Libri a Colacione 8 maggio 2021

Libri a Colacione 8 maggio 2021

Tornano i Libri a Colacione, la rubrica di Tutto Esaurito su Radio 105! Questa settimana: I Lucci della via Lago di Giuseppe Festa e Vita segreta delle emozioni di Ilaria Gaspari.

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I LUCCI DELLA VIA LAGO
di Giuseppe Festa, Salani, pagine 192, anche in ebook

I LUCCI DELLA VIA LAGO

Tutto incomincia il 14 di giugno. L’esame è andato bene. Oddio è andato… Mauri può dire addio alla Turla, la prof che appena può lo catechizza ricordandogli che “questa fissa per il calcio farà di te un ignorantone disoccupato”.

Ma adesso che importa? Le medie sono andate, finite. Adesso è il tempo di andare sul pontile a festeggiare con Brando, compagno di caccia con l’archetto. Magari acciuffando un persico trota da tre chili!

Potrebbe essere una impresa epica la loro e allora tocca tuffarsi, serve una strategia e molto fiato. E Brando ne ha da vendere, Mauri è certo che da qualche parte nasconda delle branchie. Brando ha i polmoni di acciaio, è uno dei Lucci della via Lago. Però 40 secondi sono tanti anche per lui, perché non riaffiora?

Passano due giorni ma di Brando nessuna traccia. Ma per Mauri è impossibile accettarlo, non può essere annegato… eppure. Dopo qualche giorno anche i sub interrompono le ricerche.

L’unica è tentare di non pensare, dormire non se ne parla. Il calcio aiuta, c’è la partita dell’Italia, la seconda, stasera l’avversario è il Perù. E poi c’è Aura, come si fa a non guardarla e chissene se le piace il figlio del notaio. Lei è l’unica femmina dei Lucci, cioè la banda formata da quelli che abitano accanto al lago e quindi sono malati di pesca. E fanno un bel po’ di casino.

I giorni passano, gli incubi di Mauri si fanno sempre più inquietanti adesso lo sa cosa sente è una voce che ripete non posso uscire, non posso uscire, ed è la voce del suo amico Brando.

Bisogna far passare il tempo, giocano i Lucci, Brando forse vorrebbe così. A Pam Pam per esempio: si fanno due squadre, una si nasconde, l’altra conta fino a cento in piazzetta e poi inizia la caccia. Quando intercetti qualcuno devi strillare “Pam Mauri, dietro la colonna” ma se ti sbagli, se dici il nome di qualcun altro fai fiasco e la tua squadra ha perso. Oppure puoi giocare a Bande, bisogna dividersi in gruppi, Mauri stava sempre con Brando, loro erano gli Zombie…

Le cose strane, le cose terribili non sono finite in questa storia. Eccolo il primo biglietto. Una busta giallina con i bordi un po’ smangiati. Stava nascosta tra il muro e una grondaia dell’acqua. Dentro c’è un foglio ripiegato in quattro, contiene una parola sola, nessun messaggio, solo una firma: Zombie. E se non fosse impossibile quella a Mauri ricorda proprio la scrittura del suo amico Brando.

L’estate è sempre a stagione speciale dei romanzi di formazione, questa lo è speciale davvero in giugno indimenticabile del 1982 per Mauri e, dopo che lo avrete letto, anche per voi.

VITA SEGRETA DELLE EMOZIONI
di Ilaria Gaspari, Einaudi, pagine 184, anche in ebook

VITA SEGRETA DELLE EMOZIONI

Piangete per un nonnulla. Siete emotivi. Vi agitate con poco, vi lasciate sconvolgere, vi commuovete, cambiate umore. Scoppiate in lacrime quando non dovreste, che vergogna sì ma è successo. avete pianto.

Se vi riconoscete un poco in questa descrizione forse anche voi credete, o temete, che essere emotivi sia un po’ un sinonimo di instabilità. Insomma diciamolo se vivi tutto così sei un po’ squilibrato, no? No. Significa solo essere vivi. Aperti. Vulnerabili all’esperienza del mondo.

Il guaio è che le emozioni sono scoraggiate di norma, spesso vengono accettate quelle fasulle, plateali, quelle a uso e consumo dei voyeur emotivi. Per un uomo sono un tabu, per una donna sul lavoro sono una palla al piede perché se piangi, se sei emotiva perdi autorevolezza, mica puoi essere una leader!

Così non solo le reprimiamo ma ci sentiamo pure in colpa per averle provate e ce ne vergogniamo. Così, ironia della sorte, ne proviamo altre di emozioni spesso ben più distruttive. Ma se non ci permettiamo di provare ed essere emozione, ci impediamo di conoscerci, di sapere chi siamo e di sapere chi sono gli altri ed entrare in relazione con loro. Che è come dire impedirci di essere felici.

Peggio. L’analfabetismo emotivo genera mostri. Non solo incomprensioni ma spesso sfocia nella violenza. Ma noi le conosciamo davvero queste emozioni fondamentali – la sorpresa, la paura, la rabbia… – perché ciascuna possiede la sua storia.

Questo libro è una occasione per scoprirle queste storie attraverso la filosofia, la poesia, la letteratura, attraverso tutte le parole che nel tempo ci hanno permesso di esprimerle tali emozioni. Un viaggio emotivo per tappe, frammentario e composito ,attraverso la nostalgia, il rimpianto e il rimorso, l’ansia, la compassione…

Quel che è certo? Nel nostro essere vulnerabili ci somigliamo tutti e riconoscendoci emotivi significa ammettere di non essere autosufficienti, di avere dei bisogni. E questi bisogni ci rendono profondamente umani.

I Libri a Colacione vanno in onda il sabato mattina dopo le 8.30 su Radio 105. Se volate leggere/ascoltare la puntata la trovate qui sul blog e potete recuperare, sempre, il podcast su Spotify, iTunes, Spreaker e Alexa. Alla prossima settimana e buoni libri a tutti!

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