Il Salone del Libro di Torino 2017 – Oltre il Confine (e le polemiche)

Il Salone del Libro di Torino 2017 – Oltre il Confine (e le polemiche)

Prende il via oggi il trentesimo Salone del Libro di Torino e animerà fino a lunedì la città sabauda; aspettative alte per una manifestazione storica quest’anno guidata da Nicola Lagioia, il direttore editoriale.

Ci siamo. Il momento dell’anno che tutti i lettori – e gli addetti ai lavori, romantici e battaglieri – aspettano con gioia. Dal 18 maggio fino al 22 c’è il Salone del Libro di Torino, arrivato alla sua trentesima edizione (e infatti l’hashtag è #SalTo30).

BookBlister ha seguito con una certa apprensione, e a tratti con smisurato sconforto, tutta la querelle con la Fiera di Milano Tempo di Libri, una telenovela ribattezzata Libriful che ha regalato quasi un anno di colpi di scena e battibecchi (e bassezze).

Dal 19 al 23 aprile, in quel di Milano, sono “andate in onda” cinque puntate speciali della tragicommedia. Più tragici che comici, però, i risultati della prima fiera milanese. Sì, era la prima; sì, le date erano sbagliate… ma se prometti fuochi e fiamme e poi regali solo cerini bene non va. Nessuna avanguardia da segnalare, insomma, in un evento in cui spiccava l’assenza di tanti piccoli e medi editori di pregio.

Da oggi fino a lunedì, si noteranno al Salone del Libro di Torino le grandi assenti? Da Mondadori (Einaudi però c’è), a Rizzoli passando per gli editori del gruppo Mauri Spagnol… forse, però, chi va al Salone cerca soprattutto di scovare case editrici meno note e chicche editoriali. Senza contare che gli autori che pubblicano con i big parteciperanno lo stesso agli incontri.

Pare che il pubblico non abbia avuto alcun dubbio (ieri erano già stati venduti 56mila biglietti, 18mila online) basta dare un occhio alle foto scattate oggi all’apertura dei cancelli. In effetti il programma proposto dal nuovo direttore editoriale Nicola Lagioia – il prode che ha accettato la sfida di riorganizzare il Salone del Libro – è ricchissimo (1200 gli appuntamenti) e le idee messe in campo, sulla carta, paiono ottime.

Code alla biglietteria al Salone del Libro di Torino

Il programma del Salone di Torino tra ospiti ed eventi da non perdere

Il tema di quest’anno è Oltre il confine e inutile dire che – come mostra la bella immagine disegnata da Gipi – è un libro lo strumento ideale per scavalcare i muri, qualsiasi essi siano. Se volete avere una idea degli eventi andate a sbirciare sul sito del Salone del Libro (salone.it) e, soprattutto, scaricate la app che vi aiuterà a ricordarvi gli eventi che non volete perdere e a muovervi nel dedalo di stand.

I numeri da battere non sono certo quelli di Milano (60mila, circa, i biglietti staccati) ma, al massimo, i 127mila visitatori – dichiarati – del Salone del Libro 2016. Quest’anno ci sono 469 espositori (nel 2016 erano 338) più gli ospiti stranieri: 33 editori francesi che per la prima volta saranno ospiti negli stand di quelli italiani. In tutto sono oltre 1000 le case editrici sparse all’interno dei 45mila metri quadrati. E ci saranno anche 10 fra case discografiche ed editori musicali.

E gli ospiti? Annie Ernaux (e a leggere qualche pagina tratta da Il posto ci sarà la grande Sonia Bergamasco) e Amitav Gosh, Claudia Rankine, Alicia Giménez Bartlett, Jasmina Reza, Miriam Toews, Hanif Kureishi, Mircea Cărtărescu, Jonathan Lethem, Mathias Énard, Elsa Osorio, Emily Witt (quella di Future sex) e il Premio Pulitzer Richard Ford. Tra gli italiani Paolo Cognetti, Antonio Moresco, Vanni Santoni, Giuseppe Culicchia, Antonella  Lattanzi (che chiacchiera con Teresa Ciabatti), Claudia Durastanti, Violetta Bellocchio e, a modo suo, Elena Ferrante (che a Milano non è “andata”). Curiosità per Alessandro Baricco che, insieme con Francesco Bianconi dei Baustelle, leggerà Furore di John Steinbeck. Non posso dirvi granché sulla location perché (come fosse un rave), sarà resa nota soltanto all’ultimo momento.

Non solo libri: musica, cinema e arti figurative

Tra le novità? Oltre alla musica (tra concerti e incontri), spazio alle arti figurative con dei match tra protagonisti del disegno e della narrativa. E ci sarà anche il cinema ospitato all’Ibf (l’International Book Forum) la sezione in cui agenti, editor e scout si incontrano per vendere e acquistare titoli italiani e stranieri.

