Vuoi creare una web radio?

Vuoi creare una web radio?

Tra le mille possibilità che oggi abbiamo di comunicare contenuti e condividerli c’è anche questa, grazie a Spreaker.

Notizie da tutto il mondo. Approfondimenti. Ragazzi che si raccontano e ci fanno ascoltare musica. Uno spazio per trattare temi delicati come l’autismo… e Spreakeranche libri. Si può parlare di tutto in radio! Ovvio che avere la possibilità di farlo è una faccenda più complicata.

C’è però la tecnologia a venirci incontro. Si chiama Spreaker ed è una piattaforma che permette a tutti di creare la propria web radio. Offre diversi profili: uno gratuito e quattro a pagamento (che variano per i minuti registrabili al giorno, lo spazio audio, le statistiche, la visibilità…). Si passa dai 3,90 euro al mese dell’On air talent ai 99,99 della Station. Ma per capire di cosa si tratta il profilo gratuito va benissimo.

Spreaker studioCosa potete fare? Registrare programmi, realizzare anche le dirette, gestire il palinsesto, usare jingle e canzoni per creare le vostre trasmissioni. Non dovete essere degli smanettoni perché la piattaforma fornisce anche il programma per registrare i vostri show – Spreaker Studio – e la app, perciò potete fare tutto anche solo con un smartphone. Ovviamente i contenuti si trasformano in un comodo podcast così da essere condivisibili sui social e scaricabili.

Radio BulletsGli strumenti non bastano e il contenitore va riempito, però. Come? Se vi chiamate Barbara Schiavulli e Alessia Cerantola e potete avere la pazza idea di creare Radio Bullets un contenitore che accoglie e fornisce agli ascoltatori notizie dal mondo, quelle notizie che spesso sui media non hanno spazio o che, peggio, vengono filtrate e manipolate. C’è, per esempio, il notiziario che va in onda ogni mattina – e dico OGNI – e vi racconta cosa accade in America Latina, India, Africa… perché i collaboratori sono una trentina ormai. Per me è un appuntamento quotidiano. Se date uno sguardo agli show, i contributi sono tantissimi, si arriva a seguire i giornalisti sul campo mentre fanno le loroRadioImmaginaria inchieste.

Immaginate – è proprio la parola giusta – una radio gestita e diretta da ragazzi tra gli 11 e i 17 anni e si chiama appunto RadioImmaginaria. Sono fortissimi! E infatti il contatore degli ascolti segna: 221.599.

Gianluca Nicoletti – se ascoltate Radio24, il nome non vi sarà nuovo – invece ci parla di qualcosa che conosce molto bene grazie a suo figlio Tommy #teppautistico, così lo definisce. E ci racconta il mondo dell’autismo, soprattutto quello dei ragazzi che si fanno uomini, che devono cercare un lavoro e dei loro genitori che tentano di aiutarli a essere indipendenti.Nicoletti

Questi sono solo alcuni esempi tra quelli di successo. Vi consiglio di curiosare, c’è un mondo da scoprire: persone di talento, contenuti preziosi.

Io mi sto cimentando da due mesi. Oltre alla piattaforma utilizzo un microfono professionale e un buon paio di cuffie (il proteggi microfono è decisamente meno raffinato!). Non uso il programma di Spreaker ma WaveEditor e Cyberlink PowerDirector per registrare e montare leBlisterRadio puntate.

Argomenti trattati? Indovinate un po’: “Notizie, indiscrezioni. Storie. L’editoria e i libri in pillole”. E mi sto concentrando soprattutto sul notiziario. Le #BlisterNews all’inizio andavano in onda tutti i giorni e si potevano solo ascoltare. Però la rete preferisce poter scegliere e, infatti, da quando le notizie si possono anche leggere e approfondire grazie ai link, c’è più seguito e interesse.

Nell’ultimo periodo ho deciso di pubblicare solo tre giorni la settimana: il lunedì, il mercoledì e il venerdì. Questo mi permette di non dover faticare a “riempire” gli spazi ma di scegliere meglio le notizie e solo quelle che ritengo più interessati.

Come sempre i miei esperimenti hanno bisogno di voi. Perciò mi piacerebbe che mi diceste cosa vi garba e cosa no, e cosa vi interesserebbe scoprire e approfondire… Insomma, io prendo appunti, sempre!

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3 Comments

  • Io non posso sempre “ascoltare”, nemmeno in cuffia, perciò sono uno di quegli utenti che apprezza anche il testo riportato nel blog 🙂
    In quanto all’uso di Spreaker, la radio è da sempre il primo strumento di comunicazione di massa. E per i non vedenti è vitale. Ma non riuscirei mai ad impegnarmici, ho un brutto rapporto con la mia voce, non con il tono ma con la mia cadenza regionale 😛

  • Cara CBM, te lo dissi già secoli addietro, parafrasando la celeberrima frase di Marcello Marchesi: con quella voce puoi dire ciò che vuoi… 😀

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