Come ogni anno a gennaio ecco i dati principali dell’analisi del mercato del libro di varia (romanzi e saggi) in Italia realizzata da Aie (Associazione italiana editori) in collaborazione con Nielsen.
I dati del mercato del libro nel 2019, come sempre realizzati da Aie in collaborazione con Nielsen, quest’anno arrivano all’indomani dell’approvazione, da parte della Commissione Cultura del Senato, della nuova legge sul libro e la lettura.
Il nuovo Ddl lettura
La parte più discussa del provvedimento è quella che va a modificare la legge Levi (128/2011) che permetteva uno sconto fino al 15% sui volumi. Il nuovo Ddl Lettura invece abbasserà il tetto al 5% sul prezzo di copertina. Lo stesso limite vale per librerie, negozi online come Amazon e per gli stessi editori (esentati i testi acquistati dalle biblioteche per uso interno, i libri di testo potranno essere scontati fino al 15%).
Solo per alcuni periodi dell’anno, le case editrici potranno scegliere di scontare al 20% i propri volumi a eccezione dei libri pubblicati nei sei mesi precedenti al periodo promozionale. Contestualmente, le librerie potranno apporre il 15% di sconto sui prodotti sullo scaffale. Per l’approvazione definitiva del provvedimento manca solo il passaggio in aula di Palazzo Madama.
Il mercato del libro nel 2019
L’editoria italiana di varia (romanzi e saggi in formato cartaceo ed e-book) si rafforza nel 2019: crescono fatturato (+4,9%) e, per la prima volta dal 2010, le copie vendute (+3,4%) nei canali trade, cioè librerie, grande distribuzione organizzata e store online.
Il settore torna così a un giro d’affari superiore a quello del 2011 (1,493 miliardi, e-book compresi, contro 1,432), ma soffre gli effetti della pirateria che sottrae 247 milioni di euro di vendite nelle librerie ogni anno.
Il mercato italiano e degli altri Paesi
Il mercato di varia dei soli libri fisici nei canali trade vale nel 2019 1,422 miliardi di euro, in crescita del +4,9% rispetto l’anno precedente. Nel 2011 il mercato valeva 1,432 miliardi.
Le copie fisiche vendute nel 2019 sono state 90,1 milioni, in crescita del +3,4%. Erano 109 milioni nel 2011. Il mercato degli e-book vale 71 milioni di euro, in crescita del 6% rispetto l’anno precedente.
Sono performance migliori di quelle degli altri Paesi: nel 2019 il mercato francese è cresciuto del 2% e quello tedesco dell’1,4%. Gli Usa invece arretrano dell’1,3% in termini di copie vendute.
Il calo delle librerie e della grande distribuzione e la crescita dell’online
Tra i canali di vendita gli store online coprono oggi più di un libro su quattro (il 26,7%, in crescita di 2,7 punti percentuali rispetto l’anno precedente) mentre prosegue la perdita di quote di mercato da parte delle librerie: coprono nel 2019 il 66,2% delle vendite di varia (in calo di 2,8 punti percentuali). Stabile la grande distribuzione organizzata (dal 7% al 7,1%).
In dieci anni gli store online sono passati dal 3,8% al 26,7% sottraendo spazi alla grande distribuzione (dal 18% al 7,1%) e alle librerie (dal 78,2% al 66,2%). I dati Istat, analoghi a quelli relativi ai maggiori paesi europei, Francia e Germania in testa, segnalano il calo delle librerie: nel 2012 erano attive nel nostro Paese 3.544 librerie, diventate 3.299 nel 2017, con un saldo negativo di 245 (-6,9%).
La corsa della narrativa italiana
Se guardiamo al genere dei libri venduti, spicca l’ottima performance della narrativa italiana, che cresce sia a valore (205,9 milioni di euro, +7,3%) che a numero di copie vendute (13,8 milioni, +6,2%) e della non fiction specialistica (+9% a valore per 261,3 milioni di euro e +5,1% a copie vendute per 10,4 milioni): in questo settore sono ricompresi i manuali per i concorsi pubblici, la psicologia, la filosofia. In calo la narrativa straniera sia a valore (251,4 milioni di euro, -1%) che a copie vendute (17,3 milioni, -2,8%). Rallenta un po’ la corsa, pur mantenendosi a livelli molto alti, il settore bambini e ragazzi: vendite a valore di 246,7 milioni di euro (+3,4%) e 20,9 milioni di copie (+2,9%).
18App e detrazioni fiscali
18App, il bonus riconosciuto a tutti i neo-diciottenni per la loro crescita culturale, ha giocato un ruolo rilevante: nel 2018 sono stati spesi in libri 132,4 milioni di euro, il 69% della spesa totale. Nel 2019 131,5 milioni, il 66% della spesa totale.
Ma il 2020 rimane un’incognita: la dotazione della 18App pari a 290 milioni di euro nel 2018, e che era già stata portata a 240 milioni nel 2019, è stata ulteriormente ridotta a 160 milioni nel 2020: l’impatto sul mercato potrà essere pesante. Tanto più se si assommerà agli effetti delle nuove norme sul prezzo del libro che graveranno sui lettori e sulle famiglie.
La pirateria
Secondo i dati della ricerca commissionata da AIE a Ipsos e presentata a Roma lo scorso 22 gennaio durante un convegno organizzato da Gli Editori AIE e FIEG, la pirateria sottrae ogni anno al mondo del libro 528 milioni di euro, il 23% del valore complessivo del mercato escludendo editoria scolastica ed export.
Ipsos calcola una perdita di posti di lavoro nel settore pari a 3.600 persone, 8.800 considerando anche l’indotto. Dei 528 milioni persi complessivamente dall’editoria, 247 milioni sono di vendite nelle librerie. Se questi consumi ritornassero nell’alveo del mercato legale, calcola AIE, potrebbero aprire circa 120 nuove librerie, per 300 nuovi posti di lavoro.