Libri a Colacione 3 dicembre 2016

Libri a Colacione 3 dicembre 2016

I consigli da leggere di Tutto Esaurito su Radio 105 in versione natalizia: metti un libro sotto l’albero! Questa settimana: Non tutto si dimentica di Wendy Walker, Social Media Journalism: strategie e strumenti per creatori di contenuti e news di Barbara Sgarzi e Il peso minimo della bellezza di Azzurra de Paola.

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►VOLTAPAGINA
Non tutto si dimentica, Wendy Walker, traduzione di Barbara Ronca, Editrice Nord, p. 364, ebook

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Chi mai vorrebbe soffrire. Eppure, se ci pensiamo il dolore fisico, il fatto di sentirlo, ci salva la vita. Se non lo provassimo, ci faremmo ancor più male. Anzi, saremmo del tutto indifesi di fronte al pericolo (le malattie più insidiose non sono proprio quelle prive di sintomi?).

Lo stesso vale per i ricordi dolorosi. Chi vorrebbe ricordare di una serata in cui tutto doveva essere perfetto e poi tutto è andato storto. Perché Jenny era a una festa quando è stata aggredita e violentata. E Jenny è solo una ragazzina… il punto è: cosa fareste voi se fosse possibile dimenticare tutto l’orrore, la violenza subita, l’umiliazione? Cosa fareste se bastasse assumere un farmaco per cancellare questo episodio e tutto ciò che comporta?

E in effetti tutti pensano sia meglio così per Jenny, soprattutto la sua famiglia, e forse anche la comunità di Fairview, la piccola città in cui vivono e che non è abituata a crimini come questo. Senza contare che il colpevole non è stato ancora catturato. Peccato che al corpo non basti che la mente abbia dimenticato, perché il corpo ricorda eccome. Toccherà a uno psicologo far emergere pezzo a pezzo i frammenti di quella sera e verità con cui fare i conti sarà

Regalatelo a chi: ha bisogno storie che lo inchiodino e, chiuso il libro, lo facciano pensare.

► DA GUSTARE
Social Media Journalism: strategie e strumenti per creatori di contenuti e news, Barbara Sgarzi, Apogeo, p. 219, ebook

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Esistono giornalisti che parlano di Snapchat… in Italia! O meglio esistono giornalisti che sanno che esistono i social – e non li chiamano più “nuovi media” – sanno utilizzarli, sanno spiegare agli altri come fare altrettanto.

Non è solo un manuale per addetti ai lavori questo è una bussola. Anzi, è una mappa con tanto di scritta “voi siete qui”, perché fa il punto su quello che è successo in rete finora. A spiegarcelo chi ha vissuto il web e ha imparato a cambiare insieme con le sue continue trasformazioni. Per esempio ricordate quando tutti sceglievano un nickname per la mail e poi è arrivato Facebook e hanno smesso? Quando le mailing list imperversavano poi sono finite nel dimenticatoio? E adesso, invece, alcuni sono tornati a usarle con grande efficacia…

Ma soprattutto questa è una guida per interpretare il cambiamento, per non combatterlo ma imparare a muoversi insieme con lui in modo fluido. Senza dimenticare che non tutti gli strumenti fanno al caso nostro  e che possono essere utili, inutili, buoni o cattivi a seconda di come sappiamo utilizzarli. “Lo strumento non è la strategia; è un mezzo: abbastanza trasparente per mostrare che dentro ci siamo noi, con i nostri valori, i nostri talenti, la nostra sensibilità.”

Regalatelo a chi: dice che i social sono piedi di stupidaggini (e nella dedica scrivetegli che succede solo perché segue le persone sbagliate).

► BELLISSIMI
Il peso minimo della bellezza, Azzurra de Paola, LiberAria, p. 233, ebook

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“A sette anni non lo sai perché odi i baci di tua madre. Ti senti in colpa, ti dispiace, vorresti proprio farla contenta e ti mortifichi. Passi cinque ore seduto al banco a pensare quanto tu sia cattivo. Cattivo, cattivo, cattivo. Chi vuole un figlio che non si fa baciare dalla propria madre? E allora vivi da cattivo”.

Questa è la storia di un bambino che ha il disperato bisogno di essere amato da una madre che ha un altro linguaggio emotivo. Una donna che nonostante l’amore mette al centro di tutto se stessa, la sua esperienza, il suo dolore… lei prima di tutto. Sempre. E il suo anteporsi genera una continua interferenza e produce una voragine di privazioni. E questo bambino, questo figlio fa di tutto per essere amato, per “farle uscire i sentimenti”.

Mentre questa donna bacia e abbraccia perché con il suo amore sta ricattando. Quanto si è detto e letto sui rapporti tra una madre e il suo bambino? Quanto c’è ancora da dire e raccontare se non riusciamo ad ammettere che si possa amare male il proprio figlio, che si faccia un figlio per sopravvivere, per riempirsi la vita, per sopravvivere, per non essere sole, per avere qualcuno a cui dire: tu hai bisogno di me? Molto c’è ancora da dire. Poi, per fortuna, arrivano romanzi come questo che sono poesia.

Regalatelo a chi: pensa che senza meraviglia, c’è la routine.

#CITACIONE

“Essere una donna è una professione tremendamente difficile, perché consiste principalmente nell’avere a che fare con gli uomini” Joseph Conrad.

Se hai un libro da consigliarmi, scrivimi! E raccontami perché è speciale e se pensi che sia un Voltapagina, un Libro da Gustare o un Bellissimo. 

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2 Comments

  • Sono io… “Passi cinque ore seduto al banco a pensare quanto tu sia cattivo. Cattivo, cattivo, cattivo. Chi vuole un figlio che non si fa baciare dalla propria madre? E allora vivi da cattivo” 🙁

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