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Sostiene Pereira – Antonio Tabucchi

Oggi  © Aldo Costa, il nostro recensore atipico, se la vede con le migliori intenzioni… e con Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi.

Ho impiegato più tempo del lecito per leggere questo breve romanzo. Il problema non è del libro, ma mio che l’ho fruito in modalità REM (rapid eye movement). Gli occhi si muovono da sinistra verso destra velocemente, poi tornano a sinistra e vanno a destra, esattamente come quando si legge o come quando si riporta il carrello della macchina per scrivere al punto di inizio riga, se qualcuno se ne ricorda.

La difficoltà della lettura REM consiste nel vedere e capire il testo: il libro è lì, regolarmente aperto, ma le palpebre sono chiuse, il cervello è spento e il respiro chissà dov’è.Sostiene Pereira Antonio Tabucchi Feltrinelli

Il sonno, tuttavia, è coerente con questo libro perché Sostiene Pereira è la cronaca di un risveglio, quello del maturo dottor Pereira, vedovo, abitudinario, che comincia a esistere quando prende atto che esiste un mondo intorno a sé. Non si addormenterà più grazie alla sua coscienza e alla penna di Antonio Tabucchi. Il quale oltre al romanzo ci consegna una nota a fine libro tra le più belle che abbia letto: la genesi del personaggio Pereira è affascinante quanto il romanzo.

Non mi resta che scusarmi con Pereira e il suo autore se sono stato tanto lento. È un periodo così: mi metto a letto con gli occhiali e le migliori intenzioni e mi implucco in pochi minuti. È sicuramente colpa della stagione. Quello che non so dire è se si tratti della stagione dell’anno o di quella della vita.

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9 comments

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Luca Cozzi 12/12/2015 at 15:02

Non ti preoccupare. La stagione dell’anno … ci stiamo passando tutti. Oppure mi sto convincendo che non è quella della vita per non aprire gli occhi sulla realtà, mah! Complimenti per la recensione. Non conoscevo ancora Tabucchi, magari andrò a ‘spulciarlo’ in libreria. 🙂

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Luca Cozzi 12/12/2015 at 15:06

C’è un ‘non’ di troppo.

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Barbara 14/12/2015 at 10:45

Spero bene sia la stagione dell’anno. Che sto già a tre caffè al giorno, non posso mica aumentarli!! 😀

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El cugino del Parente, in attesa di prendere il frecciabianca delle 18:18. Di schiena. 14/12/2015 at 12:32

L’ho letto 21 anni fa, in dodicesima edizione A.T. 005972 del 1994, ne I Narratori, Feltrinelli. Lire 27.000. Non ricordo nulla.

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El cugino del Parente, in attesa di prendere il frecciabianca delle 18:18. Di schiena. 14/12/2015 at 12:34

PS: non sono così (tanto) vecchio… 😉 😀

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Chiara Beretta Mazzotta 14/12/2015 at 14:42

Non ti preoccupare si può essere vecchi pure da giovani!

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El cugino del Parente, in attesa di prendere il frecciabianca delle 18:18. Di schiena. 14/12/2015 at 17:28

Giusto! E mai cavarsela (o illudersi di farlo) invocando la precocità… 😉 🙂

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Chiara Beretta Mazzotta 14/12/2015 at 14:41

Quando si dice storie che ti segnano… 😉

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El cugino del Parente, in attesa di prendere il frecciabianca delle 18:18. Di schiena. 14/12/2015 at 17:25

😀

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