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Libri a Colazione 25 giugno
Libri a Colazione

Libri a Colazione 25 giugno 2023

Scopri i Libri a Colazione della settimana: Doveva essere il nostro momento di Eleonora C. Caruso e Amori Tossici di Paura Pigozzi.

Ascolta il podcast!  Libri a colazione lunga

DOVEVA ESSERE IL NOSTRO MOMENTO
di Eleonora C. Caruso, Mondadori, pagine 396

Doveva essere il nostro momento

“Leo non poté non pensare che niente di tutto quello sarebbe successo se Simone, il suo razionale e inquadrato amico Simone, non fosse entrato in una setta. Li aveva avvertiti con un messaggio sulla chat di gruppo, dicendo che voleva andare di persona in Sicilia a vederla, perché sembrava perfetta per scriverci un articolo da proporre a ‘Vice’. Non si era aperto in merito al tipo di setta: ‘Non voglio creare aspettative troppo alte’ aveva detto. Poi si era comprato un volo EasyJet con rocambolesco scalo a Parigi e nessuno era più riuscito a contattarlo. Due mesi dopo, si era fatto vivo lui con una lettera – una vera lettera, dentro una vera busta, consegnata da un vero postino –, in cui scriveva nella sua calligrafia tutta inclinata, da vecchio professore: ‘Io sto bene, ma rimango qui’. Questo succedeva nove mesi prima.”

E così anche Leo è partito, obiettivo: recuperare il suo amico. E per qualche misterioso scherzo del destino adesso non è più solo ma in compagnia di una micro celebrità di internet. Clorofrilla, detta Cloro. Un elemento umano di genere femminile composto al settanta per cento da surrealtà.

Non che il resto della faccenda, a ripensarci, sia stata meno surreale. Un amico che parte per scrivere un pezzo e che da nove mesi se ne sta rinchiuso da qualche parte in Sicilia, in un baglio. Una masseria feudale. Una specie di fattoria fortificata. Governata da un certo Zan.

Sì, Zan, pelle olivastra molto scura. Piccoli tatuaggi disordinati ovunque, di loghi, scritte e icone – sugli zigomi, i tasti del videoregistratore. Un nodo di dreadlock sopra la testa. Addosso, sul torso nudo, una mastodontica pelliccia di visone, sporca di vernice rossa incrostata.

E governa chi? Un gruppo di strambi che gioca a Sonik col Sega, ascolta 2030 degli Articolo 31 e va in visibilio per l’enciclopedia in floppy disk. Sì, gente che vive come se fosse ancora negli anni Novanta e che chiama l’esterno il Mondo in Rovina. Perché tutto quello che è accaduto dopo il 2001 è considerato in rovina e non va menzionato.

Il mondo precedente al 2001 viene invece chiamato il Mondo in Equilibrio. La gente nel baglio si divide tra i Ritornati, quelli nati tra il 1980 e il 1990. Persone che insomma hanno provato l’ebrezza e la fortuna di essere stati adolescenti durante il Decennio Perduto.

E poi ci sono i Non Nati – quelli venuti al mondo dopo il 1991 – che quindi non hanno fatto a tempo a conoscere il Mondo in Equilibrio. Soprattutto gente scoppiata, afflitta da burnout a causa dei social e della rete… influencer, vittime degli algoritmi, degli hacker e dei filtri selvaggi.

Tra loro c’è anche lei, Cloro, con i suoi capelli rosa straordinariamente gonfi, come uno zucchero filato impiastricciato. Solo che adesso, te l’ho detto, se ne sta in macchina con Leo.

Che resta di tutto il dolore che abbiamo creduto di soffrire da giovani? Delle paure, dei progetti, dei desideri e dei fallimenti? Degli anni passati alla ricerca di una ragione per ciò che si è e per come ci si sente? Cloro si è sempre sentita sbagliata, insensibile e disconnessa. Tanto da sperare in qualcosa di terribile nel proprio passato, un trauma vero. Qualcosa che potesse spiegare e regalarle il sollievo di avere un motivo per essere sempre così triste. Perché non riusciva a sentirsi mai soddisfatta o rilassata o almeno a trovare qualcosa che le chiudesse quel buco nero nel petto?

