Libri a Colacione # 19

Libri a Colacione # 19

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VOLTAPAGINADoppia_ombra
Doppia ombra, Roberta Gallego, Tea, p. 286 (13 euro) anche in ebook
La protagonista di questa storia? La Procura della Repubblica di Ardese. Persone con la propria vita, emotività, difetti, ironia. Gente che se la deve vedere con svariate rogne e casi da risolvere senza soluzione di continuità. Per esempio? L’omicidio di un farmacista il cui corpo è stato seviziato e mutilato. Ma basta voltare pagina per trovare un altro caso, un altro, e un altro ancora… cioè per fare i conti e riflettere sulle piccole e grandi brutture che affollano giornali e tg e alle quali, alle volte, sembriamo esserci assuefatti. A guidarci in questo caos è Alvise Guarnieri, il sostituto procuratore, insieme con il suo team. Il nostro farmacista? Be’ posso solo dirvi che all’inizio sembra tutto chiaro, semplice: la vittima di una rapina andata male in una villa sul lago. Ma basta poco per capire che no, di facile non c’è proprio nulla in questa indagine. Ottima seconda prova, e voi provate a staccarvi dalle pagine! Per chi ama i segreti, quelli degli altri, ovvio.

Nulla, solo la notteDA GUSTARE
Nulla, solo la notte, John Williams, traduzione di Stefano Tummolini, Fazi, p. 138 (13,50 euro) anche in ebook
Arthur Maxley è giovane, borghese e vive in California. E questo è il racconto di una sua giornata. Per prima cosa, vi avviso, non avrete a che fare con uno sgobbone. Il nostro Arthur vive grazie agli assegni del padre, un uomo d’affari sempre a zonzo per il mondo con il quale in pratica non ha rapporti. E soprattutto non avrete a che fare con una persona risolta. Arthur è ansioso, insoddisfatto e lacerato. Non riesce infatti a fare i conti con una perdita e questa ferita aperta gli impedisce di vivere il presente e anche solo di ipotizzare un futuro. Sulla sua strada incontra altrettante anime alla deriva, con le quali nonostante qualche spiraglio è in realtà impossibile comunicare. Arthur è solo e lo sarebbe in una moltitudine. Una scrittura cristallina, in quello che è il romanzo di esordio di un autore che diventerà un talento immenso. Per chi alle volte, guardandosi allo specchio, vede un estraneo.

BELLISSIMIStoria di una ladra
Storia di una ladra di libriMarkus Zusak, traduzione di Gian M. Giughese, Frassinelli, p. 563 (16,90 euro)
“Immaginati di sorridere dopo un ceffone; poi pensa di farlo ventiquattr’ore al giorno.” Siamo in Gemania, nel 1939 nel pieno dell’orrore nazista. E la Morte è decisamente indaffarata, proprio per questo è lei la narratrice della storia. E anche se si è ripromessa disinteressarsi ai vivi la vicenda della piccola Liesel Meminger l’ha colpisce tanto da volerla raccontare. Scopriamo così che la mamma di Liesel, non essendo più in grado di mantenere i figli, per salvarli è costretta a darli in affido. E così la ragazzina e suo fratello partono per trasferirsi in una nuova famiglia. Arriverà lei sola. Scossa e del tutto spaesata, Liesel che ha solo 9 anni, fatica a inserirsi. La ragazzina non sa leggere, sarà il padre putativo a insegnarle e ad aiutarla a leggere il suo primo libro, un libro che ha “rubato” nella neve tempo addietro. Come si dice, il dado è tratto: d’ora in poi ogni occasione sarà buona per rubare un libro e non importa se è rischioso, quello che conta è proteggere le parole e non perderle. Regalatelo a chi volete bene, perché non sono le persone che salvano i libri ma il contrario.

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6 Comments

  • Verissima e giustissima la tua chiusa del terzo romanzo: i libri mi hanno salvato la vita in diverse occasioni, e me la stanno salvando anche ora. Un bacione!

    • Devo istituire il premio fedeltà… tu sei una garanzia, Sandra 😉
      (E mi raccomando, tieni duro! un abbraccio super.)

  • Non vedo l’ora di leggere “Storia di una ladra di libri”…concordo sulla frase finale, spesso basta poco per migliorare la giornata…un buon libro!

    • Sono curiosa anche del film, i miei “critici” del cuore me lo hanno consigliato (in effetti gli attori sono super).
      Ciao, Simona! E buona giornata allora 😉

  • Il terzo non so come, mi ispira poco. Mi dà l’idea di un libro strappalacrime e non sono proprio in vena. Invece il libro di Williams lo voglio leggere, anche perché Stoner mi era piaciuto un sacco.

    • Ma guarda, io di solito non suggerisco i libroni bestselleroni, furboni, classificoni… 🙂 ma questo l’ho trovato originale. A cominciare dal narratore (la Morte). Per nulla retorico. E intenso. Certo, non è un argomento lieve…
      Niente, di niente posso aggiungere di Williams perché il mio amore per lui è totale sì, sono di parte!

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