La storia di un esordio oggi ce la racconta Simona Sparaco. Scrittrice e sceneggiatrice italiana, ha all’attivo otto romanzi, Con Nessuno sa di noi è arrivata alla cinquina finale del Premio Strega e nel 2019 ha vinto la prima edizione del premio DeA Planeta con il romanzo Nel silenzio delle nostre parole (DeA Planeta).
Ahimè, come Moravia e qualche altro nome meno illustre, anche io sono tra quelli che hanno messo mano al portafogli per vedere il primo libro in tale veste (anche se questi autori erano più dei self publisher o dei co-editori NdR).
Non si trattava di un editore… generalmente diffido di chi, nell’ambiente, chiede soldi agli autori che decide di pubblicare perché se chiede soldi non è un editore. Si trattava di una catena di librerie molto nota nella capitale. È stata un’operazione decisa insieme a tavolino e io ero molto giovane. Mille copie in dieci negozi. Per fortuna andarono a ruba e io ci guadagnai anche qualcosa.
Negli anni che seguirono, ho ricevuto molti rifiuti dalle case editrici note, fino al libro giusto, scritto nel 2008 (Lovebook – Newton Compton Editore, 2009) che trovò il consenso dell’editore adatto, con il quale firmai per altri quattro anni. L’anno successivo uscì infatti Bastardi senza amore (Newton Compton Editore, 2010).
Se un libro è valido, l’editore è sempre il primo a crederci e a investire.
3 comments
Il dono della sintesi.
Concordo. E trovo delizioso il “trovò il consenso”. Sintesi e understatement 😉
Concordo anch’io col dono della sintesi senza fronzoli: brava! Schietta, sincera, precisione chiururgica. Anche a te Simona auguro il meglio.
Comments are closed.