Torna Tramando, il concorso letterario per chi ama scrivere e non disdegna vincere libri (di carta e digitali). Quest’anno inauguriamo pure la sezione per i tirchi di parole… non fate storie eh, scrivetele!
Forse qualcuno, ottimista, credeva di averla fatta franca. No. Le rogne arrivano, sempre, solo che lo fanno quando meno te le aspetti. E certi concorsi non fanno eccezione.
Rullo di Tramiri… rieccolo, in tutto il suo fulgido splendore: Tramando, il torneo per narratori impavidi che vogliono cimentarsi e, soprattutto, vincere casse traboccanti di libri (o di ebook).
Siccome io e la giudicessa Gaia Conventi, che da anni mi accompagna in questa disavventura, non vorremo mai che vi annoiaste e sapendo che ormai conoscete a menadito le regole, abbiamo deciso di cambiarle tutte. O quasi. Stavolta niente racconto, ciao ciao short story, facciamo un passo indietro: dovrete dimostrare di essere dei tramatori d’eccezione capaci di tessere l’intreccio vincente.
Regolamento
Si concorre inviando una trama di massimo 3mila battute, ciascun concorrente partecipa con un testo soltanto. Non sussiste alcun vincolo di genere, potete sbizzarrirvi. Il gioco prevede sempre i tre indizi: tre parole o concetti che devono far parte della trama. Pena l’esclusione dal concorso.
Gli indizi
Quest’anno, per la vostra gioia, gli indizi estratti sono:
- di fronte a una scelta fai entrambe le cose.
- Da cosa dipendi?
- Dislessia*.
Più che indizi sono delle punizioni, lo so. Comunque, basta che siano presenti e riconoscibili nella trama, sbizzarritevi!
* L’indizio era in realtà dislessia quotidiana, ma era troppo ambiguo.
Per partecipare
Inviate la trama entro il 31 marzo 2016 a concorsotramando@gmail.com specificando nome e cognome, e nulla più. Vietati i testi che non rispettano il limite di battute o che non contengono i tre indizi (tutti e tre!). Verranno cestinati senza pietà.
Il responso
Il 13 aprile 2016 le cinque trame che io e Gaia Conventi – a nostro insindacabile giudizio – considereremo migliori, verranno pubblicate su Facebook e sarete voi a votare il vincitore con i vostri “mi piace”. Il 29 aprile si chiuderanno le votazioni e il podio verrà annunciato.
I premi?
- Terzo classificato: una selezione di 5 ebook.
- Secondo classificato: dieci libri freschi di stampa
- Primo classificato: uno scatolone traboccante libri e la possibilità di lavorare con una editor* alla propria trama al fine di svilupparla e trasformarla in un romanzo.
E poiché le cattive abitudini vanno preservate con cura: la peggior trama si guadagnerà l’amato Tramiro d’oro. Il diabolico parto della mente di Giramenti. Una sorta di tapiro tramistico assegnato al miglior delirio creativo, panzana, situazione, frase assurda… non mettiamo insomma limiti al peggio, signori miei. Le sembianze del mitico Tramiro, come ogni anno, rimarranno segrete fino al giorno della premiazione.
Sezione speciale
Attenzione! Anche quest’anno abbiamo inserito una seconda sezione dedicata ai maestri della sottrazione, quelli che i meno romantici definirebbero tirchi di parole.
- BreVox: minitrame di soli 140 caratteri.
- AforAsma: 140 caratteri per un aforisma.
Per partecipare
Qui gli indizi non servono! Si concorre inviando a concorsotramando@gmail.com un massimo di tre testi, in un solo invio (se becchiamo mail multiple, annientiamo il concorrente), specificando nell’oggetto se si tratta di BreVox o AforAsma o tutte e due, e includendo il vostro nome e cognome.
Il responso
Il 29 aprile la giuria annuncerà il vincitore. Il disgraziato fortunato si aggiudicherà ben quattro lezioni di scrittura narrativa (trama, caratterizzazione personaggi, descrizioni e dialoghi insieme con la possibilità di confrontarsi con un agente letterario) e conquisterà una attenta (e orrida) selezione di libri effettuata da Giramenti (un vero regalo ché dai libri brutti c’è sempre da imparare). E visto che siamo sadici, al miglior aforista andrà anche il trofeo AforAsma, l’aforisma che toglie il fiato.
Inutile sottolineare che i migliori peggiori minitramatori e aforasmatici verranno “esaminati” con cura dalla giudicessa Conventi su Giramenti che con i #tramisti, si sa, ha una certa dimestichezza. Adesso? Dovete farvi venire uno straccio di idea! Subito! Perché per vincere il Tramiro tocca essere davvero i peggiori. E buon divertimento!
* La editor, per chi avesse dubbi, è la sottoscritta.
40 comments
Siora, ma questi indizi… Ma che cavolo d’indizi sono?
Prevedo trame tramortite. Ahia!
Non me ne capacito. Mi fingo morta…
Sì, ma da adesso alla fine del concorso, cara lei.
Per fortuna non devo partecipare.
Per sfortuna devo scovare il Tramiro. AriAhia!
Il Tramiro sa farsi trovare. Mi scusi, adesso continuo a scavarmi la fossa…
Quest’anno non vi libererete di me (anche se la dislessia quotidiana dove la infilo?)
Io preparo i popcorn, va bene? 😀
Questa volta voglio riuscire a preparare qualcosa per il Tramando, mi spremo le meningi e faccio reagire le sinapsi.
Noi siamo qui, Renato! E c’è tempo, dai, fino a febbraio. #inboccaallupo 😉
Sì, povero lupo: crepi! 🙂
Ma no, la bocca di mamma lupa è il posto più sicuro che ci sia!
