Tornano i Libri a Colacione, la rubrica di Tutto Esaurito su Radio 105! Questa settimana: Una specie di scintilla di Elle McNicoll e La scienza dei capelli di Elena Accorsi Buttini.
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UNA SPECIE DI SCINTILLA
di Elle McNicoll, traduzione di Sante Bandirali, Uovonero, pagine 176, anche in ebook
Adeline, ma preferisce essere chiamata Addie, sperava che l’anno sarebbe cominciato in modo migliore. Invece le hanno rifilato una prof scorbutica, Miss Murphy, che non fa altro che sbraitare. Ed Addie detesta i suoni forti. Quando si agita tira fuori il suo dizionario dei sinonimi e va a caccia di parole. Questo la calma, di solito. L’unica buona notizia è Audrey, la nuova arrivata, che sembra un tipo interessante.
A casa Addie aspetta solo di poter stare con Keeide, sua sorella che la chiama “mia persona preferita” non le fa mai domande insistenti e l’abbraccia nel modo perfetto. Per questo è l’unica, l’unica che sa farlo, l’unica a cui lascia farlo.
Finché un giorno a scuola, per una ricerca, l’insegnante parla loro di quello che succedeva nella vecchia Edimburgo e in molte parti della Scozia, compreso il loro piccolo villaggio, Juniper. Si poteva essere accusate di stregoneria. Si poteva essere torturate e uccise. Bastava essere mancine, come Audrey la nuova arrivata, o diverse… come Addie.
Perché Addie è autistica. Che non vuol dire essere malata o avere una patologia, ma significa essere differente. L’autismo è una condizione neurologica che le fa guardare e processare il mondo in modo diverso.
Addie rimane catturata da questa storia, impressionata all’idea che una cinquantina di donne possa aver perso la vita così, senza che nessuno sappia davvero i loro nomi. E allora decide di indagare. Perché non è giusto che siano state sepolte senza un ricordo, senza neppure la dignità di una tomba. E vorrebbe realizzare un memoriale.
E non si limita a pensarlo! Lo propone al consiglio della sua città. Vuole una targa, una statua che commemori queste persone ingiustamente condannate a morte. Ma l’idea non piace affatto e viene respinta.
Pensate che Addie si dia per vinta? Niente affatto! Perché anche se all’inizio la fanno sentire diversa e impotente come una strega, lei vuole che la verità salti fuori e che questa storia sia ricordata in modo diverso. E farò di tutto perché accada!
Se siete a caccia di eroine, leggetelo. Perché uno dei problemi di chi viene considerato “diverso” è restare nell’ombra e quindi non essere rappresentato. Ci vogliono eroi ed eroine inclusivi, capaci di dare voce e volto a tutte le sfumature e a tutte le tipicità del nostro mondo. Compresi i neurodivergenti (ci sono molti tipi neurologici, alcuni più comuni come i neurotipici, altri più rari come le persone dello spettro autistico).
Perché l’autismo non è qualcosa che si ha, ma qualcosa che si è. Addie saprà mostrarvelo alla perfezione.
LA SCIENZA DEI CAPELLI
di Elena Accorsi Buttini, Gribaudo, pagine 191, anche in ebook
Tanto per cominciare sappiate che se ci trattiamo, laviamo, condizioniamo e pure tingiamo i capelli è anche grazie alla lana. Perché tutti gli studi fatti su di lei sono poi stati trasferiti ai nostri capelli.
E gli studi non mancano di certo ma sono ancora più numerose le credenze e le fake news. Tanto per cominciare no, i capelli non crescono di più se li tagliamo prima della luna crescente… la Luna fa tante cose meravigliose ma il ciclo di crescita del capello dipende dal nostro Dna.
Ma il pasticcio più grande lo combina la comunicazione e il marketing che ha creato un vero vocabolario di banalità – a voler essere generosi – un campionario di cliché che ci ha regalato false credenze. Cose come: nutrire i capelli, dissetarli, penetrare in profondità… a cui si aggiunge una dose di scientifichese “attivazione riparatrice, risvegliare il metabolismo cellulare” ma la ricetta è pronta solo se ci aggiungiamo qualche percentuale a caso: +34,8666 di illuminazione.
La dura realtà è che i cosmetici non sono farmaci, e i prodotti per capelli sono cosmetici, quindi al massimo conservano ciò che c’è, non ripristinano un’antica condizione. Non nutrono, perché i capelli non mangiano e non vanno in profondità perché, qui sta il bello, la loro funziona è proprio lavorare sulla superficie.
Stabilito che ne sappiamo poco e che ci vendono fumo, possiamo imparare a prenderci cura dei nostri capelli. Imparando a lavarli – quando vogliamo, non è il quanto ma il come – con delicatezza e a lavorarli con cura. Il che significa conoscere per esempio le caratteristiche di phon e piastre e la loro azione sui nostri capelli, in base alle loro caratteristiche. Perché parecchio cambia, se sono lisci o ricci, lo scoprirete.
Oltre a demolire falsi miti e a darvi buoni consigli, questo libro vi regala tantissime storie. Per esempio da dove arriva lo shampoo (spoiler: dall’India), chi se l’è inventato e cosa c’è dentro. Scoprirete le caratteristiche di tutti i prodotti dall’antigiallo, al 2 in 1, al seboregolatore e pure del balsamo e delle maschere e degli olii. Tutto quello che vi viene in mente di mettervi in testa, sì, qui c’è!
Compresi i ferri del mestiere tipo spazzole, phon, piastre e altre diavolerie. Per le più coraggiose – ma se ho capito io c’è speranza per tutti – potranno godersi anche la sezione dedicata alla chimica del capello e farsi la tinta non sarà davvero più lo stesso.
Chicca in chiusura con cameo ma questo ve lo lascio scoprire da soli… e buoni capelli!