Il racconto più brutto

Il racconto più brutto

Concorsi, tornei… i premi letterari non mancano di certo sull’italico suolo, tutti a caccia del racconto/romanzo più bello (o del meno brutto tra quelli arrivati) e dell’aspirante più talentuoso.

Anche BookBlister ha il suo concorso – Tramando, il terzo classificato è stato già pubblicato, per leggere il secondo e il primo date un occhio ogni lunedì – ma a qualcuno è di certo venuta una idea più interessante: incoronare il “brutto vanaglorioso e inconsapevole”.

Sì, perché Il Racconto Più Brutto è “il primo concorso letterario che premia il mediocre sublime. Un progetto per la salvaguardia e la riqualificazione della peggior vanagloria letteraria.” Cioè qui si va a caccia di racconti disseminati di oscura grammatica, storie senza capo né coda create però da autori che le ritengono (le ritenevano, si spera) letterarie, artistiche. Belle!

Il pregio del concorso sta nel fatto che è l’autore stesso – messa da parte la prosopopea e la spocchia – a scegliere la propria opera più brutta e a esporsi al pubblico ludibrio. Un buon esercizio questo anche per i lettori e per gli aspiranti scrittori perché, spesso, si impara molto di più dagli errori che dai successi visto che i primi con la loro evidenza ci illuminano, mentre i secondi ci abbagliano e basta. Tra i coraggiosi che si sono distinti Simone Ghelli, che ha vinto nel 2011 con il racconto  Parigi, e Mario Borghi, che si è aggiudicato il primo posto nel 2012 con Il mio sogno d’amore.

L’ideatrice e organizzatrice di questo gustoso premio – affrettatevi il bando scade il 31 marzo – è Carolina Cutolo che da vera amante della parola mette in premio un buono da 100 euro da spendere, inutile dirlo, in libri. Ché lo si sa: il modo migliore per imparare a scrivere è leggere (bene).

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5 Comments

  • Partecipazione rimandata al momento in cui avrò avuto conferma tangibile di essere bravo… poi potrò correre il rischio di vincere un premio da peggiore senza che il mio fragile cuoricino di civetta vada in mille pezzi.

  • Avrei dell’ottimo materiale, sai quelle pagine che in fondo potresti cestinare, ma non lo fai perchè ti illudi sempre che ci sia almeno qualche riga salvabile (e non c’è!) ed ero già a conoscenza di questo concorso. Però la premiazione è a Roma e io non partecipo mai, o meglio non partecipo più, a concorsi con sede di premiazione lontana. Un bacio

  • Questo concorso è davvero un’idea geniale! Un sano trionfo dell’autoironia perchè diciamocelo, tutti noi che scriviamo avremmo almeno un pezzo adatto a questo concorso! Ed è giusto che sia così in fondo. Senza quegli esercizi non saremmo mai migliorati, e siamo migliorati anche accorgendoci che erano orribili.
    Se riuscissi a recuperare nei meandri del pc di casa dei miei qualche demenzialità che scrissi a 16 anni credo che vincerei a mani basse XD

  • Cara Chiara,
    grazie per la segnalazione!! Aggiungo che il termine per inviare i racconti brutti è prorogato fino a domani sera (5 aprile), quindi fatevi sotto e… che vinca il PEGGIORE!!! 🙂
    Carolina Cutolo

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