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#VOLTAPAGINA
Toccata e fuga, Lisa Gardner, traduzione di Daniele Petruccioli, Marcos y Marcos, p. 261 (17 euro)
La perfezione nella vita, si sa, non esiste. E se c’è, dura poco. Prendete per esempio la famiglia Denbe. Vive a Boston, è benestante, Justin – il padre – è un imprenditore di successo, la sua bella moglie, Libby, disegna gioielli e poi c’è la piccola Ashlyn, che piccola ormai non è visto che ha già quindici anni. Tutto bene? Insomma. Tanto per cominciare una sera i tre svaniscono nel nulla. E toccherà a Tessa Leoni, investigatrice privata (una vecchia conoscenza per chi ama la Gardner), scoprire cosa sia accaduto. Perché anche se tutto farebbe pensare a un sequestro – la famiglia è stata prelevata dalla propria casa –, non sono ancora arrivate richieste di riscatto. E più si cercherà di far luce sul caso, più emergeranno segreti e non detti che parlano di tradimenti e legami familiari in bilico. La Gardner è regina del conflitto e non permette al lettore di rilassarsi, in un vortice di disastrosi – per i protagonisti, ovvio – colpi di scena. Perciò preparatevi. Un romanzo per tutti quelli che ne sono certi: credere di conoscere qualcuno è sempre un errore.
#DAGUSTARE
Amore dispari, Divier Nelli, Gallucci, p. 159 (14 euro) anche in ebook (0,99 euro)
Lorenzo Vinci ha 17 anni e sta passando un “bruttissimo momento”. Forse per questo se ne sta alla finestra, aggrappato al suo binocolo a spiare la vicina. Una quasi quarantenne, moglie di un medico facoltoso, e mamma di una bimba piccola. Per capire cosa prova oggi Lorenzo, tocca fare un salto indietro. All’incidente. Perché, alle volte, la vita ti sbatte, letteralmente, nell’esistenza degli altri. A lui è successo per esempio di finire sul cofano dell’auto di Daniela. Un incidente con il motorino e gli è andata pure bene, solo uno spavento e qualche graffio. Però basta poco, degli sms, un invito… e tra i due inizia una relazione, anche se ci sono vent’anni di differenza, anche se Daniela è sposata. Leggete e scoprirete l’angoscioso punto di vista maschile su una storia che pare vecchia quanto il mondo, buona per un pettegolezzo di paese. Una storia che racconta di tormenti, di quella confusione che è pure la pasta di cui è fatto il sesso e il sentimento, una passione travolgente che quando accade sembra non permettere scelta ma poi, guardandosi indietro, si trasforma in dolore indicibile. Eccolo l’amore dispari. Per chi non può fare a meno delle emozioni, pur sapendo che sono materiale esplosivo.
#BELLISSIMI
L’assassino non sa scrivere, Stefano Piedimonte, Guanda, p. 248 (17 euro) anche in ebook (8,99)
C’era una volta un piccolo paese tranquillo. Dove non accadeva mai nulla e non c’era nulla di cui avere paura… a eccezione del bosco di Tre Faggi, dove quasi chiunque ci mettesse piede, passava almeno qualche guaio. Ma ecco che in questo posto, per alcuni un po’ insulso e senza uno straccio di cinema, cominciano a venire ritrovati diversi cadaveri. Fancuno, piano piano e suo malgrado, balza agli onori della cronaca. Il problema è che sui cadaveri vengono ritrovati pure dei messaggi. Totalmente sgrammaticati. A lasciarli il sirial ciller, così si firma il colpevole assassino pure della sintassi. Chi cerca di capirci qualcosa? Un comandante dei carabinieri, acuto e razionale, e un vecchio giornalista prossimo alla pensione. Solo che è difficile fare chiarezza di fronte a un balordo che pare del tutto sconclusionato e irrazionale… le cose non sono però né semplici né scontate come potrebbe sembrare. Piedimonte abbandona i territori esplorati del grottesco e sceglie il noir, inventandosi un mondo per parlarci di quello vero che alle volte fa ridere e altrettante orrore. Per chi ama le fiabe (che se sono buone, son sempre nere, si sa) e va a caccia di narratori autentici.
