La non lista dei migliori libri del 2016

La non lista dei migliori libri del 2016

Sotterrati dai best of (e dai tristi dati di lettura, sai che novità) e dalle tonnellate di consigli sui libri da non perdere e su quanto sia importante leggere… rischiamo di dimenticarci perché lo facciamo. Perché ci piace! Tutto qui.

No, niente liste su BookBlister! Se volete sapere quali sono i libri che hanno reso migliore il mio 2016 basta dare un occhio alle rubriche e agli speciali e a tutti i post libreschi. Ogni settimana, per esempio, con i Libri a Colacione vi ho suggerito tre storie che a mio avviso non dovreste farvi scappare.

Oppure no. Perché potreste pure ignorarle per anni e anni e poi – per puro caso – scovarle su una bancarella, in una libreria nella casa al mare di un caro amico, in un vecchio scatolone. I libri sono fatti così, non solo hanno la pazienza di aspettarci ma sanno sorprenderci.

Per nulla sorprendenti, invece, i dati sulla lettura e sul calo dei lettori: si è passati dal 42% del 2015 al 40,5% dell’anno in corso. Il 45,1% dei lettori legge al massimo 3 libri l’anno e soltanto il 14,1% legge più di un libro al mese. Il 9,1% delle famiglie nella propria casa, il 64,4% ne ha al massimo 100.

Sapete che cosa vi dico? Chissenefrega! Sono anni che ci preoccupiamo di questi dati e anni che i dati peggiorano. E se badassimo solo a pubblicare libri migliori? E se si consigliassero davvero i buoni libri (e non quelli che fa comodo consigliare)? E se si leggessero per davvero tutti i libri che si consigliano?

Perché sommando tutti i libri che riviste e siti mi hanno suggerito negli ultimi giorni al numero di giornalisti/lettori che me li hanno consigliati – senza dimenticare i commenti alle suddette hit parade – sono stupefatta che il numero di lettori in Italia non tocchi i 60 milioni (e comunque sappiate che in rete tocca vedersela con dio Google e i motori di ricerca: per non perdere terreno, cioè visibilità, bisogna “stare sul pezzo” e usare le parole chiave).

Comunque continuo a credere che leggere libri non sia una attività indispensabile e, soprattutto, che non ci renda affatto migliori. A essere indispensabili sono le storie. Il testo di una canzone, un film, il racconto di qualcuno… le storie sono esperienze strabilianti per imparare, certo, ma soprattutto per testare le nostre emozioni, per scoprire che c’entriamo gli uni con gli altri e pure il contrario. E soprattutto per tentare di guardare il mondo con occhi diversi.

Io non la smetterò di raccontarvi le storie di chi le storie le scrive e le storie che sono diventate libri e quelle che invece si sono trasformate in film. Perché? Perché mi diverto da matti! Tutto qui.

Buon anno! Se andrete a caccia di stupore, lo sarà di certo.

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7 Comments

  • Sì, alle belle storie, meglio se ben raccontate. Anche tragiche, quelle sai che ti strappano l’anima e la buttano in fondo a un burrone e ti emozionano. Le storie giuste emozionano, che siano in un libro o semplicemente origliate in fila alla cassa del supermercato, che a volte la coda lunga a qualcosa serve, o in attesa del bus, e anche il ritardo dei mezzi aiuta. (Una volta c’era una signora che raccontava di un furto sul pianerottolo che ti giuro mi è spiaciuto quando è arrivato l’autobus).
    Un abbraccio! E grazie per questi 366 giorni di storie qui da te.

    • Sottoscrivo in toto.
      Lanciamo un appello per sapere come va a finire la storia del furto! 😉
      Buon anno a te! Buono col botto e col fiocco e con tanto di sorprese!
      Un abbraccio

  • Oggi en passant su faccia libro mi ha colpito la considerazione d’una tizia tutt’altro che sprovveduta. La sentenza-quesito recitava più o meno così: “E se fosse giunta l’ora di considerare la lettura un “mestiere” per disadattati, smettendola di pompare il concetto che è figo quando invece viene percepito sempre più al contrario in una società dove ormai anche una biro è vetustà?”…
    Parliamone (ma anche forse)

  • C’è qualcuno qui o siete tutti in vacanza?

  • Non sempre le buone storie diventano un libro. Ci sono storie da 964 parole che mi fanno impazzire in poche righe e poi ci sono libroni da 1000 pagine che guai a toccarmeli!
    (quanto mi manca la newsletter…mi sto perdendo gli articoli nel mare magnum di facebook….)

    • In un futuro migliore farò una newsletter mensile. Seria e pratica.
      Forse.
      Magari.
      Ecco…

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