La tanatosi, mia cara CBM, non vale. E se vale, è un’ingiustizia.
Vale invece la tramatosi, ma non viene facile con ‘sti indizi 🙁
Occorre una sessione di brain storming pesante….
Ah la sorte ha giocato pesante, stavolta! Suvvia, basta citare l’indizio ed è fatta. Potrebbe essere pure un titolo… ma basta che mica devo scriverla io la trama! 😉
L’ha ribloggato su ilperdilibrie ha commentato:
Trame e aforismi, un premio alla brevità, ma brevità vera, 140 caratteri, non uno di più.
Divertente, davvero! Proverò? No 😀 non sono capace.
Ah, se cambiassi idea, sai dove trovarci 😉
Ben volentieri, ma mi conosco, ci penso ci penso, credo di avere una buona idea e… poi la consegno fuori tempo massimo! 😀
Alla fine ho cambiato idea… Proverò la sezione 140! Era troppo allettante un limite alla trama così forte! E poi la trama da 3K non m’era venuta! 🙂
verissimo
Ma le battute le conteggi con Word, Pages o Scrivener? 😀
el
PS: non ho né Word, né Pages, né Srivener.
Io conteggio le mazzate. 😉
No scusa dai forza non fare intrattenimento e rispondi con la serietà e la gravità che il titolo in palio comporta. Se tremila battute son tassative devi specificarmi se gli accapo, ad esempio, vanno computai ecc. ecc. 😉
Aaaaaaaaah ma allora parliamo e non ci capiamo! È da 72 ore che ti scrivo e che do per assodata la contabilizzazione degli spazi. Io parlo degli accapo, ACCAPO, accapoooooo… e del fatto ch’essi possono essere considerati degli spazi mascherati, mancati, possibili… e che non a caso prestigiosissimi editor considerano nel conto delle battute…
Ufffffff 😀
Ma no fai finta che non esistano! A noi interessano gli spazi non gli a capo! In nessun concorso della galassia si parla di a capo! Spazi e battute. Punto.
Ooooh, Questo sì che è parlare chiaro! 😀 😀 😀
El
PS: Amleto si chiederebbe: a capo o accapo?… Mmm…
PPS: ci vediamo lunedì sera alle 23:30, via email, con le mie 3000 battute meno una… 🙂
Quasi quasi partecipo…
Senza il quasi quasi 😉
😀 😀 😀 Un mio amico c’ha scrignever (o scrivenier) (o scrinsener) (o scribiener) insomma quella cosa lì e mi dice che gli accapo glieli conta come battute (NON E’ UNA BATTUTA) mentre i wordprocessor (si dice così?) conta solo i caratteri e gli spazi…
A capo è uno spazio, sì e conta come battuta ed è giusto così!
casso… mi toccherà togliere la punteggiatura per stare nei 3000 (quel copione di Joyce!) 😀
Però è strano… Immaginiamo un concorso letterario con un limite tassativo di battute. Gli accapo, in un romanzo, possono arrivare a essere 1.000-1.500 se non di più. Ciò può determinare un errore di valutazione ferale, per il candidato. Possibile che un editor diffuso e famoso come Word sbagli nel non conteggiarli?
No, un momento. I rientri non vengono conteggiati, influiscono sul montaggio ma non sulle battute. Gli spazi vengono conteggiati, quelli tra le parole e la punteggiatura, ovvio. Qual è il problema?
Io non sto parlando né degli spazi né dei rientri, parlo di quando fai invio e vai accapo per un nuovo paragrafo. Ora, pare, che secondo i romantici della stenografia, un accapo coincida con una battuta da sommarsi a quelle che ogni spazio e segno determinano. E mentre scrivener li conta, Word non lo fa…
Prova e fammi sapere qual è la versione ufficiale d’una scienziata dell’editoria come te! 😀
Apri word e cerca “conteggio parole”. Fatto? Bene. Devono fare 3mila.
Se poi ti metti a fare le prove con word: se dopo il punto schiacci invio e vai a capo non conta alcuno spazio perché non c’è uno spazio dopo il punto. Se dopo il punto lasci uno spazio, lo spazio c’è e quindi viene conteggiato.
La stenografia ti complica la vita. Perché ti complichi la vita?
… perché so solo adesso che la premiata Ditta Giudicante usa Word per contare, leggere e giudicare!… 🙂
#menomale
El
Ma anche su openoffice e gli altri che conosco funziona così…
Comunque è un argomento affascinante… E mi consenta (byB) di farle notare che Lei, pregevole e stimatissima giudichessa, ha testé usato la parola “caratteri” mentre su in cima la più gettonata “battute”. Ora forse non cambia nulla, ma visto che alcuni editor, anche piuttosto diffusi nel mondo della disoccupazione autoritale, conteggiano l’accapo come una battuta assecondando un’interpretazione tutt’altro che peregrina e priva di logica (l’accapo allunga il brodo e comunque corrisponde ad un tasto pigiato sulla tastiera; un movimento che se non esistesse ti costringerebbe ad usare uno spazio), magari basterebbe usare la formula “caratteri spazi inclusi” per fugare ogni dubbio dello sfidante e ogni disavventura processuale a venire (esagerato!)… 😀
Guarda nel settore NESSUNO parla mai di caratteri senza spazi perché lo spazio è fondamentale. Questo per un traduttore, un correttore bozze, un editor…
OMG! :O E perché mai la posticipazione?
Come ho scritto da qualche parte qui nei commenti: a causa di faccende personali (è mancata una persona cara) Tramando è stato lasciato da parte. Non fare pubblicità a un “gioco” toglie il senso al gioco. Voglio bene a Tramando e al Tramiro e ci tengo a fare tutto per bene. Così io e Gaia abbiamo posticipato di 30 giorni. Tutto qui.
…
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