Come un animale – Filippo Nicosia

Come un animale – Filippo Nicosia

Andrea ha quarantani ed è un insegnante in pausa, è un uomo in pausa. E ha deciso di rintanarsi, di lasciare tutto e nascondersi in una villa nella campagna romana. Una casa malandata e isolata, una casa che ha resistito al tempo ma ne porta tutti i segni.

Perché è lì? È questa la domanda a cui dovrete dare una risposta leggendo questa storai. Perché è evidente che c’è qualcosa nel suo passato con cui non vuole (ancora) fare i conti. Un dolore che lo costringe a sottrarsi. Perché l’unica soluzione possibile, quando soffri troppo, è una specie di non-vita.

I rumori degli animali notturni mettevano i brividi. Mi sono raggomitolato su me stesso come un bimbo e ho chiuso gli occhi. Fuori dal finestrino il buio non mi nascondeva, sapevo benissimo che ero lì.

Andrea passa le giornate facendo trascorrere le ore, leggendo i libri che ama, catturando e uccidendo insetti che poi colleziona. Andrea vuole stare da solo. Ed è ovvio che, invece, la vita faccia di tutto per disturbarlo.

Il disturbo si chiama Yuri ed è il figlio di una famiglia malavitosa della zona e ha bisogno di aiuto. Ha bisogno di aiuto con la scuola, di ripetizioni. E poi c’è Silvie, la sua vicina di casa, che sta con un maniscalco e che lui osserva.

E questa solitudine violata, queste presenze indesiderate diventano la spinta che permette al protagonista di guardare in faccia i propri dolori. Perché l’unica strada possibile è la condivisione di ciò che ci ha ferito.

Ed ecco perché i libri ci aiutano perché condividiamo vita ed esperienze con i personaggi. È un dialogo silenzioso, ma è pur sempre un incontro.

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