15 comments
Beh, la Gardner non me la perdo di sicuro. Ho già letto i suoi due precedenti anche se devo dire che, nonostante la indubbia bravura, usa degli schemi un po’ troppo ripetitivi: famiglia felice dei sobborghi bene di Boston, rapimento, segreti nascosti nella famiglia. Questo non mi fermerà dall’acquistarla!
Sai che è la stessa cosa che penso, sempre, prima di iniziare un suo libro?! Poi inizio e non smetto…
Bacio e buon lunedì!
Caspita la Tessa! Già l’altro lo volevo comprare, anche solo per la copertina, con il pupazzo di neve, vero? Questa volta devo, senza remore. Però anche gli altri due di oggi sono intriganti assai. Buona settimana!
Pupazzo! Che memoria!
Anche la doppietta maschile tiene botta, sì. 😉
Io non ho dubbi (capita veramente di rado). Amore dispari. Anche perché l’ebook ha un prezzo che dice “comprami adesso che poi non si sa”. Invece l’ebook degli altri due costa un sacco. Detto questo, prima devo comunque finire di massacrare “domani nella battaglia pensa a me” che avrebbe meritato tutt’altra concentrazione rispetto a quella che gli sto dedicando. E poi, in cima alla pila digitale, ho Villetta con piscina, un thriller che mi dicono essere cinico cinico. Insomma voglio toccare il fondo. Però amore dispari me lo scarico subito prima che il prezzo cambi. Grazie.
Villetta con piscina merita (La cena è galattico in quanto a cattiveria). E sui prezzi che dire? Lo sai come la penso. Buona lettura!
fatto
Più veloce della luce! 😉
Ma solo a me “Villetta con piscina” non ha convinto appieno? Ho trovato il finale scontatissimo 🙂 Molto meglio “La cena”
Se hai letto prima La cena, non c’è gara, concordo.
Se dovessi scegliere quello che mi intriga di più è “l’assassino non sa scrivere” sicuramente il più vicino al genere letterario che preferisco. Grazie per il consiglio
Ciao, Giampaolo, grazie a te. Se lo leggerai, fammi sapere se ti è piaciuto. Ci tengo!
Ho letto Amore Dispari. Ma Chiaraaaaaaa!!!! Il finaleeeeee!!!! Potevi avvisare cacchio! 🙂
A parte gli scherzi, mi pare tanto la storia di tutti noi (almeno credo), la storia del nostro “primo amore”. Io in certi punti mi ci sono ritrovato in tutto e per tutto (a parte il finale ovviamente :-), ma non lo dico tranqui).
Mi ha ricordato come amore e sofferenza delle volte siano divisi da una linea così sottile, che neanche ce ne accorgiamo.
Come scrivi un certo Stephen King in uno dei suoi libri:
“E’ stato l’autunno più bello della mia vita; continuo a sostenerlo anche quarant’anni dopo. E, allo stesso tempo, non mi sono mai sentito così infelice. La gente pensa che il primo amore sia tanto dolce, e lo diventi ancora di più quando il legame si spezza. Conoscerete almeno un migliaio di canzoni pop e country sull’argomento, con qualche povero scemo dal cuore infranto. Ma quella prima ferita è la più dolorosa, la più lenta a guarire e lascia una cicatrice orribile. Che ci sarà di dolce.. (Joyland – Stephen King)
Ecco questo libro mi ha fatto tornare indietro proprio a quelle sensazioni.
Ps. si legge in meno di 2 ore, un po’ più lungo non avrebbe guastato 🙂
Sono cattiva. E amo gli autori altrettanto cattivi 😉
Breve sì, ma secondo me la storia si è presa lo spazio necessario. Questa sensazione di “mancanza” secondo me è segno di un romanzo ben calibrato. Ti mancano le persone con cui vorresti stare, no?
Ciao, Adriano!
Ma perchè quando mi spieghi il tuo punto di vista penso: “Cazzo ha proprio ragione!”
Come fai? Sei una fattucchiera? 🙂 🙂
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