La storia di un esordio oggi ce la racconta Sandro Settimj. Dopo una laurea in Lingue, è partito per fare l’istruttore e l’animatore nei villaggi turistici sparsi per il mondo. Scrive soggetti e sceneggiature Leggi l'articolo
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La storia di un esordio. Ce la racconta Emiliano Corrieri. Sì, delle risate, quelle mi hanno spinto a crederci. Sembra una contraddizione, ma è andata così. E a trentaquattro anni, sposato e con due figli, mi Leggi l'articolo
La storia di un esordio. Ce la racconta Valerio Piperata. Ha studiato Lingua e letteratura russa alla Sapienza di Roma e ha esordito con E/O. A tredici anni scrivevo poesie melense sulla solitudine e Leggi l'articolo
La storia di un esordio. Ce la racconta Annarita Briganti. Giornalista culturale e scrittrice. Con Non chiedermi come sei nata (Cairo, 2014), il suo primo romanzo, una storia vera d’amore e fecondazione assistita, ha vinto Leggi l'articolo
La storia di un esordio oggi ce la racconta Simona Sparaco. Scrittrice e sceneggiatrice italiana, ha all’attivo otto romanzi, Con Nessuno sa di noi è arrivata alla cinquina finale del Premio Strega e nel 2019 ha Leggi l'articolo
La storia di un esordio. Ce la racconta Angelo Orlando Meloni. Lavora presso La Casa del Libro Rosario Mascali, storica libreria ddi Siracusa. Ha pubblicato Io non ci volevo venire qui e Cosa vuoi fare Leggi l'articolo
La storia di un esordio oggi ce la racconta Elena Torresani. Avevo promesso a Giulietta che avrei scritto la sua storia e avrei fatto di tutto per pubblicarla. Terminai il libro nel 2010, nonostante l’onere Leggi l'articolo
La storia di un esordio. Ce la racconta Olivia Crosio, scrittrice e traduttrice (tra gli altri, del Diario di Bridget Jones e di autrici come Fannie Flagg, Cecelia Ahern, Anne Fine), ha scritto diversi libri Leggi l'articolo
La storia di un esordio oggi ce la racconta Giovanni Cocco. Dal 1999 al 2003 ho passato quasi tutti i giorni feriali all’interno della Biblioteca civica del Comune di Erba, leggendo quasi tutta la narrativa italiana Leggi l'articolo
Invidiosi, radical chic, intellettualoidi, snob paraintellettuali, inutilmente aggressivi… Così sono stati liquidati i “critici” e il loro massiccio live twitting che ha accompagnato la prima, disastrosa, puntata di Masterpiece. Inutile spiegare ai difensori dell’esperimento Leggi l'articolo