In quel di Torino ci avevano già provato a far parlare editoria e case di produzione, quest’anno lo fanno con maggiore convinzione attraverso Book to screen, invitando a partecipare produttori italiani e stranieri. Va però detto che alcun nomi dichiarati – per esempio Netflix – non sono effettivamente presenti e non è possibile incontrarli (lo stesso vale per HBO, Malia Produzioni, Groenlandia, Nordisk Film Distribution, Studio Canal, Warp Films, DNA Films, Notorius).

Ricerca tra i partecipanti dell’Ibf, l’International Book Forum

Per bambini, ragazzi, famiglie e docenti sono a disposizione 5000 metri quadrati: l’Arena, lo Spazio Book e lo Spazio Stock, insieme con laboratori e aule didattiche. Propongono 120 ore di programmazione e 180 ore di attività su quattro temi: scienza e tecnologia, digitale, immagini e parole.

E se nel caos del Salone cercate uno spazio di pace, sappiate che potrete riparare nel Padiglione 1 (stand B25) nell’Isola del Silenzio.  Lo spazio è a disposizione per un massimo di 2mila persone, per accedervi basterà presentare una delle Banconote da Dieci Minuti di Silenzio presenti tra gli stand ma in edizione numerata. Tra le proposte: il laboratorio di parole taciturne, a cura di Duccio Demetrio (massimo 12 persone, previa iscrizione), la mostra Libri senza parole con i suoi Silent Books.

La Banconota del Silenzio

E se in casa di libri ne avete molti, potete condividerne qualcuno grazie al progetto Non di solo pane vive l’uomo (#nondisolopane17). L’iniziativa lanciata dal Banco Alimentare del Piemonte Onlus che oltre a distribuire cibo alle persone in difficoltò (nel 2016 ben 6.325 tonnellate) quest’anno vuole raccogliere 1000 libri da regalare ai poveri che parteciperanno alla Cena a Mille tra Natale e Capodanno. Girano con un carrello ma li trovate allo stand T17.

Il carrello del Banco Alimentare del Piemonte Onlus per la raccolta dei libri

Da domani anche io fenderò la folla tra gli stand e potrò tenervi aggiornati (seguitemi su Instagram e sulla mia pagina Facebook). Vado al Salone da una vita, in veste “professionale” dal 2006. Ho girato con trolley colmi di brochure (che si sono poi riempiti di libri), incontrato trilioni di persone, presentato autori, mi sono goduta gli anni di BookswebTV con punte di 12 interviste al giorno, ci sono tornata armata di wifi per fare esperimenti con il livestreaming…

Torino è una maratona irrinunciabile. L’anno scorso il bottino della trasferta mi era parso troppo povero di “parole” e “storie” di qualità, picco di una crisi e di una attitudine vagamente cialtronesca: sprechi, mancati pagamenti, lentezze burocratiche, guai giudiziari, processi e arresti… Quest’anno spero che la competizione con Milano sia servita per dare avvio a un nuovo corso. Quello in cui si fanno (di nuovo) le cose sul serio.

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7 Comments

  • Faccio un SalTo domani pomeriggio. Spero di riuscire ad ascoltare quel gran genio del Pennacchioni! 😀
    Ciao!
    PS: tutto bello, tutto bellissimo, ma la App è davvero inutilizzabile. Non credo sia complicato, nel 2017, organizzare una così fitta lista di eventi, raggruppandoli (anche) per tematiche meglio definite, per ospiti e quant’altro. Tant’è…

    • E allora fatti vivo! Ci sarò fino a sabato.
      E per la app: eh lo so. Sono più di mille eventi. Non è cosa semplice… ma non la fanno neppure semplice!
      Diciamo che capirci qualcosa è l’impresa dell’eroe lettore. Ecco.

  • Si parte. Noi andiamo domenica, grande aspettativa, comunque vada i libri ci sono e anche alcuni amici da incontrare per cui sarà una festa, come sempre.

    • E allora festeggiamo! 😉
      (Ma uffa quest’anno non posso sperare di incontrarti al bagno)

  • In effetti l’incontro al bagno fu epico.
    Neppure l’anno scorso ci siamo viste, hai visto solo l’Orso marito in un momento in cui erevamo separati (al salone capita spesso, causa gusti libreschi differenti), e io da Michael Cunningham.
    Happy Salone, Chiara.

  • Stiamo in coda da 5400 secondi 🙁 per Pennac 🙂
    Credo che di secondi d’attesa ne manchino ancora un 900 pezzi! Uffaaaaaa…

  • Cosa vi siete persi, con l’enorme performance d’uno squisito e geniale Pennac!
    Evviva! 😀

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