“Adesso il mondo è rosso, la rabbia è arrivata. Ruggendo mi circonda, tempesta scatenata.” Ma quale tempesta ci potrà mai essere, se la rabbia viene negata, contenuta o dominata? Metti le mani sulla rabbia delle persone, convincile che sia un’emozione pericolosa e dannosa per sé e per gli altri e non farai altro che renderle delle infelici, perché toglierai loro uno strumento preziosissimo per raggiungere ciò di cui hanno bisogno.
Se avessi la bacchetta magica e un minimo di potere, senza alcun dubbio istituirei l’ora di educazione sentimentale a scuola. Il programma partirebbe con l’educazione emotiva raccontando ai bambini e ai ragazzi che cosa sono, ma per davvero, le emozioni. Credo che ci siano poche cose più fraintese delle forze che ci attraversano e delle forze che regolano la nostra relazione con il contesto e con le altre persone.
E tra tutte le emozioni una di quelle più maltrattate (altre sono anche poco considerate) è proprio l’emozione della rabbia. Stai calmo, non ti agitare, non sta bene perdere le staffe… soprattutto se sei una donna. Ah, sì, in quel caso te ne devi proprio stare tranquilla!
È così la rabbia viene considerata un’emozione primaria, primordiale, negativa, distruttiva per sé e per gli altri. E viene confusa drammaticamente con l’aggressività. Viene confusa un’energia che se ben incanalata, è creativa e costruttiva con una serie di manifestazioni e di comportamenti che nascono in realtà da una mancata gestione di questa energia. E così una persona arrabbiata è sì abitata da un tornado – tutte le emozioni sono un tornado perché implicano un cambiamento, uno spaesamento – ma non spacca niente, non distrugge niente, se non lo status quo.
Una persona che prova rabbia sa riconoscere dentro di sé un bisogno, un desiderio, e sa intercettare là fuori qualcosa che le permetterebbe di realizzarlo. La rabbia è una benzina che ci aiuta a risolvere il dilemma: come faccio a farlo? Come faccio a raggiungerlo? Quindi è ciò che in definitiva ci consente di fare un piano e raggiungere i nostri obiettivi, mantenendo la grinta necessaria anche per un periodo piuttosto prolungato.
E a guardarla così questa tempesta scatenata che ci ruggisce dentro non è mica tanto male! Non è affatto facile, però, trovare un libro che parli della rabbia come qualcosa che ci permette di costruire e in questo albo – che è una chicca e ha delle illustrazioni meravigliose – la rabbia è una forza che ti attraversa, è una volontà che ti spinge, che ti permette di conquistare il mondo intero, è una condizione nella quale nulla ti costringe.
La rabbia, se ben interpretata e ben adoperata, è lo strumento più prezioso per esercitare la tua libertà di diventare la persona a cui davvero vorresti somigliare.
Questo albo si intitola “Il mondo è rosso” e no, i libri per i bambini non sono affatto solo per i bambini perché – se sono ben fatti e ben ragionati – hanno una dote suprema: la semplicità (alla latina, piegato una volta sola) cioè ti permettono di mettere a fuoco in modo cristallino una questione senza mai farla facile, senza mai abbassare il tiro o togliere complessità.
Te la lasciano intuire semmai, permettendoti di capire, e quindi sono una porta che ti aiuta a iniziare un percorso di conoscenza. Quindi regalatelo, leggilo a qualcuno a cui vuoi bene (leggere per qualcuno è una manifestazione di amore immensa!) e regalalo a tutte le persone che pensi non facciano un buon uso della propria preziosissima rabbia.