Dickens e Prince – Nick Hornby

Dickens e Prince – Nick Hornby

Si dice che più si invecchia e più si finisce per assomigliare a se stessi. E agli altri? Ti è mai capitato di parlare con qualcuno e notare che la tua vita aveva delle similitudini inquietanti con la sua? Alle volte succede anche mettendo a confronto le vite di personaggi molto noti.

Prendiamo per esempio Abraham Lincoln e John Fitzgerald Kennedy. Entrambi vennero eletti al Congresso nel ’46 e divennero presidenti nel ’60. A entrambi spararono alla testa un venerdì, entrambi persero un figlio mentre erano alla Casa Bianca, a entrambi succedette un democratico del Sud di nome Johnson, entrambi furono assassinati da un uomo con tre nomi, ciascuno composto da quindici lettere…

Incredibile vero? E poi ci sono persone che paiono distanti anni luce ma “le somiglianze più profonde sono le più segrete” (Raymond Radiguet).

Prendi per esempio un certo Charles John Huffam Dickens, scrittore bianco del Diciannovesimo secolo, e Prince Rogers Nelson, musicista nero del Ventesimo e Ventunesimo secolo. Ecco: Prince e Dickens cosa c’è di più distante?

Sono vissuti in epoche diverse, hanno avuto vite diversissime. A parte un micro-dettaglio (sono morti uno a 58 anni e l’altro a 57 anni), non hanno niente in comune. O forse sì…

Prince per fare un album scartava centinaia di canzoni, prolifico è dire poco! E Dickens? Lo stesso. Uno che ha fatto un milione di cose (alcune pure deprecabili) e prodotto un corpus di opere impressionante, spesso poco accurate, però, poco revisionate a causa di questa smania produttiva.

Due speciali tipi di geni che non smisero mai di scrivere, suonare, registrare. Che non riuscirono ad arginare la loro creatività. Non riuscivano proprio a smettere di lavorare. Come se fossero privi del tasto “off”.

Come si sopravvive a un talento così? Si è danneggiati e come lo si gestisce nella vita personale oltre che in quella professionale?

Ce lo racconta Nick Hornby che prende due dei suoi mostri sacri preferiti e ci svela, intrecciandola, la loro storia. Gli alti e i bassi, gli scandali, gli attacchi che subirono.

Perché Hornby, come tutti gli artisti, è ossessionato dalla creatività e dal talento. Forse per riuscire a identificare quella specie di demonio che ti abita, quando produci arte, e che ti rende la vita tanto complicata ma senza il quale non saresti nessuno. O, perlomeno, temi sia così.

DICKENS E PRINCE: UNO SPECIALE TIPO DI GENIO
di Nick Hornby, traduzione di Monica Corbetta, Guanda, 176 pagine, anche in ebook

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