Tornano i consigli da leggere di Tutto Esaurito su Radio 105! Questa settimana: Giocare con le tette, Medusa di Luca Bernardi e L’incubo di Hill House di Shirley Jackson.
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►VOLTAPAGINA
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Giocare con le tette
Anonimo, prefazione di Milena Bertolini, Aliberti, pagine 127, anche in ebook
Lo sapete quando è nata la prima squadra femminile di calcio? O quale sia la squadra al momento in testa al campionato? (La fiorentina). Non lo sapete? Ovvio! Perché il calcio è uno “sport per maschi”!
Negli anni Trenta le donne venivano considerate abbastanza “impedite” potevano però giocare a calcio ma “Lo potevano fare solo nell’età tra i quindici e i vent’anni, per puro diletto, con moderazione e senza stress da campionato”.
Oggi le cose sono cambiate, sicuri, sicuri? Perché il calcio per le donne non può essere un mestiere, non ci sono soldi, non ci sono strutture, non ci sono progetti. Quindi tocca fare un lavoro, un altro, e poi se si hanno ancora le forze, tirar calci al pallone.
È una scoperta piuttosto divertente (e spaventosa) questo libro. Leggendolo farete i conti con gli stereotipi – le donne non c’entrano nulla col calcio e se ci vogliono c’entrare devono essere per forza lesbiche – con strane teorie – se hai le tette non puoi giocare! – e con una pletora di tabu che non è facile debellare. E infatti non è un caso che l’autore di questo libro sia anonimo!
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► DA GUSTARE
Medusa
Luca Bernardi, Tunué, pagne 133
Le parole sono importanti, diceva Nanni Moretti. Ma la letteratura non dovrebbe limitarsi a usarle con cura. Dovrebbe avere la forza di manipolarle, trasformarle a caccia di un linguaggio altro.
Immagini, effetti e sorprese linguistiche li troverete tra queste pagine e nella mente di un ragazzo che ha l’ossessione per gli extraterrestri e vuole redigere – e in realtà lo fa limando le sue bozze mentali – il Dizionario Semiologico Abissale per gettare un ponte tra noi e loro, noi e gli alieni, qualsiasi sia il linguaggio che adoperano. “Addio preistoria degli idiomi”!
E questo dizionario non lo vuole solo redigere ma pubblicare per far saltare la realtà e tutto ciò che contiene. Lui ne è certo, sarà così. Se vi sembra pura follia, per prima cosa fatevi la cortesia di arrivare a pagina 10 (che è la seconda, in realtà) e scoprirete che si tratta di un ragazzo in vacanza sul Tirreno con la famiglia e il solito gruppo di amici.
Una vacanza che sta stretta, una famiglia con cui non è possibile comunicare tanto che l’unico modo per sopportarla è fuggire, in gruppo, sulla costa Adriatica. Mentre con gli alieni comunicare è possibile. È solo questione di inventare le parole adatte perché il nostro linguaggio è solo “una smania di ripetizione variata”. Sorprendetevi, leggetelo! E scoprirete anche che né stato di quei bambini… sì, perché c’è anche un mistero da svelare.
► BELLISSIMI
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L’incubo di Hill House
Shirley Jackson, traduzione di Monica Pareschi, Adelphi, pagine 233 anche in ebook
Se amate le storie di spiriti, fantasmi, case infestate, non potete non passare da queste pagine! Il professor Montague è un antropologo ma in realtà è un appassionato spiritista e vuole studiare Hill House convinto che questa dimora sia infestata da oscure presenze.
Decide così di selezionare una serie di persone non solo interessate all’argomento ma che possiedono delle qualità speciali… invia loro una lettera e li invita a trascorrere una vacanza in questa casa. Accetteranno Eleanor, profondamente segnata dalla vita e soprattutto dalla morte della madre, Theodora un’artista, e Luke che è l’ultimo erede dei proprietari di Hill House.
«Nessun organismo vivente può mantenersi a lungo sano di mente in condizioni di assoluta realtà; perfino le allodole e le cavallette sognano, a detta di alcuni. Hill House, che sana non era, si ergeva sola contro le sue colline, chiusa intorno al buio; si ergeva così da ottant’anni e avrebbe potuto continuare per altri ottanta. Dentro, i muri salivano dritti, i mattoni si univano con precisione, i pavimenti erano solidi, e le porte diligentemente chiuse; il silenzio si stendeva uniforme contro il legno e la pietra di Hill House, e qualunque cosa si muovesse lì dentro, si muoveva sola.» Avete il coraggio di andare avanti?
#CITACIONE
“Le giornate dovrebbero iniziare con un abbraccio, un bacio, una carezza e un caffè. Perché la colazione deve essere abbondante” Charles Schulz.
Se hai un libro da consigliarmi, scrivimi! E raccontami perché è speciale e se pensi che sia un Voltapagina, un Libro da Gustare o un Bellissimo.