Tornano i consigli da leggere di Tutto Esaurito su Radio 105. Questa settimana: Anatomia di un soldato di Harry Parker, Ossessioni collettive di Geert Lovink e Le cure domestiche di Marilynne Robinson.
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►VOLTAPAGINA
Anatomia di un soldato, Harry Parker, traduzione di Martina Testa, Sur, p. 349, ebook
Cosa direbbero di noi gli oggetti che ci circondano? Forse la vita di ciascuno non è così interessante o speciale, di sicuro è molto diversa da quella di Tom, Latif e Faridun. Perché loro hanno la sventura di trovarsi nel bel mezzo della guerra.
Un soldato, un ragazzo afghano militante e un suo amico che con la guerra non vorrebbe avere nulla a che fare. Ma non saranno loro a parlarvi delle proprie vite. Lo faranno degli oggetti. Una bicicletta, un laccio emostatico, un drone ma anche una sega usata per amputare una gamba dilaniata da un ordigno… che voce hanno queste “cose”? Sono cristalline. Chirurgiche nel portare sulla pagina ciò che è un conflitto, quello che comporta, quello che un essere umano deve subire, ciò che fa della guerra una guerra. Sono l’occasione di una prospettiva nuova.
Se pensate che questo possa essere solo un gioco narrativo, no, perché chi ha scritto il libro è tornato dalla guerra senza le gambe e aveva forse bisogno di altri occhi per vedere ciò che aveva vissuto. Alle volte chiuderete le pagine per prendere fiato ma non potrete smettere di leggere.
► DA GUSTARE
Ossessioni collettive, Geert Lovink, traduzione di Bernardo Parrella, Egea, p. 277, ebook
Chi siamo? Cosa vorremmo essere? Come manipoliamo e comunichiamo la nostra immagine? Quali informazioni rendiamo disponibili? Di cosa ci preoccupiamo quando condividiamo una immagine?
Da quando i social media sono diventati strumenti di comunicazione quotidiana – ha più senso dire: vado sui social, vado on line? Visto che siamo sempre connessi… – e il computer non è più un aggeggio da scrivania ma utilizziamo i dispositivi mobili il nostro modo di stare in rete si è trasformato. Siamo però consapevoli di questa trasformazione? No. Ed è curioso. Come guidare la macchina per otto ore al giorno senza conoscere alcuna regola del codice della strada…
Questa è una raccolta di saggi e riflessioni e non è una critica distruttiva (una di quelle che va tanto di moda). È uno di quei saggi che definisco “reazione a catena” perché in ogni frase troverete uno spunto, una visione che aprirà altre domande e da lì altri spunti.
Non è sempre necessario essere d’accordo, è necessario porsi dei problemi. Questo per usare i social media e comunicare con maggiore consapevolezza. Unica nota stonata? Il titolo: quello originale è Networks Without a Cause che ha un significato ben diverso (rivedrei anche il prezzo del cartaceo ma, grazie al cielo, esiste la versione digitale).
► BELLISSIMI
Le cure domestiche, Marilynne Robinson, traduzione di Delfina Vezzoli, Einaudi, p. 208, ebook
Ruth e sua sorella Lucille sono solo due bambine e sono rimaste orfane. La loro mamma le ha infatti lasciate sulla porta di casa, quella casa in cui è cresciuta con un pacco di biscotti e poi è svanita… cioè si è buttata con la sua auto nelle acque del lago.
A prendersi cura delle due bambine arriva la giovane zia Sylvia. Questa donna eccentrica e carismatica che sovverte le regole e sembra guardare il mondo sempre da una angolazione inaspettata. Ed eccole a Fingerbone, Ruth e sua sorella Lucille, questo posto sperduto e fuori dal mondo che sorge davanti a un lago nero e cupo il che è perfetto, perché racchiude in sé ricordi oscuri ed è stato testimone di molto dolore. Un incidente ferroviario e quell’auto che vi si è gettata dentro…
Ruth e Lucille sono sorelle ma sono anche molto diverse e diverso sarà il loro percorso nel mondo e le loro direzioni. È incredibile come una famiglia possa parlare di solitudine. È incredibile come una narratrice possa essere tanto poetica. Libro pubblicato nell’82 andato fuori catalogo e per fortuna ripubblicato. Io me l’ero fatto scappare, grazie al cielo un’amica premurosa me lo ha consigliato. E io faccio altrettanto con voi.
#CITACIONE
Il 14 gennaio 1968 il Belice veniva devastato dal terremoto. Oggi non dimentichiamoci del cuore della nostra Italia, del Centro devastato dal terremoto del 30 ottobre. Per questo oggi scelgo una frase di Samuel Johnson: “La vera arte della memoria è l’attenzione”.
Se hai un libro da consigliarmi, scrivimi! E raccontami perché è speciale e se pensi che sia un Voltapagina, un Libro da Gustare o un Bellissimo.