve lo dico, ovvio! Per tutti quelli che nella vita, almeno una volta, hanno voluto essere speciali.
DA GUSTARE
Dammi un posto tra gli agnelli, Laura Fidaleo, Nottetempo, p. 137 (11,50 euro) anche in ebook
“Ci deve essere un errore da qualche parte nell’amore: un buco. Sento dire continuamente volevo, voglio vorrei essere amato. Ma io so che l’amore non basta per tutti, è una carestia”. Sono nove i racconti che compongono questa raccolta e sono nove le voci femminili che si rivelano in prima persona. Parlando di famiglia, affetti, amore, morte… storie in cui sono raccontate le imperfezioni di una vita, sia dell’infanzia sia della maturità, che non conosce innocenza. Donne che sono costrette a fare i conti con il proprio corpo e a relazionarsi con l’altro, donne che si sentono in colpa per il fatto stesso di essere al mondo. Disturbano queste voci che paiono un tutt’uno, disturbano anche se procedono delicate, in punta di piedi. Disturbano per la precisione con cui individuano il dolore pur rimanendo lievi. Un’autopsia al cuore, per chi va a caccia della verità.
BELLISSIMI
Il peso, Liz Moore, traduzione di Ada Arduini, Neri Pozza, p. 351 (17,00 euro)
Il protagonista di questa storia è Arthur Opp. Un tempo professore universitario, solitario e sensibile, che adesso vive nella propria casa da recluso, capace di affrontare solo il primo scalino oltre la porta: lì, ogni giorno, trova il giornale e ogni giorno dispone il mare di pattume che produce. Perché Arthur occupa la sua vita riempiendosi di cibo. Sono diciotto anni che vive nel suo bozzolo. L’ultima volta che è uscito era il settembre del 2001: si era sentito così solo davanti alla tragedia delle Torri Gemelle. Ma fuori si era accorto che no, nel mondo lui non aveva nessuno da chiamare, nessuno da cercare o di cui preoccuparsi. E così non è più uscito, si è limitato a trovare rifugio (e calore) nel cibo. L’unica forma di vita con cui è rimasto in contatto epistolare è Charlene, un’allieva con la quale ha avuto una amicizia profonda. Solo che in queste lettere ha sempre mentito su tutto: sul lavoro, sulla sua vita… e quando Charlene gli scrive per chiedergli aiuto – gli chiedere di aiutare Kel, suo figlio, nello studio (che è una promessa del baseball ma un disastro a scuola) – scuote inesorabilmente la vita di questo eremita. Personaggi meravigliosi, una storia autentica. Un romanzo perfetto per chi si sente solo.
8 comments
sta per arrivare il mio compleanno e pure natale, spero che qualcuno mi regali un buono da spendere in librieria piuttosto che i soliti libri che non sempre ci azzeccano, ecco il primo e il terzo li prenderei, wish list in risalita. Baci
Nope, questa volta non ho sentito nessun friccicorio.
Ah, disdetta! Ma un po’ di respiro per il portafoglio 😉
Verissimo. Lui si riempie molto più lentamente della lista dei ‘da leggersi’.
Letto libro della Spinazzola, frsco come la sua eta’ ma disarmante nel finale..lascia la sensazione di un libro senza fine.
Concordo, ma il viaggio mi ha affascinata.
Ho letto il Peso, e devo dire che ha un suo perchè, facile e superscorrevole da leggere. Diciamo che in realtà dal racconto fatto in radio mi aspettavo un libro un po’ diverso ad ogni modo lo consigliere.
Me la sono cavata, dài 😉
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