L’ufficiale e la spia – Robert Harris

L’ufficiale e la spia – Robert Harris

E il nostro recensore atipico, Aldo Costa, ci racconta qualcosa de L’ufficiale e la spia di Robert Harris… senza svelarci alcunché!

Screenshot 2014-06-24 15.54.00Iniziare un libro senza leggere nemmeno l’aletta di copertina è un segno di grande fiducia verso l’autore. È come dire “A te la do perché già altre volte te l’ho data e mi sono sempre trovata bene”.

Robert Harris per me non è stato certo il primo e non sarà l’ultimo. È però quello a cui la do a occhi chiusi. Sa come interessarmi, come sedurmi e come prendermi. Fa durare i preliminari fin dove basta e non si risparmia. Mi fa cambiare posizione rispetto ai personaggi man mano che leggo, si muove con agilità nell’intreccio e sa anche come concludere. È il mio scrittore inglese preferito. Di lui ho letto tutto tutto, persino un po’ di saggistica (I diari di Hitler). L’ufficiale e la spia fa parte della sua produzione “storica” con la quale ripercorre, romanzando quanto basta, eventi del passato. Lo ha fatto con Pompei, poi con Cicerone (Imperium e Conspirata), lo ha fatto ora con il caso Dreyfus, la presunta spia dei tedeschi nell’esercito francese a fine Ottocento.

Ecco il valore della fiducia: se avessi saputo che si trattava di un romanzo che ripercorre la storia dell’affaire Dreyfus avrei storto il naso e lo avrei messo da parte per un po’. È un periodo in cui ho voglia di farmi storie nuove.

Invece, non sapendo nulla, l’ho preso. E lui ha preso me.

L’ufficiale e la spia, Robert Harris, traduzione di Giuseppe Costigliola, Mondadori, p. 437 (19 euro) anche in ebook

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5 Comments

  • Anch’io ho autori a cui la do a occhi chiusi e difficilmente mi deludono. Ciao Aldo!

    • Ecco… mhm… come drlo… nel mio piccolo sarei un autore… 🙂

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