Ingegneri del caos – Giuliano da Empoli

Ingegneri del caos – Giuliano da Empoli

Se fosse un suono, la politica sarebbe rumore. La qualità dei dibattiti pare essersi deteriorata, in alcuni case è inesistente, bastano poche battute e tutti la buttano in caciara.

Il populismo, quel rispondere facile e sbagliato a domande serie e pressanti, pare il frutto di una disorganica sciatteria. Lo sproloquio di chi non ha argomenti e allora pesta l’acceleratore su quelli facili perché toccano nervi scoperti. Cose che le persone non hanno o stanno perdendo, si fa insomma leva sulle paure.

Una baruffa che ricorda molto il Carnevale… e che oggi pare essere il nuovo paradigma della vita contemporanea. E così abbiamo politici che si trovano a dover giustificare un curriculum colmo di fake news, politici che di curriculum non ne hanno alcuno visto che di lavori non ne hanno svolti, politici che comunicano solo a suon di fake news perché controllare fonti e veridicità delle notizie è uno sport poco praticato. Per non parlare delle teorie del complotto!

Ma dietro a certi fenomeni nulla è casuale o sciatto, anzi, ci sono quelli che l’autore definisce ingegneri del caos. Scienziati, informatici, fisici, esperti di big data che collaborano con i leader per realizzare il loro successo.

Professionisti capaci di far leva sulla collera e produrre messaggi capaci di intercettare le pulsioni dei fruitori e chi se ne importa della coerenza dei messaggi.

Il che non significa che chi sale al potere sia sprovvisto di talenti e sia solo il frutto di manovre sotterranee ma che dietro l’apparente assenza di strategie ne sussistono molte efficacissime. L’antidoto? Forse non c’è, ma informarsi è sempre una ottima prevenzione.

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