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Libri a Colazione

Libri a Colacione: speciale 1° maggio!

Tre romanzi che, se ve li siete persi, vale davvero la pena recuperare. Perché, le storie di qualità no, non vanno in pensione!

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#VOLTAPAGINAIvan il terribile
Ivan il terribile, Alcide Pierantozzi, Rizzoli, p. 315 (19 euro) anche in ebook
Cosa significa avere 15 anni? Questa storia è una fotografia dell’età in cui non puoi ancora definirti adulto ma neppure crogiolarti nel sogno di restare per sempre bambino. Quindi sei incavolato nero e puoi permetterti di essere crudele, violento e, per quanto ti è possibile (vale a dire, per quello che hai realmente scoperto e capito di te) genuino. A raccontarci questa catastrofe che è l’adolescenza sono Ivan, il fragile che si traveste da bullo, Sara la bruttina insicura, e Federico, sceneggiatore a caccia di successo, ragazzi di provincia alle prese con la vita di tutti i giorni (amori e dolori compresi) che oggi vuol dire soprattutto televisione, social network e miti come Jack Sparrow, Lady Gaga, Maria De Filippi. In questo viaggio di formazione a tre, i protagonisti faranno a pugni con la vita e cercheranno di strappare gli strati di pelle che li separano dall’essere davvero se stessi. Per tutti quelli che sanno che crescere è come camminare (da brilli) su un campo minato.

#DAGUSTARE
Il bambino indacoIl bambino indaco, Marco Franzoso, Einaudi editore, p. 132 (16 euro) anche in ebook
Carlo e Isabel sono una coppia e si amano. Lei è vegetariana, lavora in un’erboristeria, si circonda di candele e incensi, cuscini colorati, tatami. Ama la pittura e il suo quadro preferito si chiama la Tuffatrice: un corpo, “piegato nello sforzo del tuffo” che sembra essere inghiottito dall’azzurro del cielo. Parabola della vita che sarà, quella di una creatura che si priva del cibo per farsi leggera, lieve come l’aria. Come può una donna così avere un figlio, crescerlo? Già, come? Carlo con Isabel ha recuperato il tempo perduto, la capacità di immergersi dentro “riserve di pace”. Questo prima che tutto precipitasse. Perché Isabel desidera crescere un bambino speciale, un “bambino indaco”. Carlo spera solo che suo figlio riesca a crescere, a smettere di piangere per la fame. Proverete un senso di vertigine leggendo questa storia, perché osservare una madre che invece di nutrire priva, è come camminare in un mondo capovolto. Vivrete anche l’assurdo di un padre ostaggio di una logica folle e della cecità delle istituzioni. Per chi vuol fare i conti con l’orrore peggiore: il male inferto da chi ci sta accanto.

#BELLISSIMIStoner
Stoner, John Edward Williams, traduzione di Stefano Tummolini, Fazi, p. 334 (17,50 euro) anche in ebook
Raccontare il quotidiano, saperlo fare rendendo straordinario, l’ordinario. Stoner è la concretizzazione ideale di questa aspirazione narrativa. L’autore ci racconta infatti la vita – tra il 1910 e il 1950 – di William Stoner, Bill per gli amici, figlio di contadini, che dai campi approda all’università. Sceglie agraria ma, presto, la passione per la letteratura deflagra tanto da fargli cambiare rotta (all’insaputa dai genitori). Si laurea e inizia a insegnare, e poi ecco il matrimonio (non troppo azzeccato) e una figlia. La sua vita normale sembra scorrere tranquilla anche se, in realtà, è costellata di piccole ferite, drammi che in qualche modo rimangono sotto pelle. Insomma, tutto quello che accade sembra banale (tranne la scrittura eccezionale dell’autore) nell’esistenza di un uomo che – udite udite! – vorrebbe solo un pizzico di felicità ed essere lasciato un po’ in pace. La magia? Qualsiasi cosa capiti a Stoner ci riguarda, intimamente. Non siamo solo preoccupati per lui, siamo lui. Se volete scoprire cosa significhi avere per le mani un libro imperdibile, leggetelo!

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