Libro versus ebook: il duello che non c’è

Libro versus ebook: il duello che non c’è

Da quando sono stati introdotti gli ebook si sono stati trasformati, loro malgrado, nel nemico giurato della carta. Ma il vero nemico dei libri, sono i libri brutti, non gli ebook. 

Invece di correre per le strade gridando al miracolo – è stato concepito un altro medium per diffondere contenuti! – siamo ancora qui a decidere da che parte stare: carta o digitale.

Perché? Chi ha stabilito che tra un libro e un ebook debba essere guerra aperta? Viviamo circondati da risorse e possibilità ma pare che in questo caso si debba per forza decretare un vincitore e gettare il perdente dalla rupe.

Non starò qui a tesservi le lodi dei diversi tipi di lettori. La considerazione confortante è che, come per macchine, pc, scarpe, materassi, frigoriferi… ce n’è per tutti i gusti. Dai più semplici, con schermi riposanti e nitidi che emulano la carta alla perfezione in tutte le condizioni di illuminazione e con batterie pressoché eterne (durano settimane); a quelli pensati non solo per leggere che hanno uno schermo luminoso, meno confortevole ma ideale per visualizzare le immagini e offrono anche una ricca quantità di applicazioni.

Il concetto chiave è: versatilità. Poter leggere attraverso un unico strumento romanzi, racconti, articoli di giornale, post dei vostri blogger preferiti, appunti, saggi, stralci racimolati da internet, fumetti… Esistono parecchie leggi cretine, ma nessuna vi obbliga a fruire di un testo solo su un determinato supporto. Potete leggere sulla carta, sul monitor, sul cellulare e, perché no, persino sulla pelle della vostra amata (c’è chi si tatua le coordinate geografiche perché non una poesia di Ungaretti?); potete ascoltare un audiolibro, farvi raccontare le favole come i bambini fortunati, guardare un booktrailer. E potete alzarvi e prendere un libro dalla vostra biblioteca, comprarlo in libreria, prenderlo a prestito in biblioteca, fregarlo al vostro migliore amico o scambiarne uno vecchio in un punto bookcrossing.

Non fatevi fregare dalle valutazioni altrui, dai commenti di chi gli ebook non li conosce né legge, da chi li ostacola temendo una diminuzione dei propri incassi (chi sa sa), né da gente che deve per forza considerare la tecnologia il nemico superficiale e spoetizzante. Concedetevi il lusso di elaborare un’opinione personale. Lo dico perché quando affronto l’argomento spesso mi basta scandire la parola “ebook” ed ecco che mi viene prospettato un mondo senza carta, dove i bambini perdono diottrie su minacciosi aggeggi elettronici dimentichi del tempo in cui le storie si potevano infilare in una tasca dei pantaloni, stropicciando le pagine che profumavano di inchiostro. Solo che altrettanto spesso l’interlocutore catastrofico non possiede un reader e non ha mai letto un ebook.

Le scuse con cui tirare pietre al nuovo che avanza?

  • Ci sono pochi ebook.
  • Ce ne sono ma costano troppo.
  • Come fai a leggere senza la carta?!
  • Scaricarli è complicato.

La battaglia che non c'è tra carta e digitaleSicuri sia così? Di ebook ce ne sono moltissimi, alcuni hanno un prezzo ancora troppo alto ma, se badate alle offerte degli editori, ne troverete davvero tanti in offerta; le mail dimostrano che la carta può essere conservata per altro; anche fare un buon caffè con la moka è complicato ma quando ti insegnano smette di esserlo.

Ecco un po’ di numeri e dati – grazie ad Antonio Tombolini di Simplicissimus per averli divulgati – che inquadrano meglio il fenomeno in Italia. Nel 2011 le vendite di ebook hanno totalizzato circa 3,7milioni di euro. Meno dello 0,3 per cento del mercato totale dei libri trade (fiction e non-fiction). Per un valore di circa 500mila ebook venduti nel corso dell’anno, con una media di circa 1400 al giorno.

