Scopri i Libri a Colazione della settimana: Grande terra sommersa di Alessandro De Roma e Come funziona davvero il mondo di Vaclav Smil.
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GRANDE TERRA SOMMERSA
di Alessandro De Roma, Fandango, pagine 496, anche in ebook
“Non sono mai stato così attento in tutta la mia vita: potrei contare una per una le cellule che formano la mia mano. Ricordare per mille anni ogni parola che sento. Per un momento i pensieri brillano come pezzi di vetro bagnati e aguzzi sulla strada, e io ci cammino sopra.”
Pietro Mele sente profumo di crema e caffè, ha fatto un atterraggio morbido. Ma come mai un ragazzino, undici anni appena compiuti, perde l’equilibrio e cade nel vuoto? C’entra quello che è successo a sua madre? O è colpa di suo padre? O, addirittura, è stato suo padre?
Quel che è certo, le cose non possono essere proprio più come prima, Pietro lo ha capito ma non ha alcuna intenzione di digerirlo. Per questo ha creato scompiglio, ha fatto scandalo in mezzo alla strada.
E così Sebastiano, questo padre brusco e spaesato, decide di dare una nuova geometria a ciò che resta della sua famiglia. Perché lui che si sente il centro di tutto non può mica accettare un figlio che non lo ama. Un figlio che preferirebbe morire piuttosto che stare con lui. In parole povere, si libera di Pietro, con parole gentili: decide di affidarlo a sua madre.
Ma Pietro sua nonna Mariangela Mele, Sircana come si firma lei con il nome da nubile, non l’ha vista mai e giura che a questa donna non rivolgerà nemmeno la parola.
Come si fa a immaginarsi una vita, la scuola, come si fa a essere un bambino se si è un po’ orfani, un po’ abbandonati, molto arrabbiati e si pensa che tutto quello che ti è sempre stato detto sul futuro era una favola?
“Chissà che la morte non sia la cosa migliore che possa capitare a un uomo e, ancor più, a un ragazzino infelice: uno che è già così infelice da ragazzino ha troppo tempo davanti per soffrire” eh sì, Pietro pensa proprio questo. Ma vedi, solo pochi mesi prima era ancora immerso nella trepidazione per un’estate che credeva sarebbe stata la più bella della sua vita – ruscelli, salsicce arrostite e dormite davanti al fuoco come Tex Willer – e poi…
E poi lui e Lisa, la sua mamma erano andati all’avventura per esplorare una roccia a forma di arco. E arrivati, avrebbero fatto il solito gioco prima di tuffarsi. Guardando il mare, l’acqua profonda, il riflesso del sole avrebbero parlato della grande terra sommersa. Un luogo misterioso e fantastico in cui prospera l’altra felicità, quella delle creature marine. Solo che non avevano fatto i conti con quella stupida pietra.
Questa è la storia di un furioso animale-bambino che parla con gli alberi ed è fatto per restare al mondo. Uno che non sa nulla e tutto gli fa paura; eppure, non smette di buttarsi a capofitto nelle cose. È la storia di Pietro, un po’ orfano un po’ abbandonato, che viene portato davanti a una casa e affidato a una donna piccola, ma snella e a suo modo slanciata, con i capelli bianchi raccolti in una crocchia.
Se vuoi saperne di più, devi scoprire la Grande terra sommersa di Alessandro De Roma.
COME FUNZIONA DAVVERO IL MONDO
di Vaclav Smil, traduzione di Giacomo Manconi, Einaudi, 440 pagine, anche in ebook
“Come mai la maggior parte delle persone nella società moderna ha un’idea così superficiale di come funziona davvero il mondo? La complessità della realtà moderna ne è una ragione evidente: interagiamo costantemente con delle scatole nere, che producono segnali relativamente semplici e che ci richiedono una comprensione scarsa o nulla di ciò che avviene al loro interno.”
Eh sì. Houston, abbiamo un grosso problema: l’ignoranza delle basi. Molti di noi sanno pochissimo su come funzionano, come si producono le cose.
Ciò accade da un lato perché è necessaria una grande specializzazione per comprendere a fondo determinate questioni. Ma anche perché la maggior parte delle persone vive nelle città, in centri abitati nei quali si svolgono lavori che c’entrano con erogare servizi, non con la produzione. Cioè non abbiamo idea di come si coltiva il grano, di come si produca il cemento e pure sulla nascita della globalizzazione abbiamo le idee parecchio confuse.
Soltanto una minuscola parte della popolazione globale viene coinvolta nella produzione e distribuzione dell’energia necessaria alla nostra civiltà (intesa sia come fonti energetiche sia come cibo e nutrimento) e delle materie di cui è formato il mondo moderno.
Per dire: in America soltanto 3 milioni di esseri umani sono coinvolti nei processi di produzione del cibo parliamo dell’1% della popolazione. La Cina è il più grande produttore di acciaio – visto che fonde, cola e lamina circa un miliardo di tonnellate di questo metallo ogni anno – ma tale lavoro viene svolto dallo 0,25% degli 1,4 miliardi di persone che abitano in Cina.
E c’è un’altra ragione che spiega la nostra ignoranza: riteniamo che i processi attraverso i quali si producono sia il cibo sia l’energia siano occupazioni un po’ antiquate. È molto più importante e più interessante occuparsi di comunicazione, di informazioni, di tecnologia… pertanto sono sempre meno i professionisti che si occupano di materiali che concernono la vita sulla terra.
C’è poi una fetta piuttosto consistente di persone che ha delle visioni futuristiche circa il fatto che prima poi non avremo bisogno di fare un mucchio di cose che invece oggi sono indispensabili, quindi faremo a meno di allevare, di procacciarsi energia perché inventeremo qualche cosa che risolverà tutti questi problemi. Chi mai avrà bisogno di petrolio una volta che avremo terraformato Marte?
In realtà abbiamo bisogno di queste forme di energia, anzi, ne avremo sempre più bisogno e secca doverlo ribadire ma la completa decarbonizzazione dell’economia globale entro il 2050 è concepibile soltanto al costo di una un’impensabile recessione economica a livello planetario.
Quindi, come ce la caveremo? Come faremo a sopravvivere senza devastare la Terra? Se vuoi capirci qualche cosa, ma soprattutto se vuoi evitare di berti delle affermazioni che sono troppo distanti dalle possibilità concrete, hai bisogno di informazioni di base.
Hai bisogno di uno scienziato che ti spieghi come funzionano le cose, uno con i piedi per terra che non si lascia andare a strambe previsioni ma ragiona sui limiti e sulle possibilità che abbiamo di fronte.
Il tuo uomo si chiama Vaclav Smil e ti spiegherà un po’ il mondo che ignori ma che è davvero importante tu conosca.