Ecco le letture della settimana! La banda degli invisibili di Fabio Bartolomei, Tutto ciò che sono di Anna Funder e Romancing Miss Brontë di Juliet Gael.
VOLTAPAGINA
La banda degli invisibili, Fabio Bartolomei, Edizioni e/o, p. 202
Dopo Giulia 1300 e i suoi miracoli (se ve lo siete perso, rimediate!) Fabio Bartolomei torna con una banda altrettanto strampalata. Questa volta si tratta di quattro amici, non più giovanissimi, ma neppure sul viale del tramonto. Anzi Angelo Di Ventura, anni 87, e i suoi compari del centro anziani, hanno tutta l’intenzione di far valere i propri diritti stanchi di pensioni minime e democrazia cieca. Come? Mettendo in atto un grande piano: rapire Mister B, l’ex premier, nonché uno degli uomini più potente d’Italia, e costringerlo a chiedere scusa agli italiani. Una commedia che vi farà ridere (e piangere) dei “difettucci” del nostro Paese ricordandovi però che esiste, oltre al solito e iper-pubblicizzato marciume, una quota di persone “sane” che va solo riconosciuta e ascoltata. Per chi crede che la vita incominci a ottant’anni.
DA GUSTARE
Tutto ciò che sono, Anna Funder, traduzione di Silvia Rota Sperti, Feltrinelli, p. 396
Ruth, ha ormai superato i novant’anni, e sta per morire quando, un giorno, riceve un dattiloscritto che la costringe a fare un tuffo nel passato. Il testo è scritto da Ernst Toller, un drammaturgo esiliato a New York da prima della Seconda Guerra Mondiale. Sono le voci di questi due personaggi a raccontarci la loro storia e quella di Hans Wesemann e di Dora Fabian, eroina della Resistenza antinazista e cugina di Ruth: quattro dissidenti che hanno tentato di opposi a Hitler, che per le proprie idee sono stati costretti a espatriare, ritrovandosi così a Londra. E da lì cercheranno di combattere quel nemico che li vorrebbe morti come molti dei loro compagni della resistenza. Ecco la ricostruzione di un momento storico che ha cambiato il mondo, il ricordo degli amori, delle passioni e dei rimorsi di chi lo ha vissuto. Per chi ama thriller, spy story e una miscela esplosiva di verità e finzione.
BELLISSIMI
Romancing Miss Brontë, Juliet Gael, traduzione di Claudio Carcano, Tea, p. 425
Ci sono vite che sembrano fatte apposta per essere raccontate. Qui ne abbiamo non una, ma: Charlotte, Emily e Anne Brontë. Le tre sorelle hanno un sogno: vorrebbero aprire una scuola per bambine, diventare economicamente indipendenti e, soprattutto, non separarsi le une dalle altre. Ed ecco che nascono Currer, Ellis e Acton Bell – così firmarono infatti i loro romanzi – gli pseudonimi di tre delle scrittrici più amate in epoca vittoriana. Ora, è un fatto che vivere nello Yorkshire nella metà dell’Ottocento non garantisse una vita elettrizzante e per evitare la noia, amori, tradimenti e intrighi erano l’antidoto ideale. A questo aggiungete tre caratteri completamente distinti e un percorso artistico e umano decisamente denso. Molto più che una biografia romanzata perché qui, è il caso di dirlo, è la vita ad aver avuto molta più creatività della finzione.
1 comment
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