Un 17% di italiani snobba i libri e legge solo su smartphone e online

Un 17% di italiani snobba i libri e legge solo su smartphone e online

Stando ai dati presentati nel corso di Più Libri Più Liberi c’è una interessante percentuale di lettori “atipici”. Sarà possibile per l’editoria intercettarla?

C’è un 17% di italiani tra i 15 e 74 anni che leggono, ma solo online o su smartphone. Sono persone che fruiscono di contenuti editoriali sui social network, online su siti specializzati o dedicati alla fanfiction, ma che non hanno invece familiarità con i libri, nemmeno in versione elettronica o audio.

«Stiamo parlando di un 17% di italiani» ha spiegato Giovanni Peresson, responsabile ufficio studi di Aie «che, pur non leggendo libri o ebook, né ascoltando audiolibri, esprimono una domanda di evasione, informazione, aggiornamento attraverso la lettura di contenuti editoriali da altri dispositivi. È un pubblico che si può intercettare ma che pone anche delle criticità: parliamo di persone con bassi indici di competenze alfabetiche e che può avere difficoltà ad approcciarsi a sistemi di lettura più articolati».

C’è poi un 10% di lettori di soli libri ed ebook che non vanno conservati e fidelizzati, sperando che questa quota non si restringa progressivamente. Mentre il 61% oltre i libri (a stampa, ebook e audiolibri), non disdegna i contenuti editoriali a cui si accede da social, siti specializzati, siti di fanfiction, newsletter, ascolto di podcast, autori di riviste cartacee, siti online di cucina, viaggi… e qui il rischio è che il libro venga abbandonato in favore degli altri contenuti.

La ricerca di Aie mostra inoltre come la percentuale di persone che rifiuta qualsiasi tipo di lettura sia in calo: è passata dal 16% nel 2017 al 14% nel 2019, per poi attestarsi all’11% nel 2022.

Perché leggere, cosa e come?

Per prima cosa consideriamo la lettura come un’attività che soddisfa dei bisogni: di evasione (narrativa), approfondimento (saggistica), per risolvere alcuni problemi pratici (manualistica), o di carattere professionale…

E quali sono i formati disponibili?

  • A stampa su carta: libri (romanzo, saggio, illustrato, fumetto, manuale) periodici (dal giardinaggio alla cucina).
  • Digitali: e-book, blog letterari, fan-fiction, siti specialistici per contenuto, blog, community, social network.
  • Audio: audiolibri (da piattaforme in abbonamento, su supporto fisico), ascolto di letture pubbliche
  • Video: schermi televisivi (pay tv, tv in chiaro), cinema, videogame.

Immergersi nei mondi narrativi

Un fruitore può immergersi nei mondi narrativi che può leggere, fruire in rete, ascoltare o guardare in tv, al cinema, sui social.

Parliamo di narrazioni all’interno di romanzi (bestseller, gialli, fantasy, romanzi d’autore…), biografie o autobiografie, fumetti. Di storie proposte nelle serie televisive, in un film, in un videogioco ma anche ascoltando un audiolibro o un podcast…

Per quanto riguarda i mondi narrativi i dati ci dicono che per il 75% degli italiani la porta di accesso alle storie sono le serie tv in chiaro, segue la pay tv per il 62% (in forte crescita), il libro per il 53%, raggiunto quest’anno dai social autoriali (53%). YouTube al 46%, cinema al 36%, ebook al 31%. Ci sono poi le community online (23%), i videogame (18%) a parimerito con i podcast. Agli ultimi posti: le letture pubbliche (13%) e gli audiolibri (il 12% in streaming e l’11 attraverso cd) e la lettura di fanfiction (7%).

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Informarsi e approfondire le proprie passioni

Per quanto riguarda i contenuti che si trovano in manuali o guide, cioè quelli che permettono di affrontare questioni pratiche della vita quotidiana (hobby come cucina, sport, salute, autoapprendimento, cura degli animali, giardinaggio, viaggi…) i libri che si attestano al 35% non sono certo la prima opzione.

Dominano infatti ai primi posti tutor-webinar con il 55%, social tematici (55%), rubriche televisive (53%), siti specialistici (37%).

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E i saggi?

Quando si parla di contenuti di rilievo culturale si fa riferimento ai saggi ad esempio storici, scientifici, filosofici, politici, letterari, artistici o di costume.

Parliamo quindi di approfondimenti culturali e divulgazioni: la tv in chiaro si attesta al 51%, seguita da pay tv (35%). Il libro al 31% e la radio al 21%. Gli ebook al 18%, community online e siti specialistici rispettivamente al 15 e al 12%. Seguono podcast, sia in streaming che cd all’11%. Il dato più minaccioso? Il 32% degli italiani tra i 15 e i 74 anni non accede a nessun contenuto di questo tipo.

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E i media più amati 

Per quanto riguarda i media attraverso i quali gli italiani accedono ai mondi narrativi, a quello delle utilità pratiche e a quello degli approfondimenti culturali e divulgazione, la televisione si conferma il media di gran lungo più seguito, crescono i social network, ma il libro – nelle sue versioni a stampa, ebook o audio – continua a giocare un ruolo importantissimo.

Qui è possibile scaricare la ricerca completa.

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