Libri a Colazione 8 ottobre 2022

Libri a Colazione 8 ottobre 2022

Scopri i Libri a Colazione della settimana: Ali di Enrico del Buono e Il lato oscuro delle storie di Jonathan Gottschall.

Ascolta il podcast Libri a colazione lunga

ALI
di Enrico del Buono, La nave di Teseo, 448 pagine, anche in ebook

Ali

Il geroglifico col significato di vuoto per gli egittologi non sarebbe nient’altro che la stilizzazione di un paio di ali richiuse dietro una schiena umana.

Ali, sì, e magari tu lo hai sempre sognato un bel paio di ali! Sappi che qui, nella realtà che ti sto raccontando, sono la normalità.

Sei tu con la tua schiena liscia, mutilata. Con le tue giacche indossare al rovescio e aperte sul davanti a essere assolutamente impensabile. Cioè non esisti, maddai, saresti uno scherzo della natura!

Eugenio le sue ali le rimira con amore e le protegge con i copriala, come fanno tutti del resto… lui è un allenatore di palla-ala ma è un po’ in crisi. I suoi ragazzi hanno perso di nuovo e rischiano la retrocessione. Sempre che esista qualcosa oltre la serie D…

Ha una sorella con un’ala sola, è nata così, che insegna yoga e una madre… eh sua madre è una difficile da tenere buona. È vegana, ossessionata dai pericoli del cielo e per questo che non vola più assecondando le teorie dei Gravitoni. La vera libertà, dice lei, è la gravità e di solito lo fa toccando una superficie in modo solenne, per sottolineare meglio la cosa.

Uno spreco pensa Eugenio, perché anche se non puoi estrarre dalla tua testa angosce, dubbi e rimorsi – e chi non vorrebbe poterlo fare! – puoi abbandonarti alle ali, ascoltare la voce dei venti, seguire fiaccolate di stelle, sparire nella gola del buio, planare…

Eccolo il suo problema. Tutta questa passione per il volo libero e spericolato deve finire! Diciamocelo Eugenio non è uno che riga dritto, non solo non è un granché in generale, non è neppure troppo fedele e di certo non ha i piedi per terra!

La soluzione, l’unica, è la nuovissima clinica Gravity resort nella quale semplicemente, così gli dice sua madre, gli amputeranno le ali! E risolveranno tutto alla radice, diciamo così.

E sapete cosa risponde Eugenio? “Hai mai notato quanto è imbecille camminare su due gambette? Delle forbici che scappano e si lasciano dietro una scia di tagli. Invece là sopra ci muoviamo a carezze.”

È stata una sorpresa questo libro, il suo modo di parlare di tutto quello che ci riguarda mettendo il mondo a capo all’ingiù… ed è la magia delle storie che cambiando tutto, senza cambiare poi quello che conta davvero, ci mostrano quello che non vediamo più, per colpa dell’abitudine.

IL LATO OSCURO DELLE STORIE
di Jonathan Gottschall, traduzione di Giuliana Olivero, Bollati Boringhieri, 274 pagine, anche in ebook

Il lato oscuro oscuro delle storie

I libri curano, le storie ti cambiano… eccome. Ma se ti dicessi che non lo fanno sempre in positivo?

No, non sto sostenendo che i libri non ti migliorano. Dai, questo lo sappiamo, ci sono persone terribili che leggono un sacco!

Io ti parlo dell’oscuro potere delle storie. Quello di plasmare la nostra mente in modo di cui, mi dispiace dirtelo, non siamo in grado di renderci conto.

Perché i nostri cervelli modellano le storie e, al tempo stesso, ne sono modellati. Se questa considerazione ti pare inquietante, sappi che l’assunto da cui parte l’autore è il seguente: le storie, in questo preciso momento, sembrano far impazzire la nostra specie.

Tocca darti due o tre altri dati rilevanti: noi crediamo di osservare ciò che abbiamo intorno in modo omogeneo in realtà il nostro sguardo passa continuamente da una deviazione dalla norma all’altra. Ciò che facciamo è uniforme, stereotipato e prevedibile. Ciò che noi persone facciamo soprattutto è parlare tra di noi.

Sì perché se fossi uno/una studioso/a extraterrestre del comportamento umano e ti venisse chiesto qual è l’attività che più di qualsiasi altra caratterizza la nostra specie, l’unica risposta possibile sarebbe: comunicare.

Ma è impreciso. Perché tutto il nostro agitarci, tutte le parole, la mimica hanno un solo scopo suggestionarci a vicenda, per alterare l’opinione altrui, anche se soltanto di poco, riorganizzando così il mondo a nostro favore.

Lo facciamo prima di tutto su noi stessi. Parliamo tra noi, parliamo da soli e questa vocetta è il mezzo con cui influenziamo noi stessi per modellare il nostro sé e procedere con le nostre azioni.

E se dai per assodata questa riflessione ti tocca un sillogismo indigesto: L’intento di influenzare è la funzione primaria della comunicazione. Raccontare storie è una forma di comunicazione. Quindi, anche la funzione primaria di raccontare storie è l’intento di influenzare.

Le storie sono il modo più potente ed efficace di influenzare la mente altrui. Sono uno strumento di dominazione. Sono un veicolo per promuovere l’empatia, la comprensione, l’altruismo e la pace ma sono altrettanto efficaci nel seminare divisione, sfiducia e odio.

E se vuoi capire come gestire questo immenso potere aggregante o disgregante che sono le storie, ben sapendo che alla narrazione non potremo come specie rinunciare mai, tuffati in questo libro (e se non lo hai già fatto, recupera anche il precedente dell’autore, garantisco che vale la pena).

I Libri a Colazione sono un podcast di Chiara Beretta Mazzotta nato dopo dodici anni di Libri a Colacione su Radio 105. Se vuoi leggere/ascoltare le vecchie puntate, le trovi qui su BookBlister oppure le puoi ascoltare su Spotify, iTunes, Apple Podcast, Spreaker e Alexa. Alla prossima settimana e buoni libri!

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