La figlia unica – Guadalupe Nettel

La figlia unica – Guadalupe Nettel

Laura e Alina sono amiche del cuore da quando a vent’anni si sono conosciute a Parigi. Libere e indipendenti, adesso sono tornate in Messico. Laura sta facendo il dottorato ed è certa che non avrà figli perché non si è mai sentita a suo agio con i bambini.

Per lei ci sono due tipi di donne: quelle che rinunciano alla propria libertà e li fanno, quelle che sono pronte a digerire le critiche della società e della famiglia, per il fatto di non voler minare la propria autonomia.

Ed è proprio Laura, travolgente voce narrante, a portarci dentro le storie delle altre donne di questa storia. Prima tra tutte Alina che ha incontrato Aurelio, si è innamorata, e un figlio adesso lo vorrebbe eccome ma non arriva. E quando arriva, Alina scopre che la piccola Ines, così ha deciso di chiamare la sua bambina, ha una rara malattia genetica e molto probabilmente non sopravviverà al parto.

Poi c’è Doris, la vicina di casa di Laura che un figlio ce l’ha, Nicolas, ma ha delle prepotenti crisi di rabbia e lei non riesce a occuparsene. E poi c’è la madre di Laura che con sua figlia proprio non riesce a comunicare.

E così Laura, con la sua vita appagante e autonoma che non rinnega mai, si trova ad accudire in mille modi differenti, tutti preziosi. Nettel intesse una trama i cui fili sono le storie dei genitori e dei figli, dei non genitori che genitori lo diventano un po’ con i figli degli altri… c’è persino una coppia di piccioni che nel nido si trova un uovo non suo!

Perché ciascuno di noi è unico. Ma quando viene al mondo, la sua storia è già cominciata, è iniziata con la storia dei suoi genitori… un libro prezioso per osservare una idea di maternità che non ha regole. O forse ne ha, ma tutte sue.

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