Che cosa sono oggi il bullismo e il cyberbullismo? Partiamo dai libri che possono regalarci un punto di vista prezioso sull’argomento che è il tema di Natale con gli Autori 2017 il progetto che ogni anno si occupa di raccogliere fondi e questa volta si dedica alla casa pediatrica Fatebenefratelli in sostegno ai ragazzi in difficoltà.
Ogni debolezza verrà punita. E ogni differenza è una debolezza, perché se sei diverso, non appartieni al gruppo e non hai amici. E senza amici, non sei nessuno e, soprattutto, sei isolabile: e una preda sola, è un comodo bersaglio.
Il bullismo è violenza, prevaricazione. Esercizio di potere e di intolleranza. È ben più che alzare una barriera, si tratta di costruire una prigione fatta di insulti e crudeltà, piccole e grandi. Quali crudeltà? Questo pare più difficile a sapersi perché oggi, nel 2017, fare il bullo è ben altro che dare uno spintone o deridere. Il campo di battaglia spesso è la rete, l’umiliazione è condivisibile, fa guadagnare popolarità e si traduce in cuori e like. E il “gioco delle differenze” nasce spesso per un paio di scarpe non di moda o un mancato ingresso nella discoteca più in voga.
Parlare di bullismo, oggi, significa soprattutto affrontare il tema del cyberbullismo perché la rete è uno spazio che i ragazzi abitano quotidianamente ed è qui che accade parte della loro vita. Ma i genitori sanno davvero che cosa fanno i propri figli su Internet e i social?
È anche questo il tema di Metti via quel cellulare (Mondadori) del giornalista e scrittore Aldo Cazzullo scritto insieme con Francesco (20 anni) e Rossana (17 anni), i figli dell’autore. Più che un libro un botta e risposta – anche piuttosto animato – tra genitori e figli, due visioni del mondo, anzi, dello smartphone. Da un lato chi lo vede come uno strumento di comunicazione, un aggregatore di esperienze, uno spazio di libertà e, dall’altro, chi lo ritiene una minaccia totalizzante che rischia di appiattire la qualità della vita e fa di noi delle cavie della rivoluzione digitale.
Un punto di vista troppo estremo? Sì, per chi guarda alla tecnologia come a una possibilità ma, senza dubbio, una piccola enciclopedia di dubbi e domande a cui ogni genitore deve dare risposta. E lo stesso vale per chi il cellulare/tablet/pc lo utilizza quotidianamente. Il capitolo V Bulli e vittime dei social è dedicato proprio al tema della cattiveria online e dei pericoli che la rete cela, imbroglioni e predatori, profili falsi e truffe. E qui anche i ragazzi sono concordi: una stupidaggine può generare una tragedia, anche se preferiscono comunque pensare ai benefici della connessione.
Basta un’immagine ingenua sottratta a una ragazzina e divenuta virale – pensate che parola orribile: evoca virus, contagio, epidemia – a segnare una vita. la rete non è soltanto un amplificatore. Seduce, istiga, rovina.
Decisamente più accogliente e meno apocalittico lo sguardo di Alessandro Curioni verso il digitale e la rete in Questa casa non è un hashtag (Mimesis). L’autore parte dal presupposto che paragonare i ragazzi di oggi con quelli ante-rivoluzione digitale sia, non solo impossibile, ma poco utile per capirli davvero.
Lo strumento tecnologico, di solito uno smartphone, oppure un tablet e un pc è in realtà una estensione di ciò che sono. Da anni le ricerche affermano che i giovani vivono il loro telefono come una droga, personalmente credo sia come dire che l’uomo ha sviluppato una grave forma di dipendenza dalle sue braccia.
Sul tema del bullismo dedica ampio spazio per mettere a fuoco come molestatori e prevaricatori siano cambiati nel tempo e quanto si sia modificato il “teatro” della prevaricazione: in rete le umiliazioni diventano casi su scala globale, è la percezione della quantità di “spettatori” che induce una profonda depressione e debolezza nella vittima. Ed è una questione che riguarda tutti perché “una massa è intelligente quanto il suo membro più stupido”.
Informarsi è quindi il primo passo per sapere che cosa accade in rete e quindi intercettare anche i segnali di malessere dei propri figli. Ma se amate i romanzi e preferite confrontarvi con il mondo attraverso le storie, leggete Un bacio di Ivan Cotroneo (Bompiani) che con una costruzione sapiente intreccia i fili di tre esistenze – due adolescenti e una professoressa – e porta sulla pagina un dramma ispirato a una storia vera l’omicidio, in un liceo in California, di Larry King da parte di Brandon McInerney, suo compagno di scuola.
Ne L’universo nei tuoi occhi (traduzione di Simona Mambrini, DeA) di Jennifer Niven 2017 al centro del racconto c’è l’incontro tra Jack e Libby, due ragazzi agli antipodi, lui popolare e leader lei tormentata e facile bersaglio di insulti e angherie. Ma quando Jack inizia a prendere di mira la ragazza qualcosa in lui si smuove perché, in realtà, non è così perfetto come vorrebbe far credere. E alle volte gli antipodi si scoprono necessari l’uno all’altro.