Che è un po’ come andare a caccia di ciò che dà senso a quella serie di strane circostanze, una dopo l’altra, che è la vita.

AMORI TOSSICI
di Laura Pigozzi, Rizzoli, 240 pagine, anche in ebook

Amori tossici

“L’amore è una questione di confini, di bordi che dovrebbero restare porosi, mobili, morbidi, e consentire il passaggio di ciò che nutre, come fa la membrana di una cellula, che è definita ma non assoluta, stabile ma non necrotizzata. Nell’amore tossico, invece, i confini sono perturbati: abbattuti nell’invasione simbiotica dell’amore assoluto, oppure irrigiditi, invalicabili ed espulsivi, nell’abbandono. L’amore, come la membrana cellulare, dovrebbe permettere uno scambio tra il fuori e il dentro, tra l’esogamico e l’endogamico, tra ciò che è simile e ciò che è dissimile. Ma, come la cellula, non funziona mai perfettamente e spesso si ammala.”

Amore simbiotico, amore abbandonico. Due oscillazioni pericolose, due estremi. Dare tutto, dare male, dare troppo e in modo confuso. Oppure dare nulla, allontanare, erigere muri e gettare l’altro nell’abisso della solitudine.

L’amore tossico ha molte facce ma c’entra sempre con i confini, alle volte con lo sconfinamento, e ahimè, c’entra con l’odio. Ed ecco rapporti in cui c’è una vicinanza malsana o una lontananza raggelante che suona come abbandono.

Attenzione, perché abbandono e separazione non solo la stessa cosa. Scrive l’autrice: “Se ci si separa dai genitori, si può voler loro bene. Altrimenti si continua a oscillare tra l’odio e l’amore eccessivo che non lascia spazio ad altri. Abbandono e simbiosi sono due facce della stessa medaglia, si fondano entrambi sulla perversizzazione dei confini e, quindi, sull’odio.”

L’eccesso non è mai utile alla costruzione di un domani perché consuma l’oggi. Ma più si accumula, meno godimento si ottiene. E così chi ti sommerge di complimenti, si promuove tuo salvatore o tua salvatrice pare amarti oltremodo poi un giorno sparisce. Senza una parola di spiegazione. Ecco il ghosting. Privare l’altro di parola è una delle versioni più feroci dell’odio.

C’è poi l’amante seriale innamorato non del o della partner ma della replica, del gesto e della sequenza, del ripetere sempre daccapo qualcosa che non raggiunge, ma che crede di poter toccare. Altro che spirito libero! È un conformista che sa solo reiterare i suoi schemi.

C’è il pigmalione che ti lusinga e poi ti annienta, critica dopo critica. C’è il manipolatore della parola, il gaslighter, che opera minime distorsioni della realtà, “non ho mai detto questo, è una tua fantasia, hai capito male o ricordi male”. Tutto diventa il frutto dell’immaginazione della vittima, fino al punto da farle pensare di aver perso la testa.

Nell’amore tossico c’è insomma qualcuno che mangia, manipola, annienta e controlla qualcun altro. L’amore tossico distrugge perché chi lo sperimenta non si fa né cambiare né toccare da questo sentimento.

L’amore possibile invece dà uno scossone a ciò che è usuale, a ciò che si è fatto assuefazione. Dà un taglio alla ripetizione. L’amore avviene proprio quando si riesce a tollerare l’imperfezione e a sostenere la cifra dell’umano che essa reca con sé. L’amore c’è quando si riesce a tollerare l’impossibile che l’amore è.

Laura Pigozzi ci illumina su tanti amori sbagliati spiegandoci soprattutto chi e perché scivola in questo tipo di relazioni, portandoci alle radici delle dipendenze affettive in coppia e soprattutto in famiglia, perché è in quest’ultima che creiamo i nostri copioni sentimentali.

I Libri a Colazione sono un podcast di Chiara Beretta Mazzotta. Puoi ascoltarlo su Spotify, iTunes, Apple Podcast, Spreaker e Alexa. Alla prossima settimana e buoni libri!

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