Tap: non una chat una storia che sembra una chat!

Tap: non una chat una storia che sembra una chat!

Sono i racconti “chat-style” e chi legge ha la sensazione di scorrere una chat di WhatsApp. Ecco l’ultima frontiera della narrazione proposta dalla piattaforma Wattpad.

Una delle prime è stata Hooked (“fiction for snapchat generation” recita il claim) ma anche Amazon ha detto la sua con Rapids, la app dedicata ai piccoli lettori capace di trasformare le fiabe in chat. Inutile dire che Wattpad – la celebre piattaforma che permette agli utenti di scrivere e pubblicare online le proprie storie, condividerle e farle correggere dai lettori – non poteva essere da meno e ha lanciato Tap una nuova applicazione che permette di scrivere narrazioni interamente costituite da dialogo.

Parliamo dei racconti “chat-style” in cui la storia scorre sullo schermo come fosse appunto una chat di WhatsApp. Vi basterà un tap (“to tap” cioè toccare lo schermo) per veder comparire un nuovo messaggio-battuta da leggere.

Addio insomma alle descrizioni e alle lungaggini nel tentativo disperato di coinvolgere il lettore e mantenere alta la sua attenzione? Agli amanti dei libri (soprattutto quelli di carta) e ai lettori più impegnati tutto ciò probabilmente farà orrore, per i cultori dei linguaggi e delle narrazioni si tratta invece di un fenomeno piuttosto interessante.

La schermata di Tap su cui scorre la storia in forma di chat.

Scrivere dialoghi è a tutti gli effetti una sfida narrativa non da poco. Provate a trascrivere ciò che la gente si dice e vi accorgerete quanto la mimesi del reale sia un’operazione del tutto fallimentare. Un dialogo deve essere necessario, quindi tocca sottrarre e dosare alla perfezione, e deve possedere ritmo e musicalità. Tutte qualità niente affatto scontate.

E non è un caso che alcuni autori evitino quasi del tutto i dialoghi*. Saperli scrivere è un vero talento. Lo sanno bene gli sceneggiatori che ci si confrontano quotidianamente. Tap è quindi un esperimento piuttosto interessante. Propone una scrittura teatrale 2.0 e, al di là dei risultati, è un’idea tutt’altro che scontata.

Se volete capire al volo di cosa si tratta, fate un salto su taptap.co. Se desiderate testarla potete scaricare la app dall’Apple store e Google Play. Troverete delle storie da leggere gratuitamente e poi potrete scegliere uno tra i tre abbonamenti proposti. Sì, perché Wattpad abbandona la politica “free” e offre i propri contenuti a 2,99 dollari la settimana oppure a 7,99 per un mese e a 39,99 per un anno.

*Ve ne vengono in mente di storie prive di dialoghi? E, al contrario, qual è per voi l’autore più bravo a scriverli?

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2 Comments

  • Girovagando in rete, mi sono invece imbattuta in queste due applicazioni: 20lines.com, multilingua, dove chiunque può scrivere storie in massimo 240 linee, circa 3.400 parole (al contrario del nome, e comunque quelle più lunghe vengono divise in puntate). Nella versione italiana, le copertine fornite dalla piattaforma scimmiottano i Classici Moderni – Oscar Mondadori. Sulla qualità…credo valgano gli stessi principi del self publishing.
    Tutto in inglese invece l’app Episode (solo app e solo iphone), che so andare molto tra teenager, con la scusa di studiare l’inglese: si tratta di episodi a fumetti, graficamente molto accattivanti, sia di serie tv conosciute (Pretty Little Liars) che nuovi plot, con la particolarità che è il lettore a scegliere (ricordano le Storie a bivi di Topolino).
    Ora, è vero che è meglio leggere anche questo piuttosto che niente…ma sono ancora scettica.

    • Riflessioni circa queste nuove forme di lettura facile e rapida. Certo, meglio leggere semplice che niente, ma non riproporranno il divario tra consistenza e levità culturale? Prima tra chi leggeva e chi no. Ora tra chi legge profondo, e chi leggero. Domanda: la lettura semplificata porterà a leggere chi non leggeva affatto, o chi già leggeva “serio” a ripiegare sul più easy? Insomma, evoluzione dei primi o involuzione dei secondi? Oppure sarà naturale commistione come fra cartaceo e digitale? E al proposito, si legge di più grazie al digitale, o solo diversamente? Poi ancora, numero di lettori e di letture a parte, la cultura, con l’evolversi e il diversificarsi dei mezzi, aumenterà o no? Vai te a sapere…
      Ma sarà poi appropriata la mia opinione di “lettura leggera” che attribuisco alle forme di scrittura in questione?

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