Libri a Colacione 05-12-15

Libri a Colacione 05-12-15

I consigli da leggere di Tutto Esaurito su Radio 105! Questa settimana: Donne di denari di Debora Rosciani, Ama ciò che sei di Silvia Tesio e Canto della pianura di Kent Haruf.

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► VOLTAPAGINADonne di denari, Debora Rosciani, De Agostini
Donne di denari, Debora Rosciani, De Agostini, p. 319 (14,90 euro) ebook (6,99)
Esiste, la finanza di genere, ed è una disciplina approfondita. E anche se l’iva è uguale per uomini e donne e il mutuo pure, è interessante cercare di capire il rapporto del gentil sesso con il denaro. Anche perché lo stereotipo vuole le donne come grandi amministratrici della cassa di casa ma totalmente inadatte a gestire questioni come gli investimenti.

È tutto falso? No, forse siamo vittime della profezia che si auto-avvera a finiamo con l’essere come ci dipingono: impreparate sull’argomento e quindi insicure quando si tratta di prendere delle decisioni. Ecco una guida semplice, che non solo ci dice un po’ di più chi siamo, ma ci regala gli strumenti per smetterla di delegare.

È una questione di sguardo e consapevolezza: tocca cambiare perché le questioni economiche non riguardano (solo) numeri e concetti astratti, ma la vita di tutti i giorni. Ora, io i conti al massimo riesco a farli con il pallottoliere e quando si parla di faccende economiche vado in crisi più della Grecia… ma quando la Rosciani spiega, magia, capisco! Per tutte le donne che saltano le pagine economiche sui giornali ma devono affrontare le rate del mutuo, capire non è un lusso è possibile!

Donne di denari, Debora Rosciani, De Agostini► DA GUSTARE
Ama ciò che sei, Silvia Tesio, Mondadori, p. 161 (18 euro) ebook (8,99)
Non è certo una donna facile, Marta. Ruvida, una che dice ciò che pensa, che sembra contenere un passato scomodo, uno di quelli che si agita e fa rumore, rumore di ricordi difficili da archiviare…

È notte quando riceve la telefonata di sua madre. Andrea sta male, Andrea sta morendo, Andrea vuole vederla, così le dice. Il suo migliore amico, il vicino di casa e il suo grande amore. Così Marta parte, lascia Parigi e torna a casa, a Torino. Solo che sono passati oltre vent’anni e Andrea adesso è una donna dai capelli rossi e ricci. Non che sia una sorpresa per Marta, perché – anche se non voleva vedere – Andrea ha sempre parlato di sé come di una donna. Ma lei era cieca, non si faceva domande, per lei Andrea era semplicemente strambo. E poi c’è Alice. Ma chi è, no, non ve lo dirò!

Una storia che parlando di identità e ricerca di sé mette in scena con delicatezza l’immensa infelicità racchiusa da alcune famiglie. Per tutti quelli che non vogliono essere diversi ma neppure simili e così, in bilico, tirano avanti.

► BELLISSIMICanto della pianura, Kent Haruf, NN
Canto della pianura, Kent Haruf, traduzione di Fabio Cremonesi, NNEditore, p. 302 (18 euro) ebook (8,99)
Quando ritrovi un autore che hai adorato il rischio che ti deluda è altissimo, se ti convince più della prima volta è pura magia. Siamo in Colorado, ci troviamo a Holt (chi ha letto Benedizione ci è già “stato”) e  Tom Guthrie è un professore. Ha due figli, Ike e Bobby, e una moglie invisibile, Ella, che rimane sempre chiusa al buio nella sua stanza. E poi c’è Victoria che è una ragazzina – ha solo sedici anni – ma aspetta un bambino.

Sono due personaggi lontani Tom e Victoria per vita, età, ma entrambi dovranno fare i conti con uno strappo, una cesura. Un matrimonio che vacilla, una famiglia che ti rifiuta e tocca fare qualcosa, prenderne atto, agire, stare fermi… sopravvivere. Ma, al contempo, c’è qualcuno che sa cucire insieme i pezzi, sa creare armonia: è una donna e si chiama Maggie Jones.

Se la volete conoscere e con lei gli altri personaggi che popolano questa pianura, leggetelo. I libri di Haruf danno corpo all’adagio no man is an island nessun uomo è un’isola (leggete il poeta John Donne!). Per tutti quelli che lo sanno bene: non si tratta di non sentirsi soli, si tratta si far parte di qualcosa, sempre.

► #CITACIONE
“Uno sciocco trova sempre uno più sciocco che lo ammira” Nicolas Boileau.

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7 Comments

  • Madò, ma che belli tutti e tre! Mi vengono mille considerazioni, ne butto lì un paio: le nostre nonne studiavano economia domestica, per me andrebbe rivalutata, io mi chiedo sempre come facciano “gli altri” con i soldi: gli stipendi confluiscono in un c/c comune? Bene, e come si attinge? LEI fa la spesa? Ma sperpera perché vuole solo bio o risparmia al discount? Fare bene la spesa è una marcia in più non da poco. Niente conto in comune? Ognuno si gestisce il suo? E la spesa? Le bollette? Le spese fisse di entrambi chi le paga? Trova la formula giusta e salva un matrimonio 😀 Quindi la Tesio, blogger assai amata, due romanzi vicini-vicini… posso dire che invidia? E il terzo? Viene subito voglia di correre a comprarlo, ma non posso perché sto facendo l’albero (che da noi è piuttosto modello Harrod’s) e quando finirò divano e un altro libro a colacione di qualche settimana fa: La banda della culla (delizioso). Un bacio e buon ponte lungo se lo fai. Io no 🙁

  • UH forse ho confuso Silvia e Erica Tesio, mi scuso con tutti. Il file mentale si è inceppato.

  • Non ho letto ancora nulla della Silvia, mentre posso dire con orgoglio di essere amico della Enrica.

  • “lo stereotipo vuole le donne come grandi amministratrici della cassa di casa ma totalmente inadatta a gestire questioni come gli investimenti.”
    Ah si?? Da queste parti allora il mondo è proprio invertito. Conosco intere famiglie dove già dalle nonne era la donna a tenere la borsa di casa, senza farlo capire all’esterno. Tant’è vero che qui i promotori finanziari sono baldi e aitanti giovani addestrati a parlare con le mogli, non con i mariti! 😉

    • Senza farlo capire all’esterno. Hai detto tutto! Comunque questo libro è per me. Che al solo sentire cose come “tasso d’interesse” schiatto!

  • Piesse: Barbara: ricevuto pacco con tutti regali di Natale: e dentro c’era anche Woody: di Baccomo. Barbara: non ha resistito, preso libro e letto tutto d’un tiro. Veloce ma intenso. Barbara: raccomanda a tutti che comprano Woody: di fare grande scorta di carta bianca chiamata Kleenex. Finale bello, Woody: contento, Barbara: contenta, adesso lo mettiamo sotto la plastica finta chiamato albero di Natale. 😀

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