Gli anni Venti, il decennio che ha riunito a Parigi alcuni dei nomi più significativi della letteratura e dell’arte, sono sempre di moda.
Lo dimostra la riedizione di Festa mobile, di Hernest Hemingway (traduzione di L. Lunari, Mondadori, 2011) che ci racconta proprio la Ville Lumiere della generazione perduta, come l’aveva battezzata Gertrude Sten, con i suoi stranieri illustri che si incontravano nei caffè e nei salotti che contavano: gli anni Venti sono sempre di moda. Volete scoprirli e conoscere i personaggi che li hanno resi grandi? Ecco qualche suggerimento.
In Una moglie a Parigi, Paula McLain (traduzione di Simona Fefè, Neri Pozza, p. 368, 17 euro) narra l’incontro e l’amore tra Hadley Richardson e “Hem”, quell’Hemingway che a Chicago incanta tutti con i suoi racconti di guerra. Lei è all’antica, nei modi e nello stile, ma non può che rimanere affascinata da tanta passione e voglia di vivere. E quando riceve la lettera che la invita a seguirlo a Roma e a sposarla, si rende conto che la sua riservatezza e timidezza nascondono un’immensa voglia di avventura e di mettersi in gioco. In realtà la coppia non si trasferisce a Roma ma a Parigi. E qui Hem comincia a fare i conti con i fantasmi della Prima guerra mondiale e a inseguire il sogno di diventare uno scrittore di successo. È un periodo creativo, in cui entra in contatto con persone piene di talento come Ezra Pound, Scott Fitzgerald, James Joyce. Hadley è la donna che lo aiuta psicologicamente e materialmente a realizzare il suo sogno, ma non somiglia certo alle donne leggere e à la page che sanno fargli girare la testa. Come Pauline Pfeiffer, amica intima di Hadley, che si insinuerà pericolosamente in questo matrimonio.
Il decennio perduto (Mattioli 1885, p. 92, 12,90 euro) raccoglie quattro racconti di Francis Scott Fitzgerald scritti nell’ultimo periodo della sua vita. Quando gli anni folli, quelli delle promesse di successo, ormai, sono davvero lontani. Fitzgerald ha fallito con il cinema e sa bene che gli americani non concedono una seconda occasione. Ne nascono Pazza Domenica (1932), Finanziando Finnegan (1938), Il decennio perduto (1939), Un caso di alcolismo (1937) quattro storie che ci svelano il senso di solitudine di uno scrittore che sente di essere arrivato al capolinea e, forse, vorrebbe sfatare questa imminenza con la narrativa ma che in qualche modo finisce con l’anticiparla. Non sono i racconti più riusciti ma quelli in cui si scivola per davvero tra le pieghe della mente di un artista che deve fare i conti con le miserie della vita.
Granta Italia. Vol. 2 (Rizzoli, p. 315, 20 euro) è un’antologia che ci racconta il sesso attraverso i contributi di autori come Emma Dante, John Irving, Marco Mancassola, Iris Murdoch, Valeria Parrella… tra questi anche quello di Jeanette Winterson, scrittrice britannica, che ci regala Tutto quello che so di Gertrude Stein. Ovvero la donna che ha ospitato nel suo salotto una generazione di talenti, la stessa che ebbe l’intuito di acquistare opere di Matisse e Picasso quando erano ancora ignorate da tutti. Arrivata a Parigi dalla Pennsylvania per sfuggire a un amore infelice, il 23 maggio 1907 incontra Alice Toklas che diverrà la sua compagna. Gelosissima, piccola e magrolina – al contrario della matronale Gertrude – le starà sempre accanto e con lei trascorrerà tutta la propria vita.
1 comment
Pensare quante menti eccelse sono passate da Parigi in un così breve lasso di tempo è inebriante!!!
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