La nascita di Bilbo Baggins

La nascita di Bilbo Baggins

Oggi veniva per la prima volta pubblicato dalla casa editrice Allen & Unwin un romanzo che è entrato nella storia. 

È il 21 settembre del 1937 e un esordiente gioisce. Il suo libro – presentato come una fiaba per bambini – ha trovato un editore, si tratta dellaThe hobbit  Allen & Unwin.

La prima tiratura? 1500 copie. Titolo: The Hobbit. Sottotitolo: There and Back Again e sarà – l’autore non lo immagina neanche lontanamente – l’antefatto di un romanzo in tre volumi pubblicato tra il 1954 e il 1955.

Autore? Un giovane professore di filologia anglosassone di Oxford: John Ronald Reuel Tolkien. Il libro è diviso in diciannove capitoli, diciotto si svolgono nel 2941 della Terza Era e uno nel 2949. Le illustrazioni sono in bianco e nero – oltre un centinaio – e le ha realizzate lo stesso Tolkien. Il 2 ottobre 1937, Clive Staples Lewis (l’autore de Le cronache di Narnia) scrisse: «È pericoloso fare predizioni, ma Lo Hobbit potrà rivelarsi un classico».

Lo Hobbit edizione italiana Adelphi del 1973In Italia il libro viene pubblicato per la prima volta nell’ottobre del 1973 grazie ad Adelphi ed è molto diverso dalla prima edizione del ’37. Appena uscito Lo Hobbit nasceva infatti come storia a sé, non come prequel de Il signore degli Anelli. Gollum, per esempio, non è una creatura malvagia e l’anello è solo un gioiello magico senza alcuna valenza eccezionale.

Perché la storia sia omogenea e si sviluppi adeguatamente sono necessari degli interventi. Così Tolkien, nell’edizione del 1951, riscrive il quinto capitolo ma le modifiche si susseguono fino al 1966, anno in cui viene consegnata ai lettori la versione definitiva. Il resto? È storia.

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4 Comments

  • Si deduce quindi la grande importanza della revisione a distanza. Io devo confessare di non averlo ancora letto, ho una sorta di timore, visto l’alone quasi mistico che lo circonda. In ogni caso di fronte a questo libro ci si può solo inchinare. Senti ma… lo sai vero cosa sto per chiederti a proposito di revisioni 😀 scusa scusa scusa, ma il 4 arriva Volha (Olga in italiano) dicasi Natallia 2, e temo che il tempo a mia disposizione precipiterà a livello – 10000 = ansia.

    • Qui più che revisione, è stato il romanzo di una vita… e quindi ha cercato di dare coesione alla sua opera il più possibile.
      Che meraviglia! Volha! Non sia mai, sono in modalità lettura veloce 😉

  • Ehhhh…più bella della Scozia di Outlander c’è solo la Nuova Zelanda di TheLordOfTheRings. Hobbiville è divenuto un parco residente a Matamata, due ore a sud di Auckland.
    Di Tolkien sono riuscita a recuperare tutta la serie 2002 di Bompiani, l’edizione col logo “I libri di Tolkien” con le copertine più belle. Quelli più difficili da recuperare? Manco farlo apposta “I racconti perduti”! 😉

    • Nomen omen insomma, anche se son libri!
      E non parliamo di paesaggi… che meraviglia!

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