Un brano, letto da Tony Servillo, tratto dall’audiolibro di Hanno tutti ragione di Paolo Sorrentino, Feltrinelli.
Se non amate la domenica, accomodatevi; io non la detesto ma un po’ la temo. È come sul pianerottolo, quando la vicina può spalancare la sua porta all’improvviso e inchiodarmi, per minuti interminabili, dentro una ragnatela di ciance.
La domenica è insidiosa, perché se ti distrai un attimo, arriva la malinconia. E la malinconia non si riposa. O forse, demoniaca, lo fa sei giorni a settimana e dà il suo meglio il settimo. E allora io no, non la piglio in contropiede, la imito e lavoro, così da poter atterrare su un lunedì più morbido (che, grazie al cielo, è dietro l’angolo). E buona notte.
8 comments
Da quando Leopardi ci ha fatto capire quanto il sabato sia meglio, siamo tutti un po’ malinconici la domenica, nel tardo pomeriggio poi si fanno i conti col weekend troppo breve, se è stato bello “nooo, già finito!”, se è stato brutto “no, l’ho sprecato!” Ma tra poco è lunedì, è c’è pure la cinquina di tramando, e a colazione i muffin di mia sorella.
I muffin di tua sorella? Io adoro la colazione! 😉
Considera che la nipotina ha dato una mano, come ha sottolineato più volte. E tu sai che con la nipotina c’ho un rapporto strambo. L’adorazione retroattiva. I muffin aiutano assai.
Be’, nipotina niente male che ti fa i dolcetti! Però tu sei tu, quindi ci sta 😉
🙂 🙂
le faccine erano per sandra, ma sono finite qui in fondo…
Gliele recapitiamo domani mattina mentre mangia i muffin! 😉
Grazie Aldo, il muffin era buono ma non morbidissimo, comunque alla nipotina non glielo diciamo: ha pure messo una bandierina tipo festa di compleanno. Tenerezza.
Con doppio caffè è andato giù alla grande. Un bacio a te e a Chiara. Basta, ora tocca proprio mettersi a lavorare.
Comments are closed.