Sopportare una tensione intollerabile. Rischiare la propria vita. Adattarsi al freddo, non sentire i morsi della fame, reagire alla mancanza di sonno… la guerra è anche una guerra contro se stessi, le proprie paure, i limiti fisiologici.
Gli effetti delle droghe sulla guerra possono neutralizzare «gli effetti della stanchezza, della fame, della paura, della mancanza di sonno, del tempo» (…) non solo alterano la coscienza ma, confondendo i partecipanti, rendono quegli aspetti pratici così difficili e problematici un po’ meno reali, e quindi più tollerabili.
Questo libro svela un lato oscuro della guerra: l’uso delle droghe in ambito bellico. È la storia militare delle droghe raccontata attraverso i secoli, partendo dall’epoca premoderna, dai guerrieri dell’antica Grecia per arrivare fino ai giorni nostri. Ed è una storia colma di misteri… perché l’impiego di stupefacenti, in questo ambito, è ovviamente un tabu.
Immaginate come rileggere i conflitti e osservarli attraverso questa lente cambi del tutto l’interpretazione della guerra. Per prima cosa dobbiamo ammettere che, contrariamente al pensiero comune che dipinge gli esseri umani come aggressivi e violenti e predisponiti alla distruzione, per diventare delle “macchine della morte” è necessario un addestramento. Violento e disumano tanto da esacerbare questi tratti nel soldato. Oppure? Oppure si possono assumere delle sostante capaci di ottenere il medesimo effetto.
Alla stessa droga il 95 per cento delle persone avrà una reazione da manuale, ma il 5 per cento potrebbe avere una risposta fisica imprevedibile.
Parliamo di soldati, generali, eserciti interi… di persone che hanno preso decisioni fondamentali per la loro e altrui vita sotto l’effetto di sostanze psicotrope. Quali? Alcol (quella più diffusa), anfetamine, calmanti… per sedarsi, per spegnere il proprio cervello, per riattivare un corpo provato.
Studiare le autobiografie dei soldati, i loro ricordi e le loro interpretazioni è assolutamente fondamentale ai fini di scoprire o significati che hanno attribuito al loro stato di ebbrezza.
È quindi anche una storia dell’evoluzione dell’uso delle droghe e di come le droghe sono state considerate nel corso del tempo. In passato oppio, morfina, eroina, cocaina, anfetamine erano consentite, facilmente reperibili, venivano somministrate anche ai bambini… ed erano impiegate in molti ambiti della vita, pensiamo ai rituali. Adesso il punto di vista è decisamente cambiato.
Ciò che è certo? La guerra è da sempre stata farmacologica. Il doping chimico è sempre esistito. E questa è la sua storia.