Consigli da leggere # 18

Consigli da leggere # 18

VOLTAPAGINA
La grande avventura di Geremia Smith, Guido Sgardoli, Fanucci editore, p. 173


Avete presente Misery non deve morire? Ecco qui a non voler morire è un certo Geremia Smith, Ciccio per gli amici, che di mestiere fa il clown investigatore. Qual è il suo problema? Walter Pickett, scrittore di libri umoristici nonché suo inventore, ha deciso di mettere il punto alla serie che lo vede protagonista. Ecco, diciamo che il nostro clown non è proprio d’accordo e come personaggio inventato è piuttosto reale e parecchio intenzionato a non defungere. Tanto da piazzarsi in casa dello scrittore e costringerlo ad aggiustare, diciamo così, la trama del suo libro. Sì, questo è evidentemente un libro per ragazzi, spassosissimo, ben scritto e altrettanto bene illustrato e quindi compratelo per i vostri figli e poi fregateglielo! Per tutti quelli che (come me) avevano un po’ paura dei clown e per chi sa che l’antidoto alla noia non consiste nel guardare altrove, ma nel guardare meglio.

DA GUSTARE
Il male quotidiano
, Massimo Gardella, Guanda, p. 290
Il male quotidiano

Remo Jacobi viene tirato giù dal letto all’alba. Sotto il confluente, il ponte della Becca, dove il Po e il Ticino confluiscono, è stata trovata la carcassa di un pesce siluro: dalle fauci della bestia spunta una mano che pare quella di un bambino. La cosa lo riguarda perché lui è l’ispettore. L’autopsia rivela che il corpo è quello di una bimba di cinque anni, violentata, uccisa e fatta a pezzi. L’impatto con la brutalità di questo fatto criminale scuote Jacobi al punto da costringerlo ad accantonare il suo esaurimento nervoso, che lo ha tenuto lontano dal lavoro per oltre un anno. Perché e ormai parecchio tempo che pare preso solo dal proprio male, nel tentativo di metabolizzare il dolore subito (quale si scoprirà alla fine) e sembra voler tirare in là, sollevato del proprio peso da Johan, suo padre, a cui è intimamente legato e con cui vive dopo il divorzio dalla moglie Monica. Le indagini decollano e vedono coinvolti anche Borghesi, il vice di Jacobi, e Barbara Moroni, una giornalista (una delle rare ventate positive del romanzo). Una storia che affronta temi duri come il traffico di bambini, la realtà delle organizzazioni criminali dell’Est, i mercenari ma anche la pesca abusiva e le guerre dell’Africa. In cui si fa i conti con il male, l’orrore che pervade i nostri giorni, quello che può contaminarti o, peggio, lasciarti indifferente. Con un finale noir che più noir non si può.

BELLISSIMI
L’esclusiva, Annalena McAfee, traduzione di Marta Matteini, Einaudi, p. 400


Dietro ai grandi scrittori, si nascondono grandi scrittrici? Pare di sì dopo aver letto il primo romanzo di Annalena McAfee, giornalista di fama e moglie di Ian McEwan. La protagonista della storia è una certa Tamara Sim, reporter ventenne di scarso talento ma di grandi ambizioni, che si trova alle prese con l’intervista della sua vita. Avrà infatti l’onore di colloquiare, in esclusiva, con Honor Tait, un’ex corrispondente di guerra ormai ottantenne, famosa per il proprio caratteraccio. E mentre la giovane Tamara (che sembra rubata dalle pagine di una chick lit) si prepara per l’occasione che potrà regalarle una carriera, anche Honor sa di doversi giocare al massimo questa chance: non solo è vecchia ma non ha neppure più un soldo e deve solo sperare che il suo ultimo libro venda. Fantastico l’incontro tra l’antieroina un po’ stupidotta e frivola, è l’eroina di talento che però qualche scheletro nell’armadio ce l’ha pure lei. Per chi si interroga su cosa rimanga del giornalismo di inchiesta, avventuroso e ricco di fascino, e per i lettori che non possono vivere senza qualche (ottima) pagina di umorismo nero.

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