La poesia non è più di moda. La poesia non si vende. Per pubblicare poesia bisogna pagare… insomma, quando si parla di versi e poeti paiono solo cattive notizie. Ma è proprio così?
Con un’amica si rifletteva sul fatto che molti non approcciano la poesia (non parlo di scriverla ma di leggerla) per una sorta di timore reverenziale. Non conoscendola, ci si sente impreparati e non la si frequenta, si rimanda a “domani” chissà mai che…
Tratto dal film La tigre e la neve (2005), diretto e interpretato da Roberto Benigni e sceneggiato insieme con Vincenzo Cerami.
E invece abbiamo bisogno di poesia, oggi. Di parole, adesso. Abbiamo bisogno di imparare a leggerle, a farle entrare dentro di noi, così da tirar fuori quelle giuste, quando serve. Per adoperare un attrezzo, uno qualsiasi, serve familiarità, ci vuole la “mano” e voi fatevi la “bocca” e le “orecchie” con le parole e, soprattutto, con l’effetto che fanno le parole. Su di noi, sulle altre persone. (Bisogna avere confidenza anche con i silenzi, sì). Buona notte.
1 comment
ma io e te siamo telepatiche! Abbiamo pubblicato a poche ore di distanza una riflessione sulla poesia (e sul perchè non ci si avvicina alla poesia) citando entrambe (ovviamente) Emilly (e chi se no?)
Gran bel film La tigre e la neve: le persone sono come un abisso, ti vengono le vertigini a guardarci dentro.
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