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#VOLTAPAGINA
La magia di un giorno imperfetto, Lydia Netzer, traduzione diDaniele A. Gewurz e Isabella Zani, Piemme, p. 358 (16,50 euro) anche in ebook
Maxon e Sunny sono una coppia speciale. Lui è fuori dal mondo, nel senso astronomico: è un ingegnere, lavora per la Nasa ed è in missione su un razzo. Sunny, incinta di una bambina ed è già mamma di Bubber (quattro anni, affetto da autismo) ha una particolarità: porta la parrucca perché è nata così, senza capelli, ciglia… è completamente glabra. Maxon e Sunny si amano da una vita, sono stati capaci di tenere insieme tutti i pezzi delle loro eccezionalità. Ma un giorno, mentre Maxon è in viaggio nello spazio, Sunny viene tamponata da un suv. L’impatto più violento però non tocca alla macchina ma alla sua anima: perché in quell’istante, mentre la sua impeccabile parrucca bionda vola in una pozzanghera di fango, Sunny si sente profondamente inadeguata. Mentre arrivano le doglie premature, si sente una mamma non all’altezza. Mentre il vicinato scopre la sua calvizie, Sunny fa i conti con una vita gravemente imperfetta. Come finisce mica ve lo racconto! Dico solo che toccherà recuperare l’equilibrio, toccherà guardare il mondo e la vita da un’angolazione nuova. Per tutti quelli che si sentono sbagliati.
#DAGUSTARE
Morti favolose di animali comuni, Renato Polizzi, Caracò, p. 169 (10 euro) anche in ebook
Renato Polizzi è senza dubbio una persona meravigliosamente curiosa. Ve lo spiega lui stesso il perché, all’inizio del libro: «Un giorno passeggiando, ho visto un piccione morto per terra e mi sono domandato: “Chi sa come muoiono i piccioni. Se per terra o in volo”. (…) È bastato estendere la domanda a tutte le altre specie animali. Mi si è aperto un mondo. Fino ad allora infatti per me la gallina moriva per brodo e il maiale conosceva tre tipi di morti: per salsiccia, per sugo e per sugo ristretto. (…) La verità è che della vita degli animali conosciamo tutto. Come muoiano, però, rimane un mistero». Ed ecco che qui il mistero viene a poco a poco svelato. Troviamo infatti svariati decessi (pure quello dell’autore, che non è meno misterioso degli altri), morti per scherzo ma addirittura animali morti suicidi… insomma è un libro delle meraviglie e per contrappasso è pure un libro colmo di vita, idee e intelligenza. Riderete, tra una domanda e una riposta che è poi il modo migliore di imparare. Per chi va a caccia di stupore (e ottime penne).
#BELLISSIMI
Le ragazze rubate, Jennifer Clement, traduzione di Federica Oddera, Guanda, p. 259 (16,50 euro) anche in ebook
Cosa pensereste se vi dicessi che esiste un regno in cui il male arriva a cavallo di grandi suv dai vetri oscurati? E il rumore di questi mostri su ruota preannuncia l’orrore che porta con sé. Perché da questi macchinoni scendono uomini che nel villaggio cercano creature indifese. Creature che le madri nascondono, imbruttiscono. Ma siccome annerire loro i denti con il pennarello per farli sembrare marci, sporcarle invece di lavarle non basta, addirittura le madri scavano buche nel terreno e ce le ficcano lì le loro creature. Tutto, per salvarle. Pensate sia una fiaba? In realtà è ciò che succede a pochi chilometri da spiagge turistiche come Acapulco. Perché in Messico ci sono villaggi popolati solo da donne (i maschi sono nelle città a lavorare o scappati per la paura di morire) donne che sperano di non fare figlie o farne di brutte. E se nascono, le crescono come maschi. Perché le bande di narcos quando arrivano, non è che rubino, prendono, neanche fossero cose, queste ragazze e le usano per la prostituzione, il traffico di organi… e poi, quando le cose non servono più, le buttano. Un romanzo incredibile che racconta queste donne e le loro storie e lo fa con grande e sorprendete poesia. Per chi riesce a digerire l’orrore di certe verità, e coltiva la speranza di un mondo civile.
3 comments
Ah tasto dolente “sentirsi sbagliati”! Come non innamorarsi della tua prima proposta?
Bacione
Ah, guarda, a me è bastata la parola “imperfezione” 😉
Io mi sono segnata Le ragazze rubate. Non lo conoscevo e sono curiosa di leggerlo. Poi magari ne riparliamo insieme, qui o sul mio blog http://www.langolodeilibri.it 😉
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