Libri a Colazione 25 marzo 2023

Libri a Colazione 25 marzo 2023

Scopri i Libri a Colazione della settimana: Il filo della tua storia di Nikki Erlick e Educare controvento di Franco Lorenzoni.

Ascolta il podcast!  Libri a colazione lunga

IL FILO DELLA TUA STORIA
di Nikki Erlick, traduzione di Katia Bagnoli, Longanesi, pagine 400, anche in ebook

Il filo della tua storia

“Era difficile immaginare un tempo precedente, un mondo prima del loro arrivo. Ma quando erano comparse, a marzo, nessuno aveva la minima idea di cosa farsene, di quelle strane scatolette portate dalla primavera.”

Sì, erano arrivate tutte assieme, come per magia, all’inizio del mese. In uno di quei giorni come tanti, tranne che per la faccenda delle scatole. Un invio democratico e universale perché sì, sono arrivate a tutti, tutte contemporaneamente, di notte, a milioni di persone, in ogni città e in ogni Stato e in ogni continente. Non proprio a tutti tutti… a tutti quelli maggiori di 21 anni.

Le scatole sono identiche. Piccoli scrigni di legno levigato color marrone scuro con sfumature rossastre. E su ognuna c’è inciso un messaggio, nella lingua del destinatario, tanto semplice quanto inquietante: contiene la misura della tua vita.

Dentro ogni scatola, per i coraggiosi che l’hanno aperta c’è soltanto un filo, uno spago, nascosto da un pezzo di tessuto delicato bianco argenteo.

Quindi, ricapitolando: una notte di marzo a tutti i maggiori di 21 anni, in tutto il globo, sono state recapitate delle misteriose scatole identiche. No, in effetti non sono proprio identiche… le scatole variavano per due elementi: il nome del destinatario e la lunghezza del filo che contengono.

Sulle prime, nel caos generale, molti si aggrappano alla mancanza di certezze. E chi lo dice che davvero sia la lunghezza della vita? Chi lo dice che non sia un complotto, una truffa colossale? Uno scherzo macabro? Ma, ahimè, con il tempo anche gli scienziati paiono concordi nel dire che la misura, sì, è accurata.

E adesso tocca farti la domanda: tu vorresti sapere quando? Perché che tutti moriremo, be’ non è una novità, non ci piace pensarci, ma lo sappiamo… ma tu vorresti sapere anche quando succederà? Insomma, tu la scatola l’apriresti?

Qui alcuni hanno preso coraggio e l’hanno fatto. Altri l’hanno chiusa nell’armadio, nascosta sotto al letto… certi l’hanno addirittura buttata giù dai ponti per non saperne più nulla (o forse, più semplicemente, per non doversi consumare nel dilemma: apro? Non apro?).

E seguirai le storie di otto persone ordinarie alle prese con questo evento del tutto eccezionale. Per esempio Maura e Nina, che stanno assieme, che si amano e dovranno fare i conti con la progettazione del proprio futuro… troverai la storia di un medico di pronto soccorso che è sempre stato abituato a fare i conti con la morte degli altri, caspita, mica con la sua! E poi con due perfetti sconosciuti che, grazie alla questa situazione, sperimentano una insperata e dolcissima intimità. Anche con politici che iniziano ad attaccare tutti quelli che hanno avuto in sorte un filo corto e con chi tenta di opporsi a questa discriminazione.

Eh sì perché, se facciamo fatica a stare accanto a chi soffre, se facciamo fatica ad accettare il dolore altrui, la malattia altrui, quanto sarebbe difficile fare i conti con chi sa che il suo tempo è così limitato? Eppure gli orrori veri non sono in un filo, l’orrore è altrove, la lunghezza del filo è solo un’opportunità.

EDUCARE CONTROVENTO
di Franco Lorenzoni, Sellerio, 256 pagine, anche in ebook

Educare controvento

“Se educare è letteralmente tirare fuori, sostenere e stare vicino a chi cerca di scoprire ciò che ha dentro e ciò che il mondo e i diversi linguaggi evocano in lui, è arduo farlo se non siamo disposti anche noi a tirar fuori qualcosa di ciò che cova al nostro interno, superando la paura di metterci in gioco.”

Insegnare. Appassionare. Educare. Qualsiasi genitore o adulto che abbia condiviso un minuto di compiti con i propri figli sa quanto sia frustrante non saper trasmettere informazioni, non saper accompagnare nel modo adeguato qualcuno a imparare (di solito si finisce a strilli).

Ma cosa significa essere maestri? È una sfida, è banale dirlo, ma quali sono le variabili in gioco? Di certo chi insegna, la sua capacità di fare spazio, di invitare al cammino condiviso. E richiede una curiosità costante per l’andare a caccia di nuovi testi, materiali, proposte e stimoli… Ed è necessaria pure la curiosità per le culture e i linguaggi in continua trasformazione. E, soprattutto, la curiosità verso le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi a cui si pretende di insegnare.

I maestri, chiunque essi siano, ci fanno un regalo: ci permettono di non accomodarci sulle nostre mancanze.

Ma la sfida maggiore, forse, è quella di capire che per insegnare è necessario cooperare, condividere. E riconoscere chi ci ha insegnato e guidato, a quanta parte abbia avuto nel nostro sviluppo. Perché, ci dice l’autore, esiste una stretta connessione che lega la conoscenza alla riconoscenza. E ancora: l’educare si fonda sempre sulla reciprocità.

Sono riflessioni necessarie in un Paese che è al penultimo posto per numero di laureati in Europa e in cui, se sei nato da genitori non diplomati, in due casi su tre non terminerai i tuoi studi.

Necessarie perché educare è liberare potenzialità, allargare gli sguardi, forgiare e mettere a punto conoscenze e strumenti in grado di moltiplicare le possibilità di scelta di ciascuno, ma non dovrebbe mai pretendere di portare dove vogliamo noi. Quindi c’entra poco con la prestazione e la performance  e l’autorità.

Sono rimasta folgorata da come parla di maestri e insegnamento l’autore; e la sua voglia di farci camminare con lui, di farci riflettere con lui sui temi dell’educazione si vede fin dalla struttura, originale, del testo. Troverai sette capitoli dispari nei quali ha ragionato intorno a sette questioni educative che gli stanno a cuore: la scelta, il corpo, lo spazio, il tempo, il dialogo, l’arte del convivere, la conversione ecologica.

Nei capitoli pari, invece, in una sorta di ideale contrappunto, ha raccontato alcune storie che riguardano nove maestri a cui l’autore deve qualcosa. Maestri, che in epoche e contesti diversi hanno promosso ribellioni efficaci. Sono quattro uomini, tre donne e due giovani ragazze.

Che cosa hanno in comune? Una qualità preziosa: l’attenzione. Attenzione verso gli altri e verso le storture del mondo a cui hanno saputo reagire. E la possiedono di una intensità particolare.

Franco Lorenzoni è stato maestro di scuola dell’infanzia per tre anni, maestro elementare per trentasette e dal 1980 abita in una casa-laboratorio che ospita campi scuola e stage di ricerca e formazione.

I Libri a Colazione sono un podcast di Chiara Beretta Mazzotta. Puoi ascoltarlo su Spotify, iTunes, Apple Podcast, Spreaker e Alexa. Alla prossima settimana e buoni libri!

Recupera i Libri a Colazione 18 marzo 2023

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