Libri a Colacione 7 febbraio 2015

Libri a Colacione 7 febbraio 2015

Tornano i consigli da leggere di Tutto Esaurito! Si parte con Diva Futura di Fabio Viola, si prosegue con La dittatura dell’inverno di Valeria Ancione e per chiudere in bellezza Le fedeltà di Diane Brasseur.

VOLTAPAGINA
Diva Futura, Fabio Viola, Indiana, p. 142

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Siamo a Osaka e Maki vuole sfondare con la musica. Vuole diventare come Lady Gaga “la regina”, ma vanno bene pure Beyonce o Madonna. Il suo ragazzo – ventotto anni, italiano e un ex lavoro in un asilo come insegnante di inglese – non pensa affatto che lei abbia talento (anche se non lo ammette apertamente) e si sorbisce a fatica le sue strane e incomprensibili performance pop-erotiche. Più che assecondarla a dirla tutta non la ostacola ma poi, lentamente si trova ad aiutarla nella realizzazione di questo sogno. E si trova soprattutto a lasciare la sua amata Osaka per tornare in Italia, prima a Roma e poi a Milano.

E mentre Maki è disposta a tutto per sfondare, lui vive per interposta persona. L’autore è eccezionale nel suo dare voce a questo tizio grigio, senza desideri, senza emozioni, che subisce la vita e costruisce un romanzo che è sempre in equilibrio perfetto tra più e meno, ha un ph neutro e parla di talenti, di successo e di qualità umane.

Per chi vuole vederlo questo scontro tra Occidente e Oriente, questa guerra dei due mondi che proprio sì, parlano lingue diverse. E per chi è in lotta con questo mondo, questa epoca che ti chiede doti che non hai e trova del tutto irrilevanti quelle che possiedi.

DA GUSTARE
La dittatura dell’inverno, Valeria Ancione, Mondadori, p. 308 ebook

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Attraente, sposata, mamma di cinque figli, tre librerie da gestire insieme con il marito Michele e la passione per l’estate, il mare. Così d’inverno, una stagione punitiva per lei, Nina per ritrovare la sensazione di pace e libertà, per ritrovare un po’ di estate va in piscina. Nuota e ascolta i suoi audiolibri…

Eed è proprio qui, tra una vasca e l’altra, che inciampa in Eva. Giovane trentenne un po’ ambigua e invadente che la mette a disagio. Però lei la conosce, sulle prime non lo realizza, ma si sono incontrate a una festa di matrimonio, ballavano ed Eva le ha fatto delle avance, suscitando peraltro le invidie di Michele. Ed ecco che, ingenuamente, questo dettaglio, questo pregresso la rassicura, la convince che tutto sia sotto controllo che lei ed Eva possano essere solo amiche. Solo che ovviamente si sbaglia.

Un libro perfetto per quelli che desiderano molto e credono di avere niente, qui scopriranno che puoi avere tutto ma sentire il bisogno di altro soprattutto se questo “altro” credi di non volerlo.

BELLISSIMI
Le fedeltà, Diane Brasseur, traduzione di Jacopo de Michelis, Sonzogno, p. 121 ebook

Le fedeltà Diane Brasseur Sonzogno

“Forse dovremmo abbuffarci della nostra storia come due bulimici.
Scopare fino alla nausea, stringerla troppo forte tra le mie braccia, mangiare nello stesso piatto, leccare le stesse posate, dire tutte le parole d’amore in fila. Come si accende una sigaretta, con la brace della precedente, fare la doccia insieme e scambiarci i vestiti. Per essere sazi, una volta per tutte.”

A parlare è un uomo di 54 anni, sposato da quasi venti. Uno che, da un anno, tradisce la propria moglie con una donna di 23 anni più giovane di lui. Una donna che ama. Non che non la ami sua moglie. Ecco un uomo che ama la sua vecchia vita ma a orrore di invecchiare e quindi non riesce a rinunciare a questa seconda occasione, a questa possibilità di felicità che zittisce il ticchettio del tempo. È uno cattivo? Deprecabile? Può darsi, ma rimarrete ipnotizzati dal suo modo di raccontare queste due vite, ciò che prova, la scelta che vorrebbe fare ma non può: per questo, adesso, è chiuso nel suo studio, per prendere una decisione. Il bello? A scriverlo è stata una donna abilissima nel costruire questo monologo al maschile! Per chi detesta l’infedeltà ma tradisce.

Dedica Libro

Concesion dedica a Luca Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepùlveda: “Luca, la vita è fatta di sacrifici e di scelte, a volte scegliere significa lasciar andare qualcosa, ma non sempre è sintomo di perdita, anzi, al tuo ritorno chi ti vuole bene, lo troverai sempre ad aspettarti a braccia aperte, ora va, vola e realizza il tuo sogno!”

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13 Comments

  • sono persino imbarazzato nel dire che mi interessano il 2 e il 3. Il primo per evidenti ragioni di morbosità. Il terzo…

    • Ehm…

    • (Rispondendo con serietà maggiore: il terzo è super consigliato e m interessa molto un parere maschile. Il secondo gratifica poco a livello morboso 😉 ed è molto “femminile”.)

  • Sì, veramente bello questo trittico, terzetto o trio che dir si voglia. Mi ha già messo di buon umore, impresa non facile, in ufficio sono tutti rognosi. Ovvio, non sono lettori devono accontentarsi delle loro vite, senza potersi immergere in quelle altrui. Bacione

    • Fabio Viola non so come faccia. Ha un controllo sui “colori” del racconto che mi gfa paura. Signor Viola, ma come fa?
      La seconda è una autrice che tratta un tema delicato e non lo fa in modo furbetto.
      La terza deve essere una maga perché a me, ‘sto fedifrago, sta simpatico assai. E non sono io l’amante 😉

      • Posso chiederti cosa intendi per “colori” del racconto?
        Nel mio personale studio della narrazione mi ha incuriosito questa tua espressione e di rimando il libro di Viola. Volevo comprarlo per cogliere, ma badaben da Indiana non conosco il formato ebook…

        • Per colore intendo il chiaroscuro, cioè il mood positivo (il bello, il + delle cose) e quello negativo. La capacità di alternare i toni, creare guizzi. Lui trattiene, congela. Controlla. Disturba chi non regge il monocromo, asettico. Ma cavoli se è bravo!

          • Capito, grazie, lo metto in lista per il prossimo ordine cartaceo.
            Io i libri non li voglio leggere, ma disintegrare. Prendere appunti, annotare, studiare. Viola sembra il candidato ideale.

  • lo leggerei volentieri, ma vedo che l’ebook costa 10 euro. Sono un po’ contrario a spendere 10 euro per un oggetto virtuale. Fossero 3 o 4, ci starebbe, perché se poi lo perdessi, amen. 10 euro lLi spendo senza pensarci per un libro di carta. Aspetto di trovarlo usato. Nel frattempo spero di andare in andropausa.

    • Dai Aldo, no, non prenderla così. Andropausa! Uff. 😀 In quanto al costo dell’e-book si potrebbe fare un grafico interessante: costo digitale, costo cartaceo, n. pagine, editore. A saper fare i grafici economici seri, ovvio.

  • Forse sono distratto io , ma qualche consiglio su dei saggi ?

  • Grazie Chiaro. Ho appena finito di leggere “La dittatura dell’inverno”, posso dire solo una cosa: BELLISSIMO, LO VEDO RILEGGERE.
    P.S.: ti prego, continua cosi. Peace ✌.

  • Rita, non temere conosco molto bene i danni del diabolico correttore! Ciao, buona serata!

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