Scusa – Harriet Lerner – Harriet Lerner

Scusa – Harriet Lerner – Harriet Lerner

Spesso siamo noi a doverle, altre volte ce le meriteremmo proprio ma non arriveranno. Mai. Anche se capita più spesso di riceverne di pessime…

Le scuse, in famiglia, nei rapporti interpersonali, sul lavoro sono una questione molto delicata e ci fanno quasi sempre soffrire. E nella maggior parte dei casi non solo non sono soddisfacenti ma peggiorano le cose, cioè minano la comunicazione tra le persone in modo definitivo.

Quando dovremmo produrle, non sappiamo come fare e in fin dei conti ci costa una gran fatica chiedere scusa, perché? Perché dobbiamo ammettere di aver sbagliato!

Quando dovremmo riceverle, soffriamo per il torto subito, soffriamo quando chi ci ha ferito non pare minimamente interessato al nostro perdono o ci rifila le famigerate “scuse patetiche”.

Perché le scuse per essere buone devono essere brevi – rimanete concentrati su ciò che avete o non avete fatto – e non devono contenere spiegazioni che rischiano di minarne il senso. E devono essere sincere. Cioè non vi scusate per comodo, per uscire dall’impaccio o dai guai, vi scusate perché siete intimamente dispiaciuti. Se il vostro interlocutore avverte la mancanza di sincerità, non solo non apprezzerà le scuse ma diventerà ancora più ostile.

Se non volete produrre pessime scuse, evitate di farle seguire dai ma e dai se, perché in questi casi minimizziamo il nostro errore o usiamo le scuse per ribadire che il torto ce l’ha l’altra persona e non dipende da un nostro comportamento. Evitiamo anche frasi come “mi dispiace tu l’abbia presa così” che sono eccezionali per rigirare la frittata: vi scusate ma state dando colpa all’altro! E queste scuse sono peggiori delle non-scuse perché vi rendono ancora più insensibili.

E poi, mi raccomando, non è che il perdono debba essere automatico. Quindi non vi aspettate che l’altro vi debba regalare quella bella sensazione di sollievo che si prova a essere perdonati. E spesso non accade, anche se le vostre scuse sono state sincere: non è per cattiveria, l’altro ha solo bisogno di un poco di tempo per metabolizzare ciò che è accaduto.

Questo libro non solo vi insegnerà a formulare scuse profonde e significative e a distinguerle dalle scuse dannose – cioè quelle offerte di scuse che sono false, ambigue e ritorcono la colpa (quindi minano anche la vostra autostima) – ma aiuterà anche chi è ferito e ancora molto arrabbiato per delle scuse che non sono mai arrivate. Scendere a patti con il colpevole che non si pente è una vera sfida…

Quindi, niente scuse, leggetelo!

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