Onda sonica – Gianluca Morozzi

Onda sonica – Gianluca Morozzi

Nuovo nato nella collana, diretta da Gianni Biondillo e Alberto Tonti, Note d’Autore di Skira editore che accoglie storie di parole e musica, insomma storie da leggere e da ascoltare. Al centro di questo romanzo, infatti, ci sono i Despero una scalcinatissima rock band (che peraltro ha dato il titolo al romanzo d’esordio dell’autore, pubblicato da Fernandel nel 2001).

A Londra era andata meglio che al resto del mondo.
A voler guardare gli eventi in maniera ottimista, certo, era una distesa di mattoni, palazzi incendiati e sbriciolati, ossa, cenere e lamiere, ma in mezzo a quel disastro, quantomeno, c’erano quattro creature ancora vive.
Le uniche persone vive della Terra.

Alla chitarra c’è Cristian Cabra, detto Kabra, che sta attraversando un momento difficile a causa di una accusa di plagio (ma il momento difficile dura da tutta una vita), nel gruppo c’è poi Tex (voce), Larry (batteria), Herman (chitarra solista) e Santiago (basso). Ma ci sono stati anche Lore (batteria), Elettra (chitarra solista), Tommy Gun (voce), Zanna (basso), Sarah (basso), Il Magico (chitarra solista)… alle diverse formazioni dei Despero si potrebbe insomma dedicare un libro.

Non potevo certo dire: scusate, è una canzone con quattro accordi, un giro di Do, mi è venuta simile per sbaglio. No, era una suite complessa, strutturata, e io avevo riprodotto proprio i passaggi, gli stacchi, i cambi di ritmo…

E i Despero più che una rock band sono una “formazione manicomiale. Gli scappati di casa, come li chiamano i fan”. Ma Despero è anche un personaggio dei fumetti e i fumetti in questa storia c’entrano parecchio e c’entrano gli Who il mitico gruppo rock che tutti conosciamo. Sulla Terra. Perché in universo parallelo, cioè Terra Tre, gli Who sono dei supereroi. E tra questi mondi si può viaggiare, basta uno specchio (inutile ricordarvi il noto precedente letterario)…

Durante tutto il tempo della nostra relazione avevamo parlato spesso degli Who, e ascoltato gli Who, e visto insieme DVD di concerti degli Who. Il suo aneddoto preferito risaliva a quella volta in cui gli Who avevano suonato My Generation in TV davanti a un incravattato presentatore, Keith Moon aveva detto al presentatore “i miei amici mi chiamano Keith, tu puoi chiamarmi John”, e alla fine del pezzo Pete aveva disintegrato la sua chitarra e Keith aveva fatto esplodere la batteria con un petardo.

A raccontarvi questo delirio lisergico saranno Kabra (ma non fidatevi troppo) e Celeste, che come dice il nome è la creatura meravigliosa che popola le pagine di questo libro e, curiosamente, è pure la ragazza di Kabra (e ha un problema di personalità multiple).

Ricordo benissimo, come chiunque ami la musica, la prima volta che ho ascoltato Baba O’Riley. Come la prima volta che ho sentito Like a Rolling Stone, o Born to Run.

Scoprirete Arcadia, un’Opera Rock, e serate al Rockmagna Mia e, soprattutto Terra Tre. Presto ne avrete la certezza: Gianluca Morozzi è completamente pazzo – per fortuna! – e vi farà impazzire a tempo di rock.

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