Una lacrima tira l’altra: cinque libri per commuoversi

Una lacrima tira l’altra: cinque libri per commuoversi

Se siete lettori del tipo “ho pianto tantissimo, è un libro bellissimo”, ecco una mini lista di storie che vi faranno disperare!

Oscar e la dama in rosa, Eric-Emmanuel Schmitt, traduzione di Fabrizio Ascari, Oscar e la dama in rosa e o edizioniEdizioni e/o, p. 90 (9,90 euro) ebook 5,99 euro
È strano vivere in un posto così. Pieno di luci e suoni strani, un posto dove non sei mai solo – anche se alle volte può capitare di sentircisi – perché c’è un via vai continuo. E quando sei triste, ci sono persino persone che cercano di farti divertire…

Oscar in ospedale ormai ci vive da un po’ e andava tutto bene almeno fino a quando era un malato bravo. Poi la gente ha iniziato a guardarlo “triste” e le cose sono cambiate. È “diventato un cattivo malato, un malato che impedisce di credere che la medicina sia straordinaria”. Cioè dopo che la chemio e il trapianto non hanno funzionato.

E adesso Oscar vuol sapere cosa succederà, ma tutti “fanno come se si venisse all’ospedale solo per guarire. Mentre ci si viene anche per morire”. Non tutti, però, fingono di non sentire. C’è Nonna Rosa, una signora anziana spassosissima e meravigliosa e travolgente, una ex lottatrice di catch! (a suo dire) che non solo parla chiaro ma gli propone di scrivere a Dio (anche se lui non ci crede) per raccontargli ciò che prova e chiedergli tutte quelle domande che gli altri fingono di non sentire.

Nonna Rosa suggerisce a Oscar un gioco prezioso che è come un biglietto per un viaggio nel futuro: ogni giorno deve immaginare di vivere dieci anni… Per tutti i bimbi in ospedale, per tutti i genitori che sono lì con loro. Per tutte le domande difficili a cui è difficile dare risposta. Ecco un piccolo capolavoro.

Il bambino indacoIl bambino indaco, Marco Franzoso, Einaudi editore, p. 132 (16 euro) ebook 8,99 euro
Carlo e Isabel sono una coppia e si amano. Lei è vegetariana, lavora in un’erboristeria, si circonda di candele e incensi, cuscini colorati, tatami. Ama la pittura e il suo quadro preferito si chiama la Tuffatrice: un corpo, “piegato nello sforzo del tuffo” che sembra essere inghiottito dall’azzurro del cielo. Parabola della vita che sarà, quella di una creatura che si priva del cibo per farsi leggera, lieve come l’aria. Come può una donna così avere un figlio, crescerlo? Già, come?

Carlo con Isabel ha recuperato il tempo perduto, la capacità di immergersi dentro “riserve di pace”. Questo prima che tutto precipitasse. Perché Isabel desidera crescere un bambino speciale, un “bambino indaco”. Carlo spera solo che suo figlio riesca a crescere, a smettere di piangere per la fame.

Proverete un senso di vertigine leggendo questa storia, perché osservare una madre che invece di nutrire priva, è come camminare sul soffitto in un mondo capovolto. Vivrete anche l’assurdo di un padre ostaggio di una logica folle e della cecità delle istituzioni. Per chi vuol fare i conti con l’orrore peggiore: il male inferto da chi ci sta accanto.

I miei piccoli dispiaceri, Miriam Toews, traduzione di Maurizia Balmelli, Marcos y I miei piccoli dispiaceri, Miriam ToewsMarcos, p. 361 (15,30 euro)
Elf e Yoli sono due sorelle e sono inseparabili. Elf è la maggiore, vive a Winnipeg, è una pianista di successo, intelligente, talentuosa e fragile, e ancora molto bella nonostante non sia più giovanissima. Yoli (la voce narrante), vive a Toronto e non è la pecora nera ma quella un po’ “strampalata”. Di mestiere scrive romanzi per ragazzi ed è brava ma la carriera non è il primo tra i suoi pensieri. Anticonvenzionale, dolce e maledettamente impulsiva. È una persona vera, passionale e piena di vita.

