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VOLTAPAGINA
Adelante, Silvia Noli, Fazi, p. 267 (14 euro) anche in ebook
La nostra protagonista (senza nome) quando la incontriamo lavora in uno studio medico, è una segretaria di accettazione o meglio “impiegata full-time presso un purgatorio”, anzi, meglio ancora: “Capro espiatorio di struttura, pazienti, personale medico e loro paranoie”. L’ennesimo lavoro precario che precede (e segue) l’ennesimo lavoro precario, riflesso limpido del fatto che no, non ha combinato un tubo nella vita. Non che possa puntare sugli affetti: la sua famiglia è un colabrodo e i suoi fidanzati son tutti degli errori su due piedi. Ma la vita avanti ed ecco che la nostra eroina (si fa per ridere) diventa una rappresentante di pesci surgelati innamorata (lui è Serge), poi una venditrice di viaggi innamorata (stavolta però lui è Lucas), poi babysitter di un ragazzo con problemi psichici innamorata (e stavolta Lucas regge), una impiegata innamorata (la new entry è Riccardo) e poi massaggiatrice (new new entry Rossano)… e via così. Adelante è questo, un cammino, una storia fatta di tante storie che vi inchioderanno alle pagine, è la spinta ad andare avanti, l’epopea di una precaria della vita che però non molla, è resistente e soprattutto resiliente. Per chi ha il terrore di cambiare e si sente solo, un libro che è una medicina (buona).
DA GUSTARE
Correva l’anno del nostro amore, Caterina Bonvicini, Garzanti, p. 260 (16,60 euro) anche in ebook
Olivia e Valerio sono cresciuti insieme. Lei la figlia dei padroni – industriali bolognesi – lui della cameriera e del giardiniere. Una asimmetria sociale pareggiata dalla sintonia dei sentimenti: a cinque anni ecco il primo bacio, preludio di un legame tutt’altro che lineare e semplice, ma di certo indissolubile nonostante sia costellato di separazioni. Con loro camminiamo e percorriamo le vicende italiane tra gli anni Settanta e oggi – comunismo, le storiacce della banda della Magliana e del terrorismo, la strage di Bologna, Tangentopoli… – quaranta anni vissuti intensamente tra Bologna e Roma. Ed eccoli adulti ma non maturi alle prese con una vita diversa, priorità diverse, scelte criminali, passioni effimere, come effimera sembra la realizzazione sociale. Un romanzo per riappropriarsi del passato. Una voce autentica, di una narratrice capace che, con apparente leggerezza e profonda sensibilità, vi guiderà in una grande storia d’amore. Per chi cerca una guida, per chi ha avuto la fortuna di avere quella dei propri nonni.
BELLISSIMI
La fabbrica della speranza, Lavanya Sankaran, traduzione di Monica Capuani, Marcos y Marcos, p. 430 (17 euro)
Siamo in India un Paese dove le contraddizioni altro che di casa, sembrano esserci nate. Siamo a Bangalore, forse la città più dinamica e moderna, ma anche qui fabbriche, design e ricchezza convivono con la tradizione e pure con l’arretratezza di una società in cui le donne hanno sì spazio ma gli uomini sono al comando. Anand è un imprenditore, una persona corretta che rispetta i propri operai, un uomo giusto che si è costruito il proprio successo pezzo per pezzo. Sposato, non innamorato di una donna patinata, e padre. Il suo opposto è Kamala, povera e vedova che deve lottare ogni istante ogni giorno per tirare su suo figlio. A un certo punto Anand si aggiudica una fornitura in Giappone e si trova però alle prese con un sistema corrotto, mentre la povera Kamala deve riuscire a non perdere il tetto che ha sulla testa. Finché a un certo punto ecco che la donna si trova a lavorare nella grande casa di un certo Anand come governante. Non dico altro! Un romanzo travolgente che, incredibile, è una iniezione di speranza ma ha pure il coraggio di dire la verità.
5 comments
WOW Questa settimana sono tutti di mio gusto! Ma quando scrivi Ebook intendi ANCHE in ebook, non SOLO. Vero?? Io sono vecchiaaaaa, però gallina vecchia legge lettrice forte. A presto : )
Ho corretto, di solito scrivevo “anche in” e in effetti solo “ebook” può essere fuorviante. Grazie!
(Seeee vecchia! Lettrice forte però sì!)
Sankaran mi ispira già dalla copertina, bellissima come molte di quelle della casa editrice Marcos y Marcos. Poi, dopo la tua segnalazione, ne sono ancora più convinta!
A me lei ha convinto già ai tempi della raccolta “Il tappeto rosso. Storie di Bangalore”, questa è una conferma. Una gran narratrice, soprattutto una che racconta una India diversa, niente affatto scontata.
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