Chi vende più ebook? Fino al 30 novembre 2011 Ibs guidava incontrastata la classifica, a seguire Feltrinelli. Poi è arrivato Amazon e il Kindle Store nel primo mese di attività ha raggiunto e superato le vendite di Ibs, facendo lievitare del 50 per cento il mercato totale degli ebook. iBooks di Apple non ha ancora del tutto ingranato ma quando lo farà c’è da attendersi una ulteriore accelerazione per il mercato.

Comunque vada, siete liberi di scegliere. Purché sappiate che non ce n’è alcun bisogno.

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13 Comments

  • Bellissimo post, Chiara, sottoscrivo tutto! 🙂

  • Io confesso di leggere solo su carta, o almeno leggo raramente ebook e non narrativa, solo libri “tecnici” e brevi anche. Perché preferisco leggere libri cartacei, mi piace di più e la vista si stanca meno, ma non sono contro gli ebook.

    • Daniele, certo, ci mancherebbe non avere una preferenza!
      Trovo però inutile l’atteggiamento per cui la presenza dell’uno escluderebbe la sopravvivenza dell’altro. E trovo altrettanto inutile doversi schierare e dichiarare l’appartenenza alla setta dei “cartacei” o dei “digitali”.
      Io mi porto appresso i miei libri di carta da anni… insomma, ci capiamo alla perfezione! 😉

  • La metto in questo modo, passo le giornate a leggere di tutto sul computer (tantissimi blog, Twitter, quotidiani a volte anche racconti brevi) sarà per questo che i libri mi piacciono di carta almeno per adesso magari tra qualche tempo avrò cambiato preferenze 🙂

    • Appunto. Tu ami la carta ma leggi anche sul computer. E non credo tu ti senta minacciata da un Kindle 😉
      E direi che come lettrice “digitale” è difficile batterti!

  • condivido in pieno quanto scrivi, cara chiara: liberi di scegliere!! e credo l’ebook sia un ottimo supporto, “versatile” come dici tu, che permette magari in viaggio di scegliere tra tante letture diverse; per il momento non ne possiedo uno, anche perchè sottoscrivo in pieno il commento di barbara: stando già tante ore davanti al pc, è bello tenere in mano un bel libro!!! ma chi lo sa, magari per il prossimo viaggio!

  • Verissimo, sono pienamente d’accordo con te!

    Siamo continuamente bombardati da questi cosiddetti “tecnodiscorsi”, per i quali un medium è destinato ad uccidere l’altro e a prenderne il posto (da ricordare, tra le tante, la storiella per la quale il CD-ROM doveva segnare la fine della TV, perché più interattivo), ma questo di fatto avviene di rado, e ad ogni modo non si parla mai di un processo rapido.

    A differenza di quanto si possa pensare, infatti, il “si può fare” dettato dalla tecnologia deve sempre essere accompagnato dal “facciamolo”, voluto dalla società, se no non si va da nessuna parte, e anche qui gli esempi sono tanti…!

    Ti faccio i complimenti per il post e per il blog! 🙂

    Un saluto!

    – Daniele –

    • Ciao, Daniele, pardon mi ero persa il tuo intervento!
      In effetti pare che il morto debba per forza scappare 😉
      Grazie davvero per i complimenti.
      Un saluto a te!

      Chiara

  • Leggo questo post un pò in ritardo, ma proprio ora che sto riflettendo sull’acquistare o meno un e-reader… mi dispiace perdere il gusto della carta e del poterla sfogliare, l’odore di ogni libro.. ma la mia libreria ormai piena urla pietà, risparmiare due soldi non dispiace mai e sono molto curiosa in merito ad ogni nuova tecnologia! La paura più grande è che sia scomodo da leggere, ma mi sembra di aver capito che simuli perfettamente la carta. Mi sa che lo compro, lo provo, e lo alternerò all’aquisto di libri “tradizionali”, tanto per non fare dispetto a nessuno! 😉

  • Ciao, Elisa, la tecnologia e-ink emula perfettamente la carta. Il consiglio è provare i diversi e-reader per vedere dal vivo cosa si intende. Un altro aspetto importante è il peso e, certo, pure il formato.
    Io sono davvero molto felice che la tecnologia mi regali nuovi strumenti per fare una delle cose che preferisco. Buon a lettura e a presto!

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