Stavolta per Yoli andare a trovare la sorella a Winnipeg non è davvero facile. Perché Elf è in ospedale: ha tentato il suicidio. Il problema è che non si tratta di un crollo, di drammatico e isolato momento di debolezza, Elf la vuole proprio fare finita. E lo sanno tutti anche se nessuno può rassegnarsi. Dovranno, però, perché la donna chiede qualcosa di impensabile: essere portata in Svizzera, essere aiutata a morire.

Si parla di eutanasia, di amore, di disperazione e sì, ci si commuove ma sorprendentemente – cioè non molto, visto che si tratta della Toews – tra le lacrime si ride moltissimo. Una storia che mette al centro un dolore e le conseguenze di questo dolore e ci ricorda che la sofferenza è il modo, diabolico, con cui la vita ci ricorda quanto sia preziosa la voglia di viverla questa vita!

Nessuno-sa-di-noiNessuno sa di noi, Simona Sparaco, Giunti editore, p. 256 (5,87 euro) ebook 1,99
Cercare un figlio con tutte le proprie forze. Un figlio che sembra proprio non voler arrivare. Finché questa magia si avvera. Luce e Pietro stanno assistendo al loro miracolo e non vedono l’ora di conoscere Lorenzo.

Alla 29esima settimana però una ecografia svela che il piccolo è affetto da una grave displasia scheletrica. Ed ecco le domande, scomode, terribili che nessuno di noi vorrebbe mai essere costretto a porsi. Tutte ruotano intorno a una sigla – ITG (interruzione terapeutica della gravidanza) – e intorno a un tabu: l’aborto oltre i limiti consentiti per legge.

È un romanzo dolorosissimo tanto da apparire violento, un romanzo che dà voce a un conflitto umano, etico di cui si parla molto poco. Ed è anche una grande storia d’amore, quella di un legame capace di sopravvivere alla tempesta. Per chi pensa che un libro debba mettere il lettore in una posizione scomoda e per chi non ha pudore per il dolore ma si vergogna del silenzio sociale.

Un albero cresce a Brooklyn, Smith Betty, traduzione di Antonella Pietribiasi, Neri Un albero cresce a BrooklynPozza, p. 575 (14 euro) ebook 7,99
I Nolan hanno origini irlandesi ma vivono a Brooklyn e questo è il loro mondo adesso. Francies, sveglia e solitaria; suo fratello Neeley; la mamma Katie, una donna tutta d’un pezzo e alle volte anche troppo ruvida e Johnny che è un papà dolce, troppo forse e per questo cerca coraggio e forza nella bottiglia.

Siamo nei primi del Novecento e la vita non è certo una faccenda facile se sei povero, se tuo padre fatica a tenersi un impiego perché è sempre troppo sbronzo… nemmeno se hai una madre pronta a tutto per difenderti e sfamarti.

Abbiate pazienza perché è un libro diesel: all’inizio c’è bisogno di entrare con tutte le scarpe e il cervello e il cuore in questo angolo di mondo. Poi vi innamorerete di quattro eroi quotidiani, soprattutto di Francies che è una bambina incredibile e indimenticabile.

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5 Comments

  • Ma è possibile che ogni volta che proponi dei libri non ce ne sia UNO dico UNO che abbia già letto?
    Tu non hai idea di quanto mi faccia girare gli zebedei ‘sta cosa. Ok, son dislessico e questo mi impedisce di volare in fase di lettura ma pocca pupazza quanti libbbri ci sono da leggere? E quante vite ci vorrebbero per leggerne almeno uno 0,2%?
    E m’hai depresso, #sapevatelo
    🙁

    • Vedi, ti faccio piangere ancora prima di leggere!
      No, seriamente, faccio parte del clan “alleggeriamo i portafogli dei lettori” e pure dell’associazione “aggiungi un libro sullo scaffale”. Sai com’è, mi ci metto d’impegno…

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