Per chi è in viaggio ma pure per chi è in città tornano i consigli da leggere in versione estiva di Tutto Esaurito su Radio 105! Questa settimana: Se scrivi, fatti leggere di Domitilla Ferrari, Il ministero della Bellezza di Marco Lazzarotto e Il portiere e lo straniero di Emanuele Santi.
► IN VIAGGIO – Storie nel bagaglio a mano
Se scrivi, fatti leggere, Domitilla Ferrari, Sperling & Kupfer, ebook (1,99 euro)
Siamo circondati da notizie. Sommersi dalle informazioni. Ognuno di noi è un media: produce e distribuisce contenuti.Da lettori, abbiamo il problema di verificare ciò che leggiamo, di controllare l’attendibilità delle fonti, perché condividere le notizie significa farle girare, dar loro valore. A loro e a chi le ha scritte. Da autori, non basta scrivere, bisogna fare in modo di essere letti. Altrimenti è una attività priva di senso.
Cosa fa sì che una notizia sia più interessante, più cliccabile di un’altra? E ancora cosa significa essere riconoscibili in rete? E perché essere riconoscibile aiuta la diffusione dei contenuti? Perché non è vero che non ci sono più lettori! In rete è pieno di lettori. In rete le persone leggono costantemente. Il problema non è raggiungere i lettori ma catturare la loro attenzione. Cioè far sì che investano il loro tempo, ché è la vera moneta dello scambio. Tempo impiegato nella lettura di una notizia, nel commentarla, nel condividerla.
In questo ebook troverete parecchie risposte alle vostre domande e il punto do vista di giornalisti e direttori di giornali che con notizie, condivisioni e indici di lettura devono fare i conti tutti i giorni.
► AL CALDO – Letture sotto l’ombrellone
Il ministero della Bellezza, Marco Lazzarotto, Indiana editore, p. 280 (17,50 euro) ebook (6,99 euro)
Cosa succederebbe se uno Stato fosse organizzato in base al principio della bellezza? Se le gerarchie venissero stabilite in base all’avvenenza e le persone piacenti fossero considerate anche brave e capaci?
È proprio quello che accade in questa storia. Tutto incomincia in sordina, in un giorno di un grigio febbraio quando viene eletto ministro Dominic Ardemagni. Chi è? Ex parrucchiere dei vip, uno a cui la politica non importa affatto, a lui interessano i capelli e il taglio. E il dettaglio non è da poco, perché quest’uomo ha una peculiarità che non vi svelo… Immaginate una specie di Edward mani di forbice che è diventato “il più grande parrucchiere al mondo” grazie a un video su YouTube. E da qui a tagliare i capelli al giovane politico il passo è breve come è rapida la sua di ascesa politica, iniziata, inutile dirlo, su Facebook con il gruppo “Dominic Ardemagni forpresident”. Non una cosa ufficiale, un gruppo nato per dileggio, per scherzare delle sgrammaticature del parrucchiere che, però, in pochissimo conta più di 3milioni di “mi piace”.
E così quando viene istituito il nuovo Governo ad Ardemagni viene affidato un ministero nuovo: il ministero della Bellezza. Crede sia un contentino Matteo Labrozzo, il protagonista di questa storia. Lui scrive, come la sua fidanzata, e vivacchia. Non si può dire che se la spasso, ma alla fine non se la cava neppure troppo male. Finché realizza che la sua vita non potrà mai più essere come prima, perché lui è brutto.
► IN QUOTA – Al fresco si riflette meglio
Il portiere e lo straniero, Emanuele Santi, L’asino d’oro edizioni, p. 138 (12 euro) ebook (5,99 euro)
Si può raccontare un premio Nobel per la letteratura in modo inatteso? Sì, per esempio si può farlo attraverso il suo sport preferito. È quello che succede in questo libro con Albert Camus che non solo amava il calcio ma al calcio ha giocato come portiere a livello giovanile.
Una passione stroncata presto perché, a soli 17 anni, a causa della tubercolosi dovette abbandonare e così addio fasti sportivi… Camus ripiegò sulle lettere, la filosofia e il teatro. E a noi, egoisticamente, è andata molto bene! Ma quella calcistica per l’autore non è una semplice parentesi sportiva, è qualcosa che lo ha segnato, formato. Ha determinato il suo modo di osservare, scrivere e raccontare. Il suo sguardo sul mondo donandogli “il Punto di vista unico e inconfondibile di chi difende, di chi si oppone, di chi si arrende per ultimo”.
Cioè “se Albert Camus non avesse mai giocato in porta quando era ragazzo non avrebbe mai scritto Lo straniero in quel modo fantastico. O meglio ancora: Albert Camus ha scritto Lo straniero in quel modo fantastico proprio perché, da ragazzo, ha giocato in porta”.
► A CASA – Non puoi partire? Un libro last minute per viaggiare con la fantasia
Stavolta vi spedisco al fresco (ce ne è bisogno!) e per la precisione In Siberia con Colin Thubron (traduzione di Alessandro Peroni e Luisa Corbetta, Tea, ebook) che ha scalato montagne, navigato fiumi attraversandola con ogni mezzo possibile: autobus, nave, camion, trani… e buon viaggio!
3 comments
Hai scovato dei libri proprio particolari per questo caldo luglio. Io sono rientrata, e ho fatto scorta di storie messe in valigia, libri su bancarelle dell’usato, trame immaginate sulla gente intorno a me in luoghi spettacolari tra onde, cicale, natura e passato e ho finito la vacanza con una breve tappa al festival del giallo FERACE. Mi sono innamorata di un sacco di parole ed emozionata in mille attimi che già sono ricordo.
Il mio suggerimento per l’estate è: La fortezza – Jennifer Egan, minimum fax traduz. Martina Testa.
Rieccola! Che bello rileggerti e sono felice perché dalla ventata vacanziera che hai portato, direi che è andato tutto bene 😉
Ottimo suggerimento!
Il primo ce l’ho in lista, ma sto leggendo ancora Due gradi e mezzo di separazione, che è uno di quei libri dove leggo un pagina, ci penso, la rileggo, ci ripenso, come posso applicare i suoi concetti?, uhm, torno indietro, faccio qualche test, no, forse non ho capito, la rileggo. In effetti, devo ancora finire i libri di Tony Robbins, allo stesso modo. 😉
Il ministero della Bellezza m’inquieta, altro che lettura sotto l’ombrellone (almeno chè lo stile sia rilassato ed ironico).
In attesa di mettere in valigia Tre uomini in barca, mi sto rimettendo in pari con gli accumuli. Sono su Inferno di Dan Brown e beh, non so voi, ma mi fa piacere che ogni tanto in un libro estero si decanti la (vera) bellezza del nostro maltrattato Paese.
Ah, ho acquistato e impacchettato “Tutte le strade portano a noi” di Alcide Pierantozzi, che era stato riportato in un altro Libri a Colacione. E’ per il compleanno di un amico che s’è messo in testa di fare la Francigena in bicicletta, ma non sa da che parte iniziare. E’ un non-lettore, quindi sarà la solita sfida. Ho dato un’occhiata al libro…quasi l’ho letto tutto…e l’ho trovato davvero divertente, canzonatorio e riflessivo, intenso. Bello, ecco.
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