Un giorno Daniel riceve una lettera che lo lascia decisamente sorpreso perché a scrivergli è suo fratello Max. I due, infatti, non si vedono da tempo. Suo fratello non si è fatto neppure vedere quando è morta la loro madre. Ha solo voluto sapere dove fosse stata sepolta. Ma Max è così, imprevedibile negli affetti e nel lavoro. Anzi, a dirla tutta nel lavoro è proprio un guaio.
Non si contano le attività avviate e chiuse in un soffio, i disastri economici, i clienti allarmati dalla sua sparizione… Max non è solo irresponsabile, Max è malato: è bipolare. E quando si tratta di lui ci si può aspettare di tutto.
E adesso che cosa fa? Manda una lettera dalla clinica in svizzera nella quale è ricoverato perché vorrebbe tanto rivederlo. Loro che al massimo si incontravano ai compleanni e difficilmente riuscivano a non litigare.
Ma, in fondo, che cosa ha da perdere Daniel? È single, o meglio, è di nuovo single visto che il suo matrimonio è naufragato – naufragato per un tradimento – con un lavoro da insegnante che non lo entusiasma più.
Ed eccolo arrivare alla clinica e godersi la vacanza quasi si trovasse in un resort di lusso: una routine fatta di coccole e passeggiate e battute di pesca. Persino suo fratello sembra rinato. Max è più calmo e non pare avere i suoi soliti sbalzi di umore.
Ho dimenticato un dettaglio però, Max e Daniel sono due gemelli, identici. Motivo per cui, a un certo punto Max fa una proposta molto molto particolare a suo fratello…
Ecco un libro che vi regala un protagonista che all’inizio pare prenderti poco e poi, a poco a poco. ti trascina nel gorgo della sua disperazione. Un mix davvero riuscito tra thriller e gotico, in cui le atmosfere si fanno via via sempre più claustrofobiche. Perché l’animo umano è il luogo più spaventoso che ci sia!