No, non quelli di Benigni, quelli di George Carlin. Attore, comico, sceneggiatore, uno che sul “dico quello che non si dovrebbe dire” ha costruito la propria carriera. Vedere per credere.
Puoi leggere tutti i libri del mondo, studiare, ascoltare musica, viaggiare, incontrare un triliardo di persone… e rimanere quell’inutile essere che sei.
Non si tratta solo di fare, ma di pensare mentre lo fai. Non si tratta solo di imparare, ma di avere dimestichezza con un attrezzo primario per la sopravvivenza: il vaglio. Cioè tocca farsi delle domande, quando si impatta contro il mondo. E usare il colino, cioè il cervello, per filtrare le boiate intorno a noi.
Quando ascolto George Carlin, vedo neuroni in movimento e mirabili picchi di genio, e le mie difese immunitarie contro le idiozie si rinforzano (mi sento persino meno inutile!). Buona notte.
P.S. Non si tratta di essere atei, né d’accordo con lui. Qui è solo questione di senso dell’umorismo che, appunto, richiede un cervello allenato. Tutto qui.
3 comments
Anche essere atei aiuta a vedere meglio, senza filtri.
Be’ da atea posso darti ragione… ma conosco credenti con un gran senso dell’umorismo e orizzonti larghi (non sono tanti, ma le persone intelligenti non sono tante 😉 )
sono onorato di essere nella categoria degli atei insieme ai 2 qui sopra! Ma se dico categoria non comincio già a porre delle stupide barriere concettuali? ;-))))) Anch’io conosco una credente con un grandissimo umorismo e orizzonti larghissimi, l’ho sposata! 🙂
Tomas
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